Il voto all’estero non si è svolto in maniera regolare: al Senato stiamo ricontando le schede

Il voto all’estero non si è svolto in maniera regolare: al Senato stiamo ricontando le schede

Intervista al Senatore Domenico Nania Alleanza Nazionale
Presidente della giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari

Presidente, è ricominciata al Senato la procedure di controllo della regolarità del voto all’estero?

Abbiamo avviato la procedura dopo che è stato ultimato il conteggio sulle regioni italiane che, sostanzialmente, ha confermato il risultato elettorale che era stato di vittoria della Casa delle Libertà. Non dimentichiamo che in Italia, nelle regioni italiane ha vinto la CdL di oltre 300.000 voti sul centrosinistra. E’ stato all’estero che il centrosinistra ha preso più parlamentari, più senatori e più deputati.

Nel caso si appurasse al 100% un broglio tale da sconvolgere lo stesso risultato elettorale?

Si porrebbero dei problemi seri.

Ma non è irreversibile ormai l’accaduto? Avrebbe solo un significato politico seppure forte o no?

Se si appura un broglio, in Commissione si vota ma poi l’ultima parola spetterebbe all’aula. Però, è di tutta evidenza che se per caso dovesse emergere che le votazioni all’estero sono state nulle o, comunque irregolari o comunque falsate, si porrebbe un serio problema. Tutto il risultato elettorale verrebbe messo in discussione.

E quindi?

Intanto verifichiamo e poi ne parleremo.

Il significato politico sarebbe indiscusso.

Potrebbe capitare che si annulli il voto, come potrebbe capitare che si definisca un conteggio diverso. E’ da vedere la quantità di queste irregolarità e di che tipo sono. Una cosa è se sono irregolarità che interessano la elezione di Tizio anziché di Caio, in tal caso si sostituisce Tizio con Caio; altra cosa invece se riguarda l’assegnazione dei seggi; una cosa ancora diversa se riguarda la falsità di tutto il processo elettorale, la falsificazione di tutto il processo elettorale. Cioè, per esempio, la questione che non votava l’elettore ma ritiravano le schede e votava qualcun altro per lui. In questo ultimo caso si potrebbe annullare tutto il voto degli italiani all’estero e rivotare. Comunque anche se dovesse assumersi una decisione di questo tipo, cioè quella di rivotare all’estero, la maggioranza al Senato sarebbe un’altra. Sarebbe una decisione che porta degli effetti sulla situazione politica complessiva.

Agli elettori all’estero della CdL che sono preoccupati, cosa può dire?

Intanto c’è un problema di qualità della democrazia. Se il voto si è svolto in maniera irregolare, è un problema di funzionamento della democrazia. Agli elettori della CdL, come Presidente della Commissione, posso dire che noi stiamo facendo del nostro meglio e nel tempo più breve possibile. Si tenga conto del fato che è la prima volta che una Commissione parlamentare arriva a pronunciare un risultato così corposo intanto per le regioni italiane. Speriamo di fare presto anche per la circoscrizione estero. Come parlamentare della CdL dico di ben sperare perché ci sono tutti i segnali che lasciano intendere che il voto non si sia svolto in maniera regolare.

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