“Scacciamo il fantasma della contrapposizione tra politica e magistratura”. Lo ha detto la presidente del gruppo del Pd del Senato, Anna Finocchiaro, intervenendo nell'Aula di Palazzo Madama. “La giornata di oggi si è aperta con le dimissioni del ministro della
Giustizia Clemente Mastella. Ho apprezzato quel gesto, così come abbiamo apprezzato in questi anni il lavoro del ministro, perché le due cose, cari colleghi, non sono scollegate – ha sottolineato Anna Finocchiaro – Voglio ricordare che in questa legislatura è stato possibile approvare la riforma dell'ordinamento giudiziario che contiene la riforma dell'assetto disciplinare dei magistrati, un assetto non indifferente alla soggezione alla legge dell'esercizio dei poteri giudiziari. La questione che si è aperta oggi non è ormai più solo la questione delle dimissioni di Mastella, sulle quali condivido l'invito del Senato a Prodi a riferire. Ma non è più una questione che riguarda solo il Presidente del Consiglio, ma un affare nostro, che vede oggi un affresco giudiziario in cui è coinvolta un'intera
classe dirigente: politici, assessori, prefetti , magistrati. I fatti che vengono contestati sono certamente fatti molto gravi,
altrimenti non si legittimerebbe la gravità dei provvedimenti presi.
Anna Finocchiaro, capogruppo del PD al Senato
Noi – continua Anna Finocchiaro – abbiamo piena fiducia nella magistratura e certamente nei prossimi giorni capiremo meglio, anche perché sia svolto, come è legittimo che sia, un controllo pubblico. Risorge un fantasma, quello della divisione e dell'avvelenamento della classe politica e istituzionale, della contrapposizione tra politica e magistratura che dobbiamo assolutamente scacciare. Tutti noi ricordiamo quegli anni – ha continuato Anna Finocchiaro – Io credo però che la giornata di oggi, che io considero amarissima, riveli anche un modo molto diverso di affrontare la situazione da parte della classe politica. Questo rappresenta – ha sottolineato Anna Finocchiaro – un grande passo avanti rispetto a quegli anni. Ho ascoltato i discorsi di Matteoli, di Russo Spena. Credo che esprimano entrambi ciò che sto dicendo, un altro modo di guardare ai fatti. Allora tutto avvenne senza che la politica facesse il suo mestiere. La politica si divise tra chi appoggiava la magistratura e chi la accusava. Tutto questo senza che la politica cercasse di capire cosa stava succedendo.
Credo che la giornata di oggi dimostri invece che gli anni non sono passati inutilmente, che la politica non è disposta a dividersi tra chi attacca e chi si difende, ma voglia dire una parola. Credo che il dibattito di oggi possa dare altri frutti oltre a quelli iscritti nelle vicende. Il frutto è quello di evitare di condannarci alle divisioni senza frutto, rispettosi e in attesa di un segnale anche dalla magistratura associata. Oggi -ha concluso Anna Finocchiaro – dobbiamo invece rispondere con una presa di coscienza del ruolo del nostro compito che allora fallimmo e che ora non possiamo fallire”.(ADL)