di Silvio Del Pizzo
Ho paura egregio Beppe Servegnini,
sono un giovane di 24 anni prossimo alla laurea, che fino ad ora ha cercato di impegnarsi nel sociale, che vive con diverse difficoltà una vita di fede, e che oggi si ritrova ad aver paura del futuro. C'erano le primarie, volevo partecipare ma mi sono trovato a fare una scelta: o do 1 euro per il voto o domani mattina compro il giornale, ho preferito quest'ultima opzione, mi sono chiesto chi ha più bisogno di quel'euro, io o il PD? Sicuramente io, la mia cultura, la mia coscienza politica. E qui vengo al punto: ho visto “Report”, che ha trattato di questi mutui o prestiti derivati, e come le pubbliche amministrazione ne facciano largo uso, per una serie di motivi che non sto qui ad elencare, ma alla fine quello che resta cos'è? Debiti a carico nostro, e con nostro non intendo dei contribuenti, visto che sono uno studente non pago tasse, mio padre è un contribuente, ma su noi giovani, futuro di questo paese. Che cavolo ci lasciate? Montagne di debiti? IO non ci sto, già la vita è difficile e resa difficile dal sistema, perché questa classe dirigente (politici, dirigenti di banche e di grandi aziende) deve lasciarci questa scottante eredità? Per la prima volta ho paura di essere un cittadino italiano e un futuro contribuente. E mi creda, nel napoletano le paure dovrebbero essere altre. Le chiedo se sono l'unico in Italia che guardando “Report” ha sentito una forte rabbia.
