Una saga infinita dallo stretto alle strette

di Ado Ferrara

Conclusa (per ora) la vicenda sulla Società Stretto di Messina, si accendono i riflettori sulla società Serenissima Autostrade, che gestisce il tratto Brescia-Padova. Il CdA ha dato il via al pagamento di una maxiparcella dell'avvocato Guglielmo Ascione per una consulenza circa la richiesta della proroga della concessione autostradale alla UE e al Ministero delle Infrastrutture. In realtà l’avv. Ascione altri non è che l’ex-pm di Brescia, che, nel 1995, chiese l'archiviazione di Di Pietro dalle accuse mosse da Sergio Cusani, imputato di Tangentopoli. Ascione fu poi indagato nel luglio dello stesso anno a Milano per abuso d'ufficio per colloqui avuti con l'ispettore ministeriale De Biase che appunto indagava su Di Pietro.. Allora Ascione smentì e annunciò querele. Oggi però presenta una parcella di oltre quattro milioni di euro che fa gridare allo scandalo e che provoca terremoti sia a destra sia a sinistra. Mauro Fabris, capogruppo Udeur alla Camera, interroga il ministro Di Pietro con cui chiede quali siano i rapporti tra l'avvocato Ascione e lo stesso ministro e si postula inoltre la riduzione della parcella in oggetto, ritenuta troppo esosa se non illegittima. A molti questo nuovo scontro appare come un colpo di coda nella tenzone tra i “duepercentisti” che, come dice il Presidente Prodi, data la loro esigua rappresentanza elettorale, sono costretti a dimenarsi e mettersi in mostra politica. Ma in Senato arriva un’altra interrogazione della senatrice veronese, Anna Cinzia Bonfrisco, rivolta ai ministri Mastella e Di Pietro con cui si chiedono le dimissioni della presidente di Serenissima, la leghista Dal Lago, di fatto avallando le ire del Presidente della Regione Veneto Galan che aveva chiesto le dimissioni dell’intero CdA della Serenissima. Si stabiliscono così due assi politici: da un lato Lega e IDV e dall’altro CdL e Udeur. Nel frattempo sono maturate le inchieste della Procura di Verona e della Corte dei Conti. Riportiamo il testo dell’interrogazione Bonfrisco per un’analisi completa dei fatti.
INTERROGAZIONE AI SIGG.RI MINISTRI DELLE INFRASTRUTTURE E GIUSTIZIA. In merito alle reiterate notizie sulla stampa nazionale sulla cosiddetta maxi-parcella che la Società Autostrada Brescia-Padova ha definito con l’Avv. Gugliemo Ascione relativa ad un non precisato e generalizzato incarico di assistenza nell’iter procedurale per il rinnovo della Concessione. Se risulta vero che il CdA del 30 Giugno 2006 della BS-PD ha ritenuto necessario/opportuno affidare un incarico di assistenza/consulenza all’Avv. Gugliemo Ascione in seguito all’esposto presentato nel Febbraio/Marzo 2006 dalla Senatrice Anna Donati alla Commissione Europea contro il rinnovo della Concessione, cioè: ad una posizione squisitamente politica (erronea sul piano tecnico-giuridico in quanto si trattava di Rinnovo di Concessione) si è ritenuto di rispondere con un incarico legale. I fatti si sono poi incaricati di dimostrare (tutte le Concessionarie Autostradali in Italia hanno dovuto allinearsi in seguito all’art. 12 D.Lgs. 03/10/2007) che il rinnovo ha seguito l’iter procedurale normale anche per la BS-PD, tanto che:l’8 Maggio 2007 è stato firmato il nuovo schema di Convenzione con l’ANAS S.p.A., e il 16 Giugno 2007 il CIPE ha deliberato la nuova Convenzione prorogata al 2026. Ad oggi manca la sola registrazione della Corte dei Conti ed il conseguente e scontato Decreto Interministeriale Economia/Infrastrutture. La scelta del legale Avv. Guglielmo Ascione è avvenuta dopo una preselezione/gara, o per indicazione fiduciaria, o per conoscenza personale, o per presunti rapporti passati/presenti dello stesso legale con il Ministro che ha imposto la nuova Convenzione e che poi doveva mettere l’ultima parola? L’incarico professionale pertanto è ricaduto sull’Avv. Ascione sulla base del curriculum, di particolari e/o specialistiche professionalità e su di un preventivo di onorario? È stato conseguentemente definito concordato e controfirmato un Disciplinare/Contratto nel quale risultavano specificati i servizi e le prestazioni richieste e offerte, i tempi e le modalità di pagamento? Ed ancora. Considerato che la Società BS-PD è partecipata per il 60, 72% da Enti Pubblici, la parcella di 4 mln di Euro è stata deontologicamente vistata dall’Ordine degli Avvocati della Provincia di Verona a prestazione professionale conclusa? E praticamente che tipo di prestazione è stata svolta per giustificare la parcella di 4 mln di Euro? Considerate infine le risposte alla stampa di questi giorni da parte dell’attuale Presidente della Società BS-PD che ha liquidato questa vicenda tanto delicata quanto incredibile con “non me ne intendo…la questione è chiusa” acclarando così un’elusione impropria quanto ingiustificata per la preparazione/competenza che la carica invece richiederebbe………..”
Della serie queste strane alleanze: già con l’abolizione della Società Stretto, Di Pietro ed i suoi avevano di fatto votato con il centro destra, adesso avallano il comportamento di un’altra Società, amministrata dai leghisti. Ma le motivazioni non sembrano solo politiche a giudicare dalle cifre che aleggiano. O mutos deloj oti (scriveva Esopo) la favola insegna che…cari ragazzi di Ceppaloni e Montenero, noi continuiamo a credere al vostro grande senso dello Stato ma le apparenze dicono che qui di “trasparente” c’è solo un risultato elettorale del 2%.(ADL)

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