Le correnti di AN sul territorio si muovono come bande che non rispettano i diritti degli iscritti

Intervista all’on. Teodoro Buontempo Misto La Destra

Lei ha lasciato Alleanza Nazionale per passare con Storace in un partito denominato “La destra” cosa significa che quello che ha lasciato non era la destra?

Alleanza Nazionale versa da diversi anni è in uno stato di confusione terribile. Senza una programmazione, senza una linea politica, con un vertice lottizzato per correnti. Ormai in AN non ci iscriveva più al partito, ci si iscriveva alle correnti. Anche le persone perbene se non avevano l’appartenenza ad una corrente, gli si toglieva persino il diritto di poter fare politica. Io queste cose le ho denunciate alla luce del sole, non solo in colloqui privati ma in tutte le assemblee di partito. Nessuno mi ha potuto mai dire che avevo torto. Però poi Fini non faceva assolutamente nulla per cambiare questa situazione. Le correnti sul territorio si muovono come bande, bande che non rispettano i diritti degli iscritti, calpestano lo Statuto, spesso facendo accordi trasversali con altri partiti contro dirigenti o personaggi di Alleanza Nazionale.

Contro dirigenti del partito? Faccia un esempio.

Devono fare fuori uno? Trovano l’accordo con gli avversari. Si muovono come bande in maniera spregiudicata dove l’interesse del partito era ed è l’ultimo pensiero che attraversa la loro mente. Se per fare fuori uno che appartiene ad un’altra corrente bisogna perdere qualche voto, accettano anche questo. Nel Comune di Ortona a Mare della provincia di Chieti, Alleanza Nazionale avanza in voti e percentuali mentre Forza Italia, perde voti in maniera consistente. Il sindaco è di Forza Italia. Ad AN spettavano due assessori ma in via naturale. Era talmente naturale che, come è nel mio stile, non andai neanche a contrattarli perché non si trattava di farmi un favore, io non sono un uomo di potere, a me piace la politica. AN cosa fa? Siccome nominando due assessori, questi si dovevano dimettere da Consiglieri Comunali, hanno rinunciato ad un assessore solo perché chi sarebbe subentrato era di una corrente diversa da quella del segretario provinciale. Quando si arriva a questo, è come una malattia, come una persona che sta male. Non si può aspettare che il corpo vada in decomposizione prima di affrontare il suo male.

Ma il Presidente era ed è al corrente di questo stato di cose?

Ogni tentativo di riportare AN alle regole, con il Presidente Fini, era tempo perso. Lui è stato il promotore di queste correnti perché gli facevano comodo. Correnti composte da personaggi sopravvalutati, forti con i deboli, non si permettevano minimamente di criticare Fini. Fini crea l’elefantino? Grande sciocchezza politica con Segni, si persero due milioni di voti, tutti zitti. Io sono stato l’unico, in quell’assemblea, e per primo a dire che era una follia perché si depauperava il partito. Persi due milioni di voti, il giorno dopo loro restano come facce di bronzo. Poi arriva la coccinella. Guai a dissentire con la coccinella. Cambi di simboli come si cambiano le camicie. Ero tacciato di non capire niente, si trattava di modernità. La coccinella si perse per strada, nessuno più l’ha vista, nessuno più l’ha trovata. Le riforme costituzionali? L’Italia ha una delle poche leggi buone di riforma elettorale che è la elezione diretta dei sindaci perché ha portato alla governabilità. Questo è patrimonio dell’antico e glorioso Movimento Sociale Italiano. Almirante voleva la democrazia diretta, l’elezione diretta dei sindaci, dei presidenti di regione ed del capo dello Stato. AN rinuncia alla Repubblica Presidenziale. Fini, un giorno è per il premierato, un altro giorno gli va bene alla francese con il doppio turno, un altro giorno ancora vuole maggiori poteri per il Presidente del consiglio, un altro giorno invece no.
Proprio come sulla legge elettorale. L’anno scorso, io presentai un emendamento a favore della preferenza. L’unico in tutta la Camera con soli 74 firme. Tutti si riempiono la bocca di parole poi, all’atto pratico…

Ma allora perché AN ha avallato quel progetto?

Tutti i deputati costretti a votare quella legge elettorale che espropria il cittadino dal diritto dovere di scegliere chi deve fare il parlamentare. Invece che essere scelti dal popolo, i parlamentari vengono scelti dalle oligarchie. Il Parlamento viene delegittimato, mi pare ovvio.

Fini però si è impegnato nella raccolta delle firme per il referendum.

