Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Vanno depennate dal consorzio per il Brunello di Montalcino docg le aziende responsabili della contraffazione e vanno riviste le aree vocate alla coltivazione del sangiovese per produrre Brunello di altissimo pregio. Sono queste le proposte che sottoponiamo alle Istituzioni e allo stesso Consorzio del Brunello. I danni alle immagini di un prodotto di eccellenza italiano sono e saranno enormi e la colpa non puo' ricadere anche sui produttori innocenti che fanno onestamente il proprio lavoro e ai quali suggeriamo di avviare una richiesta di danni nei confronti di quelle aziende responsabili della contraffazione. Occorre anche rivedere la geografia dei suoli riconosciuti come idonei alla coltivazione del sangiovese per produrre il Brunello di altissimo pregio, infatti, non tutti i suoli hanno la stessa attitudine, ovvero le stesse caratteristiche per produrlo. Occorre, quindi, ridefinire le aree vocate a tale produzione e selezionare solo quelle piu' adatte.