Il Piano Regolatore Generale di Veltroni prima di dimettersi

Gli aspetti negativi

In questi giorni frenetici Roma, più di qualunque altra città italiana, è assillata e concentrata sulle future elezioni amministrative e nazionali.
Pochi hanno prestato attenzione però al frettoloso Piano Regolatore Generale che Veltroni con la sua giunta ha prodotto in maniera molto frettolosa prima di dimettersi.
I Radicali di Sinistra, più attenti ai bisogni dei cittadini che a campagne elettorali, lo hanno analizzato e hanno trovato diversi aspetti molto discutibili. Infatti, molti progetti in esso contenuti sono osteggiati da associazioni ambientaliste o comitati di quartiere. Fra i vari casi spicca sicuramente la questione posta dal Coordinamento dei Comitati di Roma Nord, che in data 26 febbraio 2008 ha rilasciato un comunicato stampa nel quale si legge: “Il comune di Roma, rilasciando concessioni edilizie per la costruzione di nuove abitazioni nel territorio limitrofo agli impianti della Radio Vaticana di S. Maria di Galeria in base al nuovo Piano Regolatore […], sta insediando a Cesano, ben prima della definitiva approvazione di quel piano, oltre 5.200 insediamenti fino a 4 Km di distanza dal centro radiofonico”. Ed ancora, “…Questi andranno ad aggiungersi ad altri 7.000 abitanti anch'essi entro i 4 Km, ad Osteria Nuova e Cesano, grazie alle concessioni edilizie rilasciate durante l'amministrazione Rutelli”. Inoltre il nuovo Piano Regolatore ha previsto di realizzare ulteriori 3.300 insediamenti sulla Braccianense .
Facendo un rapido calcolo sono circa 15.500 i nuovi insediamenti, fuori legge essendo entro i 4 Km dal centro radio, che sorgeranno nell'area di competenza del XX Municipio.
E' infatti vietato per legge costruire abitazioni per uso privato a meno di 4 km di distanza da un centro di trasmissione di onde radio come quello di S. Maria di Galeria. Stando a delle indagini epidemiologiche compiute dall'Agenzia di Sanità pubblica della regione Lazio e dalla Asl Roma-E ed alle perizie svolte dalla procura della Repubblica di Roma, si è riscontrato, negli anni 1987-1998, un elevato e crescente rischio di mortalità, causa malattie leucemiche, negli adulti (da 1.66 a 2.2 volte quella di Roma entro i 4Km calcolate fra antenna e residenza; 1.94 volte fra centro del sito e residenze) ed una maggiore incidenza nei bambini (da 2.25 a 3.54 volte rispetto a Roma, entro i 4 Km, calcolate da antenna a residenza; 2.94 fra centro e residenza; 2.9 fra centro e sito).
Di diversa opinione era invece la commissione composta dall'allora Presidente della Regione Lazio Francesco Storace; un team di esperti che a suo tempo fondò l'intero studio del problema su dati che anni addietro erano stati forniti dagli epidemiologici della sanità pubblica, nel biennio '99-00. Un'analisi che consisteva, dunque, in una pura e semplice rilettura di quanto già riscontato in passato, giungendo poi a conclusioni differenti.
Costruire queste cose facendo una proporzione vuol dire 23.000 nuovi abitanti che saranno sottoposti ad un alto rischio di mortalità.

I Radicali di Sinistra reputano più importante la vita dei cittadini, peccato che altri politici non la pensino allo stesso modo, eppur di mostrare alla popolazione di far qualcosa avviano progetti non all'altezza.
Noi chiediamo di trasferire gli impianti, ma di certo non nella zona di Castel Romano o Pontina come ipotizzato dal sindaco Veltroni, vista la vicinanza con l'aeroporto di Fiumicino e la base militare dell'Aeronautica a Pratica di Mare e di lasciare le tecnologie finora utilizzate per passare ai satelliti.
La soluzione dell'ormai nota vicenda delle antenne di Radio Vaticana è quindi ancora lontana. Forse evitare di progettare nuovi insediamenti residenziali in prossimità delle stesse antenne avrebbe evitato ulteriori futuri problemi.
Primum non nocere.

Per il Comitato Politico dei Radicali di Sinistra

Pietro Affaiati,
Fabrizio Cianci,
Pierfrancesco Lorenzini,
Enea Melandri,
Giacomo Orsucci,
Francesco Saddi,
Manuel Santoro

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