Poi si mette a raccogliere le firme per il referendum. Mobilitazioni in tutta Italia. Io dichiarai subito che non avrei raccolto una sola firma perché era una grande sciocchezza. Ho cercato dispiegare, negli organi di partito, che se il quesito referendario fosse approvato, ci sarebbe stato un premio di maggioranza al maggior partito di una coalizione. Ma come? -mi son detto-, AN raccoglie le firme e se va in porto il suo disegno, il premio va o a Veltroni o a Berlusconi? Mi sembrava una idiozia politica.

Ma allora perché Fini lo ha fatto?

Perché intendeva sciogliere AN. Passando il quesito referendario, siccome il premio va al partito, al primo partito, automaticamente AN sarebbe stata legittimata a sciogliersi e confluire nel Partito Unico.
Un suicidio con l’arcobaleno. Quando Berlusconi a ottobre ha detto no al partito unico formato solo da FI ed AN, Fini è rimasto a metà del guado ed ha cominciato a traballare. Passa ancora un po’ di tempo, lui che ha fatto raccogliere le firme per il referendum, comincia a dire che il sistema alla tedesca poteva andare.

Vuole dire che sia stato proprio il comportamento indeciso del Presidente che l’ha convinta ad abbandonare Alleanza Nazionale?

Se uno mettesse insieme le varie dichiarazioni di Fini direbbe: “Ma santo Iddio, come è stato possibile sbagliare così”? Fini è un grande comunicatore, fa un figurone quando deve rappresentare le idee degli altri, però, quando ci sono le scelte della politica purtroppo le sbaglia, sbaglia i passaggi. Se va in porto il sistema alla tedesca di cui si parla, Fini ha fatto un regalo grande come una casa a Casini perché il sistema tedesco, non prevede la preferenza. Non lo dice nessuno. Una parte sarà eletta nei collegi ed una parte con liste bloccate. Se si procede su quella strada, senza dichiarare prima con quale coalizione si sceglierà di allearsi, ognuno sarà libero di farlo con chi vuole dopo le elezioni.

Perché un regalo a Casini?

Sono due anni che Casini lavora allo smantellamento della Cdl per fare questo benedetto partito di centro. Casini ha dunque due fonti, una la destra, una al centro. Fini ha solo il centrodestra cioè Berlusconi. Se va il sistema elettorale tedesco AN è fottuta. Non solo. Abbiamo cercato di farlo ragionare quando si è trattato del referendum sulla fecondazione assistita. Tre mesi prima convoca i quadri, grandi battaglie, tre mesi dopo si dichiara possibilista imitando le dichiarazioni della sinistra. Se uno ricostruisce, vede che il vertice di AN ha avuto una unica visibilità quando o ha dato calci nello stomaco ad AN o al Movimento Sociale Italiano o ai suoi uomini. Io non ho memoria di un merito per il paese, per il cambiamento della politica. Chiacchiere.

Anche sulla immigrazione sembra avere procurato qualche imbarazzo in AN il Presidente Fini.

Certo. Un anno fa addirittura il voto agli immigrati, un anno dopo, voleva andare con gli idranti a pulire le piazze a Bologna. Voglio dire, è preoccupane. Io non è che me ne sono andato perché ho bisticciato con lui per rivendicazioni salariali o di potere da fare, io sto benissimo, ma io ero arrabbiato nero perché vedevo distruggere il partito che era la mia vita e che non c’erano più sedi deputate a discutere. Che altro vuole che le dica? La Turchia? Oggi dice che l’Europa, lui era alla Commissione che ha scritto la Costituzione Europea, deve avere come elemento fondante le radici cristiane, dopo qualche mese vota perché la Turchia faccia parte dell’Europa. Io mi sono alzato in aula, ho parlato in dissenso contro l’annessione della Turchia in Europa. Tutti gli altri di AN hanno votato a favore.

Gli esponenti di AN sembrano ignorare il nuovo partito di Storace”La Destra” al quale lei ha aderito.

Anche l’on. Tremaglia, mi dispiace che non si renda conto del male che hanno fatto anche alla sua storia politica e del male che hanno fatto ad Alleanza Nazionale. Ci tacciano di essere filo Berlusconiani. Noi facciamo parte di un sistema di alleanze, dipende da come si ci sta dentro le alleanze. Se uno deve rompere con Berlusconi, lo deve fare sulle cose serie. Quando si è trattato dell’indulto, che è una vergogna, una indecenza, un crimine compiuto a danno degli italiani fare uscire dalle carceri 20.000, 30.000 delinquenti condannati e l’80% di quelli torna a delinquere come hanno dimostrato le statistiche, su quello ci si doveva confrontare con Forza Italia. Ecco perché diciamo più destra nel centrodestra. Invece, non solo Fini non ha fatto questo ma non ha fatto dimettere o non ha destituito Matteoli Capo Gruppo al Senato che ha votato a favore dell’indulto, quello che deve dare l’indirizzo politico, ha votato a favore dell’indulto. Alemanno, pochi sanno, ma ci sono gli atti parlamentari, si è astenuto, significa che questi sono alti tradimenti. E’ nel DNA di AN la certezza della pena.

