Intervista all’on. Benedetto Della Vedova Forza Italia
Un commento a caldo sulla uscita dalla maggioranza di Mastella e dell’Udeur.
Credo che buona parte degli italiani abbiano detto: “era ora”!
L’avrebbe mai detto che Mastella avrebbe avuto questo colpo di coda?
Prodi ci ha provato, ha voluto scegliere la strada più difficile cioè quella di trasformare una maggioranza parlamentare inesistente al Senato che fotografava una maggioranza elettorale che di fatto non c’era più ventimila voti alla camera, meno duecentomila voti al Senato. Non ha voluto sin dall’inizio percorrere vie diverse o non ha voluto che si percorressero, ci ha provato ed ha fallito. Ma ha fallito soprattutto politicamente. Cioè quello che il governo in questi due anni ha fatto sommato a quello che non ha fatto, danno un bilancio fortemente negativo della attività governativa. Si sono lacerati in contrapposizioni insanabili. Quindi le posizioni al suo interno non sono solo diverse ma divergenti.
Gli riconosce dunque una grande abilità politica?
Ha resistito con l’unico motto: resistere, resistere, resistere. Oggi mi auguro che, dignitosamente si chiuda questa parentesi.
Se si va alle elezioni con questo sistema elettorale, probabilmente il prossimo vincitore non si troverebbe ad affrontare le stesse difficoltà che ha affrontato Prodi a livello di numeri, almeno al Senato?
Il problema di questa maggioranza non è stato solo il fatto di essere composta da molti partiti, ma di essere composta da partiti che spingevano in direzioni opposte. Quindi, la prossima legislatura, se si votasse domani, io ritengo, certamente sarebbe governata dalla Casa delle Libertà dove il tasso di omogeneità di coesione è indubbiamente di gran lunga superiore. Voglio dire che non c’è alcuna simmetria nei due schieramenti per quanto riguarda le difficoltà interne. Ciò detto, io credo che se con un improbabile sussulto di intelligenza politica si riuscisse tutti assieme a definire in un tempo di poche settimane alcuni miglioramenti della legge attuale, si arriverebbe al voto che, comunque deve essere ravvicinatissimo, in una condizione migliore cioè in grado di dare maggiori garanzie per la governabilità nella prossima legislatura.
In qualche modo propone e prospetta una alternativa dunque?
L’unica alternativa alle elezioni immediate è un percorso blindato senza giochetti. Un periodo di qualche mese per arrivare ad una legge elettorale migliore di quella attuale. Altrimenti si vota con quella attuale. Va benissimo così.
