Proposta di legge sulla sanità 

di Dott. Gianluca Rossi

PROPOSTA DI LEGGE PER:
-La Costituzione di un fondo assicurativo Regionale o Nazionale
-La modifica della normativa sui DRG
-La parziale privatizzazione delle Aziende Sanitarie
-La stesura di un Piano Sanitario Regionale per l’utilizzo complementare di
tutte le Strutture sia Pubbliche che Private nel Territorio

La presente proposta di legge applicabile in forma sperimentale in ambito Regionale con eventuale estensione successiva in ambito nazionale
Propone :

1. La costituzione di un fondo assicurativo sanitario a copertura delle sole prestazioni professionali mediche sia in regime di ricovero, sia ambulatoriali esclusivamente in strutture private e pubbliche in intra-moenia

Le finalità di tale proposta sono :
a. quello di correggere alcuni potenziali squilibri esistenti tra sanità pubblica e privata che rischiano di venire acuiti dalla riforma Bindi a danno dei pazienti meno abbienti che per motivi economici si rivolgono esclusivamente al S.S.N.
b. quello di incentivare la professionalità e l’ efficienza dei Medici Dipendenti dal S.S.N. premiando e la qualità e l’efficacia.

2. La modifica dell’ attuale normativa sui D.R.G. :

a. Con l’introduzione di criteri qualitativi che mirino al risultato ottimale per la salute del paziente
b. Con l’eliminazione di quei meccanismi che inducono risultati meramente quantitativi con un aumento incontrollato del numero di prestazioni e soprattutto di interventi chirurgici “ in alcuni casi inutili e persino dannosi “ con conseguenze sia economiche che sociali oltre al non trascurabile problema etico.
c. Con l’estensione dell’applicazione dei D.R.G. alla Sanità privata Accreditata in analogia a quanto proposto ed attuato nella Regione Lombardia per il rispetto del principio Democratico di libera scelta del paziente e per una maggiore equità sia per l’utente che sceglie il privato sia per il privato stesso assai penalizzato dal sistema di monopolio sanitario dello stato .

3. La parziale privatizzazione delle Aziende Sanitarie con introduzione di Capitali privati e con diritto di prelazione su quote e porzioni predefinite da parte degli stessi dipendenti Sanitari ,
finalizzata ad ottenere:
a. un miglioramento qualitativo del S.S.N.
b. un miglior svolgimento della propria attività professionale da parte degli operatori cointeressati dalla partecipazione alla proprietà del proprio servizio o divisione .
c. la partecipazione degli stessi agli utili da essa derivanti .
d. L’introduzione di capitali privati nel sistema pubblico con il fine di aumentare le possibilità di investimenti per rendere le A.S.L. più efficienti e competitive ,riducendo e contemperando gli interessi della Sanità privata con quella di Diritto Pubblico, ed evitando tutti quegli ostacoli attualmente esistenti strettamente legati ai conflitti di interesse tra Privato e Pubblico

4. Stesura di un piano Regionale di indirizzo per l’utilizzo complementare delle Strutture Pubbliche e Private sia Accreditate che Convenzionate .
Tale piano concorderà la tipologia ed il numero di prestazioni potenzialmente erogabili nel Territorio da ogni singola struttura in relazione al fabbisogno previsto per tale Ambito territoriale,
suddiviso per fasce di utenza considerando capacità, potenzialità e limiti di ogni singola struttura ,e prevederà accordi di interscambio e collaborazione anche tra Strutture Pubbliche e Private in relazione al livello di assistenza richiesto dal Caso Clinico .

Si realizzerà così un sistema misto che assommi i vantaggi del Sistema Pubblico e quelli del Privato eliminando i difetti di entrambe, e che potrà divenire rapidamente molto efficace ed efficiente.

La costituzione di un fondo assicurativo sanitario

Mediante accordi in convenzione con le Società Assicurative e le Associazioni che le rappresentano a livello nazionale Verrà creato un fondo assicurativo Sanitario che avrà il fine di coprire i sinistri derivanti dalla morbilità del gruppo di utenti che manifesteranno patologie e ricorreranno all’uso di tale copertura sanitaria tra tutti quelli che inizialmente aderiranno alla formula assicurativa integrativa .
Il Fondo sarà così costituito :
 Proventi prodotti dalla raccolta annuale del Premio della Polizza Sanitaria

 Capitali di riserva reperiti mediante quota Azionaria ceduta con O.P.A. a privati

 Quota capitale Azioni acquisite da gruppi Assicurativi

 Quota capitale Azioni acquisite da Istituti di Credito

 Quota capitale Azioni acquisite da gruppi Finanziari Privati

 Contributo Annuo Regionale a copertura bilancio.

