Lussemburgo: L’Altra Sicilia manifesta contro la chiusura del Consolato

Lussemburgo: L'Altra Sicilia manifesta

contro la chiusura del Consolato

Grande successo di pubblico alla manifestazione indetta dal Comites di Lussemburgo per protestare contro la paventata chiusura del Consolato di Esch/Alzette. Anche L'Altra Sicilia era presente nella persona di diversi delegati guidati dal presidente Francesco Paolo Catania, a testimonianza della difesa degli interessi delle comunità emigrate che l'associaizone persegue in tutti i continenti.
Dopo alcuni interventi di rappresentanti locali e di alcuni deputati de L'Ulivo eletti nelle circoscrizioni estero e convocati a Lussemburgo, l'intervento di Francesco Paolo Catania ha riscosso una grande approvazione.

Consigliere Comites della circoscrizione consolare Bruxelles – Brabante – Fiandre , Catania ha solidarizzato con i manifestanti e, sventolando la bandiera della Sicilia ha ricordato il bisogno di identità che le comunità all'estero devono avere il coraggio di richiedere a gran voce. Catania si è opposto con fermezza alla chiusura del consolato di Esch ed anzi ha ribadito che se di chiusura si dovesse parlare, ci si dovrebbe indirizzare piuttosto alle Ambasciate, inutili ormai in una Unione senza confini, stigmatizzando il fatto che per esempio a Bruxelles di ambasciate ce ne sono ben tre, con poche ricadute invece per la comunità emigrata quivi residente.

Catania ha suonato anche il de profundis per l'associazionismo all'estero dal momento che i consolati si sono approrpiati di tutte quelle attività prima svolte dalle varie associazioni, rendendo in pratica inutile ogni loro intervento.

Prendendo spunto dalla vicenda del consolato di Lussemburgo, Francesco Paolo Catania ha poi ricordato la situazione certo non edificante dello stesso consolato di Bruxelles. Una situazione tale da far pensare al trasferimento in Belgio di quella cupola che si sta sconfiggendo in Sicilia.

Catania ha denunziato la mancanza di trasparenza nelle nomine fatte dalle autorità consolari, l'assoluta paralisi del Comites e il suo conseguente disfunzionamento, il nepotismo imperante, le nomine partigiane di corrispondenti consolari e di consoli onorari, tutte manovre in atto che fanno ormai presagire un tentativo strutturato messo in opera per poter intervenire nelle future elezioni, innnazitutto quelle politiche ma anche quelle del semplice Comites.

Applaudito dai numerosi italiani presenti nella piazza di Esch, l'intervento di Fancesco Paolo Catania è stato ripreso da RTL ed intervistato dai giornalisti convocati per l'occasione.

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