Io voto perché esisto, voto perché credo nella democrazia

di Umberto Calabrese

Cari Grillo, Fiorello e Della Valle,
sono molto colpito dalle vostre pubbliche dichiarazioni e appelli al non voto.
Qualche settimana fa ero già intervenuto su questo tema, su agorà magazine, affermavo allora e ripeto oggi, che in ogni tempo ci sono stati uomini e donne che sono morti, per permetterci di votare. Oggi in molte parti del mondo c’è qualcuno che sta morendo rischia di morire per avere il privilegio di votare.
Abbiamo visto tutti lo spot del Partito Socialista Spagnolo, che invita a votare perché il voto è sacro. E che pur sapendo che la mamma vota per il Partito popolare il protagonista socialista dello spot si fa 300 Km per farla votare…..perché sotto Franco non si votava e il voto è sacro.
In questo bel paese, in questa mia Italia, si ha tutti compreso Lei signor Grillo, Lei signor Fiorello e Lei signor Della Valle, una unica radice la guerra di liberazione, la resistenza ai nazi-fascisti.
Ed è grazie ai cattolici, ai comunisti, ai liberali, ai repubblicani, ai socialisti, ai monarchici e agli uomini e donne del Partito d’Azione, ovvero ai partigiani, che hanno dato la loro vita alla nostra possibilità di votare.
No, la vostra proposta è la barbarie, la vostra protesta NON è ACCETTABILE DAI CITTADINI ONESTI E DEMOCRATICI.
No, questo è tradimento, è fuggire e disertare dalla democrazia. Incitare al non andare a votare, è una azione incivile, barbara. E’ un rinnegare la storia, la nostra storia democratica, spero che ritorniate nella democrazia .
Il 1 maggio 2007, fui aggredito a piazza S. Giovanni, perchè qualcuno non voleva che democraticamente raccogliessi firme per la nostra legge di iniziativa popolare per le primarie aperte, e contemporaneamente un centinaio di metri più in là aggrediva Mario Segni per impedigli di raccogliere le firme per il referendum.
Vivo questo appello al non andare a votare con la stessa amarezza di quell’aggressione.
Noi cittadini che siamo indignati, da questa classe dirigente da questa CASTA, che si auto nomina, che fonda e scioglie partiti senza passare per i più elementari passaggi democratici, che va da sola, ma imbarca cancellando storie e lotte sociali civili, tutto ed il contrario di tutto.
In questi giorni sforna decreti per non raccogliere firme, per poter così continuare il teatrino di unioni e divorzi. Ma che poi a noi cittadini che vogliamo presentare liste, ci fanno piovere addosso mille complicazioni.
La risposta a questa Casta di nominati dalle segreterie e oligarchie dei partiti – padrone, non può essere la barbarie del non voto.
Ma deve essere andate a votare, e annullate la scheda con VOGLIAMO LE PRIMARIE PER LEGGE, o signor Grillo, inviti a scrivere il suo Vday.
Possiamo dire votate il popolo delle primarie della lista La Mia Italia o i cittadini della lista Per il Bene Comune, ma andate a votare, ed essercitate il vostro diritto – dovere di votare.
Quando ero piccolo vedevo i miei genitori vestirsi bene, il giorno delle elezioni e prendendomi per mano il mio papà mi portava a votare con loro, e mi spiegava, che solo qualche anno prima era vietato, perché l’Italia non era libera.
Io vado a Votare perché esisto e perché il voto è libertà, perchè andare a votare è democrazia.
Io, invito tutti ad andare a votare, perchè vedete signori della Casta un voto alle liste piccole è un voto utile, perché vale 3 volte di più, di un voto a voi:
1) perché è un voto di libertà ,
2) è un voto per poter scegliere,
3) è un voto espresso.
Signor Grillo, io ed il popolo delle primarie aspettiamo sempre di sapere cosa Lei pensa delle primarie aperte.(Agorà Magazine)

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