 Contributo Annuo volontario per donazione da parte di Enti Benefici o privati completamente detraibile

 Quota reperita da proventi di lotterie e giochi pubblici ( superenalotto o simili )

I Premi annui saranno stabiliti per la copertura di un capitale minimo e massimo per sinistro ( per esempio da £ 3.000.000 a £ 10.000.000 con franchigia del 10% per interventi chirurgici e da £ 500.000 a £ 1.500.000 con franchigia del 30 % per prestazioni specialistiche ambulatoriali .)
La copertura dovrà essere garantita senza limiti di età e di patologia.
Polizze integrative per valori aggiuntivi saranno oggetto di libero mercato le Compagnie Assicurative dovranno impegnarsi a considerare integrative le polizze già esistenti e a modificarle
di conseguenza con adeguamento delle condizioni e dei premi a favore dei propri clienti anche in considerazione della riduzione del rischio da queste garantito. oppure a convogliarle nel fondo consociandosi.
La liquidazione delle prestazioni sanitarie escluse le franchigia avverrà entro 30 gg dalla prestazione direttamente agli operatori sanitari che emetteranno regolare fattura intestata al fondo
Sara necessario prevedere un meccanismo di adeguamento automatico dei massimali al tariffario nazionale dell’Ordine dei medici.
Il Fondo dovrà essere gestito da un consiglio Amministrazione costituito dagli Azionisti proporzionalmente ai capitali investiti da cui verrà nominato un Amministratore delegato che dovrà provenire dal settore Assicurativo – Creditizio con provata esperienza nel settore
al consiglio parteciperanno di diritto membri del Consiglio Regionale designati dalla Giunta
Il premio Annuo verrà calcolato mediante un bilancio preventivo formulato sui costi gestionali , sul numero delle adesioni e sulla incidenza statistica di morbilità regionale, sul numero di interventi e prestazioni erogati (negli ultimi 5 anni inizialmente dal S.S.N. poi dal sistema assicurativo ) fornita dagli organi di controllo regionali e in collaborazione con l’istituto Superiore Sanità ( Servizi epidemiologici e statistici ) i dividendi delle attività verranno distribuite agli azionisti le quote non azionarie serviranno a costituire un fondo di riserva utilizzabile in caso di anno di passività o potranno essere utilizzate per investimenti in altre attività finanziarie ed azionarie per garantire ulteriori dividendi.

L’Obbiettivo di tale operazione è quello di consentire al cittadino di usufruire indifferentemente del sistema Pubblico istituzionale o intramoenia , Privato convenzionato o accreditato accedendovi senza grosse differenze di spesa ( le eventuali franchige calcolate sono irrisorie ) infatti con le convezioni in via di realizzazione per lo svolgimento della libera professione intramoenia con case di cura ed ambulatori privati sarà possibile un adeguamento tariffario ai limiti dei massimali assicurativi . Nei casi di case di cura e professionisti con tariffe maggiori sarà comunque garantito il rimborso parziale che potrà essere poi integrato dal paziente mediante pagamento proprio o con polizza assicurativa integrativa.
Sarà a questo fine opportuna l’introduzione della liquidazione dei D.R.G. anche alle case di cura in regime privato e ciò al fine di garantire un equità nei confronti di chi sceglie tale regime come sancito dalla costituzione e già applicato dalla regione Lombardia .( Vedi secondo Punto )
Ne conseguirà un maggiore utilizzo di rapporti di tipo privatistico nelle strutture pubbliche in regime intramoenia con un sicuro miglioramento qualitativo dei rapporti tra pazienti ed operatori e complessivo del servizio sanitario nazionale .

La polizza dovrà divenire obbligatoria come la R.C. auto con un meccanismo controllato di piccolo incremento del premio analogo al Bonus e Malus, ma per ottenere ciò sarà necessario un periodo sperimentale di almeno un anno ( Considerando anche le scadenze elettorali ) in cui le adesioni saranno volontarie con contratti decennali.
Per garantire inizialmente un numero adeguato di polizze sarà necessario stipulare accordi anche in forma di convenzioni con tutte le organizzazioni di categoria Ordini Professionali Albi Artigianali, Commercianti , imprenditori , Pubblico impiego Sindacati e persino Partiti della nostra coalizione perché i tentativi di boicotaggio saranno molti , ma se riusciremo a far funzionare anche per un solo anno questa iniziativa sarà possibile dimostrarne la validità e quindi estenderla a livello nazionale ed introdurne l’obbligatorietà si costituirà così un sistema misto con i vantaggi del sistema pubblico Italiano derivante dai principi della legge 833/78 , e del sistema privato assicurativo statunitense che è considerato uno dei migliori per efficienza fusi insieme, per garantire tutta la popolazione migliorando gli standard qualitativi del S.S.N.

