Cefalonia: Stralcio da Sà¼ddeutsche Zeitung

Agli Auguri più sentiti unisco lo 'Stralcio' in italiano stralcio dell’intervista rilasciata il 17.12.07 al quotidiano tedesco “Süddeutsche Zeitung” dallo studioso Hermann Frank Mayer autore del libro 'Blutiges Edelweiss' in cui si tratta della divisione tedesca Edelweiss che a settembre 1943 combattè anche a Cefalonia.
Meyer è uno studioso che riceve ampio credito e si può considerare 'organico' alla sinistra storico-culturale tedesca -quella di Klinkhammer, Schreiber, Christophe Schmidt Gustavus- ed a quella italiana, più variegata ma affine, in larga misura, alla predetta cioè quella di Rochat, Venturi, Paoletti, Caruso e di alcuni 'maestri' della Sinistra come “l'esperto di armadi” Giustolisi o l'autoreferente 'conoscitore' della vicenda Pirani, ecc. ecc.
Estendo, per competenza, i miei Auguri agli ATTUALI vertici dello Stato e delle FFAA che celebrano periodicamente, pur essendone ormai stati posti a conoscenza dallo scrivente -(il Ministro della Difesa con una mia lettera del 26.9.2006 rimasta senza risposta)- un numero di Caduti 5 o 6 volte superiore a quello che realmente si ebbe.

Auguri di Buone feste a tutti
Massimo Filippini

( www.cefalonia.it e
___________________

Stralcio da Süddeutsche Zeitung :

SZ: Cefalonia è ritenuta oggi uno dei maggiori crimini di guerra della Wehrmacht. Quanti Italiani furono veramente uccisi allora?
Hermann Frank Mayer: Le cifre vanno da 4.000 fino a 10.000 morti. Esse sono molto esagerate. Nel mio libro ho confrontato queste cifre in modo accurato. Secondo il mio calcolo allora sono morti in totale circa 4.000 Italiani; 2.500 sono morti sull’Isola, nelle esecuzioni, ma anche in azioni di combattimento o nei massicci bombardamenti della Luftwaffe. Altri 1.500 prigionieri sono morti durante il trasporto dall’Isola, perché le navi sono finite sulle mine ed affondate.

SZ: Ciò significa che il numero degli uomini effettivamente trucidati non potrà più essere determinabile in modo reale?
Meyer: Quanti dei 2.500 Italiani sull’Isola siano stati veramente fucilati non posso dirlo. Ad essere documentata è la fucilazione di 137 Ufficiali presso la “Casa Rossa”, dove entrarono in azione almeno 4 plotoni. Il primo ad essere fucilato alle ore 8 del giorno 24 settembre fu il Comandante Generale italiano Antonio Gandin. Le fucilazioni andarono avanti fino a mezzogiorno. Ne uscirono vivi 36 Ufficiali in quanto originari dell’Alto Adige, oppure poterono dimostrare di essere Fascisti, oppure infine furono salvati da un sacerdote italiano che aveva implorato il Comandante Maggiore von Hirschfeld di salvar loro la vita.
_________________

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy