Riavremo un rappresentante eletto in Canada?

Canada: Parliament Hill dovrà dire se gli italocanadesi potranno
eleggere un parlamentare all'estero

[i]TORONTO – L'Italia torna alle urne e si riapre la polemica sulla
possibilità di eleggere un rappresentante canadese nel governo
italiano.

Resta infatti da vedere se il governo federale di Ottawa consentirà
l'elezione di un residente in Canada al parlamento italiano. Il
quesito è stato oggetto di scontri e dibattiti nelle “stanze del
potere” e nelle pagine dei giornali. E proprio in questi giorni il
problema torna ad essere di estrema attualità.

La caduta del governo italiano è ormai storia. E il presidente del
Senato Franco Marini si è arreso, rimettendo nelle mani del capo
dello Stato Giorgio Napolitano il futuro dell'Italia. Ormai il voto
ad aprile è l'unica certezza. Gli italiani torneranno alle urne per
scegliere, ancora una volta, a chi affidare il futuro del Paese.

E con loro torneranno a votare anche i cittadini italiani residenti
all'estero. In occasione dell'ultimo voto in Italia l'approvazione
del governo canadese all'elezione della rappresentanza politica
italiana di cittadini residenti nel territorio canadese era arrivata
all'ultimo momento. Non solo, il consenso era limitato ad una sola
tornata elettorale.

Dunque affinché i cittadini italiani residenti in Canada possano
avere ancora un loro rappresentante nel parlamento italiano serve un
nuovo consenso da Ottawa.

Veronica Ferrucci, console aggiunto italiano, spiega che al momento
su questo punto non si ha nessuna indicazione. “Non si sa ancora se a
fronte di una nuova indizione delle elezioni – spiega Ferrucci –
Parliament Hill rinnoverà l'autorizzazione ad avere un politico
rappresentante della comunità italiana che vive in Canada”.

Veronica Ferrucci continua sottolineando che il precedente appoggio
era stato dato una tantum. “Dobbiamo prima di tutto aspettare che le
elezioni vengano convocate ufficialmente – continua Veronica
Ferrucci – solo a quel punto si vedrà quale sarà la posizione del
Canada. In base a questa decisione cambierà molto nell'iter
elettorale. Al momento qualsiasi ragionamento è prematuro”.

Il permesso per il voto agli italiani in Canada, con l'elezione di un
deputato residente nel Paese nordamericano, fu accordato da Ottawa al
governo di Roma il 24 novembre del 2005, sotto il governo dell'allora
primo ministro Paul Martin, dietro la spinta di alcuni deputati di
origine italiana, ma soprattutto dell'allora ministro degli Esteri
Pierre Piettigrew.

E la decisione aveva portato all'elezione del deputato dell'Unione
Gino Bucchino.

Ma il rinnovo dell'appoggio del governo canadese è tutt'altro che
scontata. Infatti la decisione mette in gioco rapporti diplomatici
che non riguardano soltanto il Canada e l'Italia.

La paura del governo canadese sarebbe proprio relativa alla possibile
richiesta di altre etnie presenti nel Paese.

Il rinnovo dell'appoggio elettorale all'Italia potrebbe divenire un
precedente, e altri Stati potrebbero dunque pretendere il
riconoscimento dello stesso diritto.

Intanto il consolato italiano si prepara, comunque, ad affrontare
l'enorme lavoro che comporta la gestione delle elezioni.

Sessanta mila le persone con diritto di voto presso la circoscrizione
consolare dell'Ontario.

Si tratta ovviamente di tutti gli iscritti all'anagrafe. Questi
cittadini saranno chiamati ad esercitare il loro diritto di voto per
corrispondenza.

Ad ognuno verrà inviato un plico contenente la scheda elettorale e
una copia della legge che regolamenta il voto.

Il plico dovrà poi essere restituito al consolato.

Tutte le schede elettorali compilate a questo punto saranno spedite a
Roma, accompagnate da un funzionario consolare.

“Tutta la macchina delle elezioni però comincerà a muoversi soltanto
dopo che le elezioni saranno indette in maniera ufficiale – conclude –
si tratta comunque di un lavoro molto impegnativo, che monopolizzerà
tutta l'attività del consolato”. (Layla Crisanti-Corriere Canadese
del 7 febbraio)[/i]

Il governo canadese si pronucerà quanto prima sulla richiesta del
governo italiano per l'autorizzazione della campagna elettorale in
Canada per l'elezione dei parlamentari italiani all'estero.
La richiesta è stata presentata ufficialemente ieri
dall'amabasciatore d'Italia Gabriele Sardo.
Il Canada all'epoca s'era dichiarato contrario a questo tipo di voto
adducendo come spiegazione che il Canada, a tal proposito, possa
essere considerato come parte di un distretto elettorale italiano.
Ricorderai bene che fu specialmente un deputato di origine italiana,
di cui preferisco non fare neanche il nome, tanta è la non stima, che
espresse in Parlamento il suo parere sfavorevole al voto su
territorio canadese degli italiani residenti in Canada. Da lì, poi,
cominciò il tutto.
La mia impressione è che, alla fine, il Canada accetterà la richiesta
italiana.
Ad ogni modo, mi auguro che non ci sia più un politico, quale il
rutelliano Danieli, che è riuscito nell'ardua impresa di far
rimpiangere il precedente Ministro per gli italiani nel mondo, a
rappresentare gli italiani nel mondo.

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