I fondi regionali potranno essere reperiti per mezzo della tassazione delle stesse polizze e dei dividendi . Inoltre ci sarà un incremento delle quote trattenute dalle ASL per l’aumento del numero di prestazioni intra-moenia e questo alleggerirà la spesa sanitaria Regionale.
Il Premio annuale già comprensivo della tassa Regionale dovrà essere completamente detraibile dalle tasse sul reddito .

La modifica dell’attuale normativa sui D.R.G. :

L’estensione dell’applicazione dei D.R.G. alla Sanità privata Accreditata in analogia a quanto proposto ed attuato nella Regione Lombardia ci appare necessaria per il rispetto del principio Democratico e Costituzionale di libera scelta del paziente e per una maggiore equità sia per l’utente che sceglie il privato sia per gli stessi Enti Privati assai penalizzati dal sistema di monopolio sanitario dello stato .
Si consideri che lo stato dovrebbe garantire equamente la salute di tutti i cittadini e che ognuno può accedere in qualsiasi struttura Sanitaria Pubblica indipendentemente dal reddito da cui peraltro vengono comunque e proporzionalmente detratte le tasse sanitarie.
Con l’attuale sistema di rimborso a prestazione introdotto dai D.R.G. risulta logico pensare che il cittadino che si ammala grava sul sistema sanitario per il costo generato dalle prestazioni rese necessarie dalla patologia , calcolate secondo il sistema tariffario dei D.R.G. , se l’utente sceglie di utilizzare una struttura privata non è esentato dal pagamento delle tasse sanitarie, però di fatto perde un diritto: il rimborso del D.R.G. relativo alle prestazioni tale quota andrebbe per un principio di equità pertanto rimborsata dalla Regione alla struttura privata in detrazione ai costi totali a carico del paziente o della compagnia assicuratrice che ne verserebbe la differenza.
Ciò abbatterebbe nel tempo anche i costi delle degenze in casa di cura.
Il fondo per tale intervento potrà essere costituito dai capitali provenienti dalla privatizzazione delle Aziende Sanitarie Locali ed Ospedaliere.
Sarebbe comunque necessario istituire degli organi di controllo sanitario sulla necessità , la tipologia e la qualità delle prestazioni rimborsabili da parte Regionale .

L’ attuale normativa sui D.R.G. ha introdotto nella sanità pubblica dei criteri di tipo privatistico che, applicati nel nostro S.S.N. ancora viziato da molti difetti del vecchio sistema pubblico, quali la lentezza, la burocratizzazione, ed alcuni malcostumi tipicamente italiani , ha portato ad una serie di Distorsioni applicative che vanno modificate.

Per via di tale normativa può capitare infatti che gli interessi della Azienda Sanitaria , del Medico e del paziente siano assai distanti e ciò non stimola di certo ne il buon funzionamento ne il futuro miglioramento del servizio ; per esempio un numero elevato di interventi chirurgici e di ricoveri determina un maggiore introito economico per l’Azienda, può determinare un incremento della parte variabile dello stipendio per quella equipe e quindi per il medico che incrementa anche la sua casistica, e può aumentare il prestigio del Primario nei confronti dell’Amministrazione , ma se gli interventi non sono più che motivati o peggio sono indotti artificiosamente tale situazione , comporta un danno per il paziente che può subire un intervento immotivato ed un aggravio di costi per l’amministrazione del S.S.N.
All’origine di tale problema indubbiamente ci sono dei comportamenti scorretti degli operatori Sanitari, ma tali comportamenti vanno corretti e disincentivati, modificando la normativa in tale direzione.
Va pertanto introdotto un criterio di giudizio qualitativo delle prestazioni erogate che consideri :

1 Il giudizio del paziente rispetto al servizio ricevuto
2 Valutazione del risultato clinico dell’ intervento ( guarigione , miglioramento ecc. ) rapportato agli standard ottenibili per quel tipo di patologia in relazione ai mezzi diagnostici e terapeutici disponibili.
3 Valutazione dell’impiego di risorse operato e dei tempi di risposta della struttura e degli operatori.

Perciò che attiene al giudizio del paziente o dei parenti quando questo fosse impossibilitato ad esprimerlo sarà sufficiente la compilazione di un modulo statistico che rispetti la privacy del paziente ed il cui contenuto non debba venire a conoscenza degli operatori.
La valutazione qualitativa dei risultati , dei mezzi impiegati, dei tempi di risposta , rapportato agli standard ottenibili ed ai mezzi disponibili , necessita di una commissione tecnica che sia svincolata dal reparto e dalla struttura presa in esame e dalla stessa azienda onde evitare condizionamenti o conflitti di interesse, ma che risponda direttamente al consiglio Regionale essendo questo l’ente erogante le quote relative ai D.R.G.
Tali commissioni dovranno essere composte:
1 da Medici Specialisti consulenti esterni ai servizi presi in esame che dovranno avere dei requisiti di provata Competenza ed esperienza , in assenza di conflitto di interessi ,e potranno appartenere agli albi dei CTU dei Tribunali , o essere ex dipendenti in congedo del SSN o di Enti Universitari o similari.
2 da Medici Fiduciari del paziente o nominati da organi di rappresentanza e difesa dei diritti del paziente
3 da personale amministrativo rappresentante la Regione con parere consultivo che dovranno analizzare i costi .
4 da rappresentanti di organismi di difesa dei diritti del paziente con parere consultivo.
5 Da membri medici nominati dal consiglio regionale con compiti ispettivi da svolgere anche in incognito presso quei reparti oggetto di più giudizi negativi.

Dovranno essere predisposte delle tabelle che valutino secondo punteggio i vari parametri onde standardizzare il giudizio .
Dovrà essere previsto un incentivo calcolato sul D.R.G. per gli operatori e le equipe più efficaci ed efficienti , e l’introduzione di un ticket a carico degli operatori inefficienti .
I membri della commissione dovranno essere retribuiti per consulenze rese e saranno anch’ essi sottoposti a verifica periodica da parte di professionisti designati dal consiglio regionale dal tribunale e dalle organizzazioni di tutela del malato.

La parziale privatizzazione delle Aziende Sanitarie

Al fine di incentivare il raggiungimento di migliori standard qualitativi ed un miglior utilizzo dei mezzi delle risorse e del patrimonio umano si propone una parziale partecipazione dei dipendenti alla proprietà delle A.S.L. ed ai relativi utili.
Tale quota non dovrà eccedere il 38 % ne essere inferiore al 20 % e dovrà essere differenziata per servizi e reparti di appartenenza ( la proprietà sarà limitata al reparto di appartenenza con la partecipazione alla formulazione di direttive gestionali e agli utili relativi ) la quota inferiore sarà obbligatoria per ogni dipendente. In una prima fase per i dipendenti anziani la quota potrà essere assegnata svincolando in parte i fondi di accantonamento del TFR. Al termine del rapporto di lavoro tale quota potrà essere recuperata dal lavoratore cedendola nuovamente all’Azienda che la rivenderà ai nuovi assunti .
Una quota ulteriore compresa tra il 11% e il 29% potrà essere offerta come O.P.A. a capitali privati
La rimanente quota del 51 % di proprietà pubblica sarà maggioritaria con la prerogativa di nomina degli amministratori e degli organi direttivi e di impostare le direttive di politica sanitaria.

Obbiettivo
Creare una cointeressenza sia del personale Sanitario sia del Capitale privato all’efficienza del Servizio Sanitario rimuovendo conflitti di interessi e meccanismi limitanti.

La stesura di un Piano Sanitario Regionale per l’utilizzo complementare di
tutte le Strutture sia Pubbliche che Private nel Territorio

Il piano valuterà i fabbisogni di prestazioni nel territorio previsti in relazione alle patologie ed alle prestazioni richieste negli ultimi tre anni ed all’incidenza statistica nella popolazione di ogni patologia ed piani di prevenzione attuabili.
Valuterà la disponibilità di strutture nel territorio sia pubbliche che private ed il loro livello di assistenza anche in relazione agli investimenti tecnologici effettuati .
Assegnerà a ciascuna di esse una quota di prestazioni suddivisa per tipo di patologia in relazione alla capacità diagnostico terapeutica di ogni singola struttura ,e per fasce di utenza selezionate sia per fascia di reddito sia per richiesta di utilizzo mediante censimento della scelta degli utenti .
Prevederà accordi di interscambio tra strutture Pubbliche e Private in caso di patologie che in corso d’opera richiedano un livello maggiormente specialistico e relazioni di interscambio sia operativo che culturale delle risorse umane ( Personale Sanitario Medico e Specializzato )

Obiettivo
Razionalizzare l’impiego di risorse ridurre gli sprechi e le sovrapposizioni di ruoli con notevole risparmio globale di spesa, riduzione delle liste di attesa, ottimizzazione del servizio
Reperire capitali privati da investire razionalmente nel sistema
Ottimizzare e rendere soddisfacenti gli utili di impresa sia essa a partecipazione pubblica o privata
Promuovere un aggiornamento permanente del Personale Medico che sia ai migliori livelli realizzabili per tutti e sia indiscriminato tra pubblico e privato ed all’interno della categoria Medica .

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