Ore 19.10 del 24 gennaio 2008 al Senato (prima del voto di fiducia)

Due battute con l’on Ricardo Merlo eletto in Argentina

Sono le ore 19.10 onorevole, scommettiamo che il Senatore Pallaro, alle otto meno cinque, arriva in Senato e vota al fiducia al governo Prodi?

Non lo so.

Perché non lo sa? Egli ha sempre detto che la fiducia l’avrebbe sempre votata

Non lo so, questa è una domanda che dovrebbe fare al Senatore Pallaro.

Allora verrà, cosa pensa?

Posso parlare per me. Personalmente ho cercato di essere coerente. Fare quello che dico che farò e quello che io ho sempre ripetuto in campagna elettorale. Mai contribuirei a far cadere un governo o a provocare un crisi di governo. Né votando contro né assentandomi.

Che impressioni ha di questo teatrino al Senato, da eletto all’estero?

Sono veramente un po’ triste per il film politico che ho visto, per le cose che ho sentito dire, per atteggiamenti anche litigiosi e per lo spettacolo indecente cui abbiamo assistito oggi in aula. Poi perché credo che l’Italia abbia bisogno di una riforma politico-istituzionale altrimenti con questo sistema non si esce dalle difficoltà. Che abbia bisogno prima di tutto di una nuova legge elettorale, di dare più potere all’esecutivo, di fare in modo che partiti dell’uno o del due per cento non possano essere rappresentati. Alle Camere, siamo in mille. Mille legislatori, siamo troppi tra Senatori e Deputati. L’Italia ha bisogno di una classe politica che lasci da parte le questioni individuali e personali e pensi di più ai problemi generali degli italiani.

Lei si ripresenterà in caso di elezioni?

Si.

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