I vertici della CISL a Buenos Aires – Panero: “Il comportamento dell’INPS è vergognoso”

I vertici della CISL a Buenos Aires – Panero: “Il comportamento dell’INPS è vergognoso”

Collettivitá

Lo ha detto il presidente del Patronato Inas Cisl, in riferimento al pagamento delle pensioni INPS in Argentina, davanti ai pensionati che colmavano il salone dell’Unione e Benevolenza. Presente il segretario della Cisl Bonanni.
“Noi non accettiamo che i pensionati all’estero siano trattati così. Il comportamento dell’INPS è vergognoso”. Lo ha detto il presidente del Patronato INAS CISL Giancarlo Panero, davanti ai pensionati che colmavano il salone dell’Unione e Benevolenza, giovedì scorso. Sul palcoscenico, oltre a Panero, siedevano il segretario generale della CISL, la centrale confederale d’ispirazione socialcristiana, Raffaele Bonanni, il presidente del sindacato dei pensionati della CISL Antonio Uda e la coordinatrice del Patronato INAS CISL in Argentina Micaela Bracco.
E’ stato l’ultimo appuntamento in Argentina della missione sindacale in Argentina e in Uruguay, per rilanciare la sua iniziativa internazionale, nell'ambito della nuova Confederazione mondiale dei sindacati (Cis) alla quale aderiscono 309 organizzazioni rappresentative di 166 milioni di associati.
L’obiettivo è anche di dare forma al progetto di un sindacato mondiale dei pensionati, che il segretario generale della FNP, Antonio Uda, si è impegnato a far nascere da qui ad un anno, con il sostegno della Cisl, del patronato Inas e delle altre federazioni sindacali dei pensionati italiane e sudamericane.
Un progetto ambizioso che si inserisce nel contesto della Confederazione internazionale dei sindacati (CSI), in cui sono già presenti le altre categorie sindacali, e che prevede in tempi brevi la nascita in Argentina, Uruguay e Cile di un sindacato dei pensionati in piena e totale autonomia. “Una lotta di libertà e civiltà”, l’ha definita
Uda all’apertura della conferenza sulla situazione previdenziale e sociale dei pensionati in Argentina, cui sono intervenuti, oltre ai massimi esponenti della delegazione Cisl, l’ambasciatore italiano Stefano Ronca e gli esponenti dei sindacati dei pensionati di Argentina, Uruguay, Cile, Brasile e Venezuela. Uda ha sottolineato che i problemi del sistema previdenziale sono spesso comuni in tutti i paesi del mondo e vanno affrontati con autorevolezza e coraggio. Ricordando l’accordo firmato a luglio con il governo, ora approvato all’interno della Finanziaria, “è stato un primo grande passo per ridare dignità e potere contrattuale alla categoria dei pensionati e degli ex-lavoratori nel nostro paese e nel resto del mondo – ha detto – se è vero come è vero che di 3.300.000 pensionati che ne hanno beneficiato una parte consistente è rappresentata da pensionati italiani all’estero”. In Argentina infatti, su 50.000 pensionati 36.000 hanno beneficiato della cosiddetta quattordicesima, e in Uruguay 1.900 su 2.300. È una soddisfazione immensa difendere i diritti di tutti quegli italiani che per esigenze di lavoro hanno lasciato il nostro paese e sono emigrati all’estero – continua Uda – ed è proprio in questa direzione che si inserisce il progetto del sindacato mondiale, perchè in un’epoca in cui assistiamo alla globalizzazione dei mercati e dei profitti è necessario e doveroso in primo luogo globalizzare diritti e solidarietà, nel rispetto della dignità della persona umana.”
Il progetto è fortemente sostenuto anche dal segretario generale della Cisl, Raffele Bonanni. “Perché – egli si è chiesto – un sindacato mondiale dei pensionati? pensionati? Innanzitutto perché il pensionato è un lavoratore, che ha guadagnato i suoi diritti attraverso i doveri. Noi italiani – prosegue Bonanni – abbiamo una tradizione sindacale lunga e consolidata, che ha portato a raggiungere risultati importanti. Ma a livello internazionale il sindacalismo deve essere rafforzato e questo progetto prosegue la storica cooperazione della Cisl con il Sud America.”
Un primo grande impegno che è stato confermato dal patronato Inas, in un’azione sinergica con la Fnp, la Cisl, l’ambasciatore italiano e le altre federazioni sindacali dei pensionati, è stato quello nei confronti dei disagi e delle problematiche nate dall’affidamento da parte dell’INPS del servizio di pagamento delle pensioni alla banca argentina Itaú. Lo stesso ambasciatore Ronca -spiega una nota della Cisl – durante un incontro con una ristretta parte della delegazione Cisl, si è soffermato sulle criticità e le difficoltà create da questo improvviso passaggio di gestione: la carenza di filiali della suddetta banca, che non è ancora in grado di garantire l’intera copertura del paese, costringe spesso i pensionati a lunghi viaggi per riscuotere la pensione, esponendoli a notevoli rischi; senza considerare le numerose segnalazioni relative ad elevati costi o tassi di cambio, applicati in violazione degli impegni assunti precedentemente da Itaú, e la complessiva disinformazione.
Uno stato di cose del quale è responsabile primario l’INPS, il cui comportamento il presidente del Patronato Inas non ha esitato a definire vergognoso.
Panero ha ricordato che il nuovo sistema di pagamento è stato implementato dall’INPS senza consultarsi con i patronati, senza coinvolgerli. “Abbiamo chiesto all’INPS di migliorare il servizio”, ha detto il presidente della Cisl. “E’ assurdo – ha detto ancora – che un pensionato italiano in Argentina sia costretto a fare 300 o 400 chilometri per riscuotere la pensione”. “Le banche devono assumersi le spese, secondo gli impegni che hanno preso, ha detto ancora Panero, che poi ha aggiunto: “Noi non accettiamo che i pensionati all’estero siano trattati così. Hanno pari dignità a quella dei pensionati in Italia e devono essere rispettati. E’ vergognoso il comportamento dell’INPS. La pensione è un diritto, non un’elemosina”. Panero ha lamentato inoltre le inadempienze del servizio consolare, ricordando le cinquecentomila domande di cittadinanza che devono ancora essere evase nelle dieci sedi consolari italiane in Argentina e a questo riguardo ha ricordato la convenzione firmata dai Patronati con la Farnesina perché possano interagire con le sedi consolari in favore dei cittadini italiani all’estero. Convenzione però, che non è ancora operativa.
Panero ha ringraziato Micaela Bracco insieme agli altri operatori dell’Inas per il grande lavoro che stano svolgendo. Proprio per questo l’Inas in Argentina sta aprendo altre tre nuove sedi, a Bahía Blanca, a Cordoba e a Santa Fe, oltre alla nuova grande sede a Buenos Aires.(Tribuna Italiana)

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