Che ci fanno Bassolino e Jervolino nel PD?

di Claudio Livolsi

Caro BSev,
Veltroni ci sta spiegando che corre da solo (bravo!) e cerca in ogni modo di proporsi come un soggetto nuovo, anche attraverso il coinvolgimento della cosiddetta “società civile” tra cui imprenditori e personaggi di indubbia qualità (bravo!). Ora un elettore “indeciso” come il sottoscritto, per accettare questo dovrebbe pensare che il nuovo Veltroni sia un personaggio diverso da quello che ha governato Roma finora (con risultati assolutamente scarsi che sono sotto gli occhi, e sotto le ruote, di tutti). Ma ammettiamo che ciò avvenga e che il sottoscritto si dimentichi anche che Veltroni era un membro autorevole del PDS e dei DS, che proprio innovatori non sono, quello che però non capisco è questo: cosa ci fanno dentro un partito nuovo personaggi come Bassolino e la Jervolino? Come può Veltroni ammettere in un partito moderno e innovativo personaggi che non solo rappresentano il modo più vetusto di fare politica ma che soprattutto hanno fallito miseramente nel loro lavoro attuale? E se poi, ammettendo che il PD vincesse, ci ritroviamo Bassolino ministro dell'ambiente? O la Jervolino ministro dei trasporti? Forse Veltroni vuole estendere il modello Napoli a tutta l'Italia? Effettivamente sarebbe una novità, forse non bellissima ma pur sempre una novità…

claudio_livolsi@hotmail.com

http://www.corriere.it/solferino/severgnini/08-02-14/04.spm

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