Diciamo che covava questa intenzione di lasciare AN già dal primo momento che fu sciolto l’MSI?

Sì, ma dopo averle provate tutte per dieci dodici anni. Io non ho votato per AN a Fiuggi, ero per continuare l’esperienza del Movimento Sociale Italiano.

Tutti dicono che Fini è però bravo, come lo spiega allora?

E’ bravo perché conviene alle forze di sinistra che continui nell’opera di demolizione del partito. Ecco perché tutti dicono quanto sia bravo Fini. Ci credo, ha chiuso l’MSI, un partito vincente, vantava come partito il 32% dei voti a Roma, 27% a Catania, 26% a Palermo, oltre il 20% a Napoli. Oggi siamo passati dal 32% al 19% a Roma, dove sta questo successo? Dove sta la sua bravura? Dal 27% al 7% a Catania, dal 26% al 6% a Palermo. Mentre la coalizione vince, AN perde voti. Queste cose non le dico con gioia, perché a me non piace affatto questo denigrarsi a vicenda che sta accadendo. Tra persone con le quali hai trascorso una vita ed hai rischiato la vita per la politica, se uno casca nella polvere non è che ti faccia piacere. Feci un bellissimo intervento molto applaudito quando si tornò al governo nel 2001. Dissi che la delegazione scelta per fare i ministri, non era buona perché Matteoli. Per esempio, già aveva dimostrato tutta la sua incapacità con il precedente governo, e via via feci un esame. Ciò nonostante, pur ritenendo sbagliata quella compagine di governo, come si fa a non essere orgogliosi, rivolgendomi ad altri che facevano prevalere la critica, della storia eccezionale dei ragazzi degli esclusi, dei reietti che diventavano ministri e sottosegretari? Io a questa cosa ancora mi commuovo. Era una cosa bellissima. Si trattava di vedere come quel sogno di persone divenute uomini di potere si sarebbe potuto concretizzare con una politica a beneficio dei cittadini i quali dovevano capire che noi eravamo un'altra cosa.
Invece noi siamo diventati un’altra cosa imitando la partitocrazia e gli altri partiti. Andai da Fini a chiedere non la quantità degli uomini da schierare nel governo, ma la qualità anche a costo di prenderne uno in meno. Di concentrarci su un settore ben delineato della vita politica italiana, di non accettare ministeri a pioggia. Due o tre ministeri, quattro o cinque sottosegretari di rami e competenze attinenti alle materie da trattare dove avremmo potuto esprimere e portare a termine un progetto politico.

Alleanza Nazionale di allora, però, aveva i numeri…

Godeva di una credibilità superiore ai voti che prendeva. Poteva crescere e sviluppare una politica nella società civile che poi non ha messo in atto. In realtà, il nuovo di AN non c’è. L’antico di AN è amareggiato, è crollato. AN passò dal 7% all’11%, un fallimento. Se si pensa che eravamo al governo, con un ministro degli Esteri e i voti non si sono trovati lo stesso. Però “Fini è bravo ed il partito è una zavorra” dice quel poveretto di Urso che tra lui e la politca c’è un oceano. Urso non ha mai preso un voto in vita sua. Si candidasse almeno ad una circoscrizione, al Comune, dimostrasse che il suo alto ingegno porta consensi, perché la politica senza consensi è saccenteria, è presunzione, stupidità.
Poi, la Presidenza della Camera doveva andare a Fini e non fu così. Il nome di Fini sul simbolo del partito e non si è aumentato di un voto. Però i sondaggi danno Fini per gradito addirittura con un indice di gradimento superiore a quello di Berlusconi. In un’altra riunione ho spiegato che si stava commettendo un errore perché il sondaggio era ingannevole. Niente, anche lì fui attaccato. Uno che scioglie l’MSI, distrugge il partito, paralizza AN, mette in crisi il governo Berlusconi con la vicenda di Tremonti con una lagna durata due anni, certo che è gradito, ma gradito a sinistra. Ecco l’errore del sondaggio. Dove lo trovano un altro capace di distruggere la destra in Italia? L’hanno trovato in Gianfranco Fini.

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