Veltrusconi: una nuova forza nata per eliminare i piccoli partiti ?

di Guido Laudani

Ipotizzabile l’alleanza tra le due super-potenze per emarginare le formazioni politiche minori

Fino a poco tempo fa avevamo la convinzione che alle prossime elezioni ci sarebbero stati due super-partiti (Partito Democratico e Popolo della Libertà) in aspra lotta tra loro, circondati da una serie di lillipuziani alla disperata ricerca di un posto al sole.
Walter Veltroni fin dalla costituzione del Pd era stato molto chiaro: correremo da soli; dall’altra barricata Silvio Berlusconi ha fatto quadrato con Alleanza Nazionale e Lega, non dando più chance di coalizione a Casini, che per farvi parte si sarebbe dovuto asservire completamente al Cavaliere, rinunciando al proprio vessillo ed alla propria storia politica.
All’inizio di questa campagna elettorale ogni leader più o meno grande, si era presentato con lo slogan “mi candido presidente”, nella stupida illusione di un successo anche in formazioni di minima consistenza numerica.
A distanza di un po’ di tempo, l’immagine di due super-potenze una contro l’altra si è in parte modificata, nel senso che è come se ci fosse stata una alleanza segreta e sotterranea per eliminare i piccoli partiti, memori di quello che era successo nel governo Prodi, dove l’ingovernabilità era in parte anche dovuta alla presenza nel suo interno di formazioni che con il loro unico o i loro pochi eletti ricattavano l’esecutivo.
E’ come se si fosse creato un nuovo essere, il Veltrusconi, nato da un accoppiamento che sembrava impossibile.
Questa nuova figura “mitologica” è sopra le parti, non è interessata al risultato elettorale, ma la sua missione è rendere la vita impossibile ai piccoli partiti, cercare di eliminarli, oppure asservirli e ridurli in schiavitù. Il caso Mastella è emblematico.
Completamente isolato, Clemente Mastella decide di non candidarsi alle prossime elezioni.
Chiuso qualsiasi contatto con Berlusconi, che dichiara: “Non c’è sintonia tra l’immagine rappresentata da un certo modo di fare la politica e quello che è il sentimento del Popolo delle Libertà”, e che viene dopo il no di Alleanza Nazionale e della Lega, ex Guardasigilli in un primo momento replica: “E chi li ha aperti i contatti?
Noi andremo per la nostra strada, da soli in tutta Italia. Non facciamo alcuna elemosina, spero solo che gli italiani non scelgano Berlusconi come premier”, ma poi decide appunto di non candidarsi; sconfitto ancor prima delle elezioni, proprio lui che con l’arresto della moglie e l’apertura di un’indaginegiudiziaria che lo riguarda direttamente, ha di fatto provocato la caduta del governo Prodi.
Il Veltrusconi è quindi una specie di “angelo sterminatore” che fa ritornare coi piedi per terra chi si era illuso di avere un potere politico e una forza che alla prova dei fatti non esiste.
In questi mesi di ormai insopportabili dibattiti televisivi, si è assistito a show tra il ridicolo e il patetico dove l’opinione di un “signor nessuno”, seduto in parlamento per accordi politici, aveva lo stesso peso di leader di partito con riscontri elettorali da maggioranza relativa.(www.agoramagazine.it)

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