Una finestra sul pianeta America

DANIEL DI NARDO, CARDINALE DI HOUSTON

Il suo motto: “Salve o Croce, unica speranza”

HOUSTON, TEXAS – La città americana che ha contribuito forse più d’ogni altra a mandare l’uomo nello spazio ha ricevuto adesso dal Cielo un principe della Chiesa che l’onora e che contribuisce ad aumentare straordinariamente il suo prestigio e la sua importanza

La sede del neoeletto Cardinale Daniel DiNardo si trova nel Texas, ma fu Steubenville nell’Ohio a dargli i natali il ventitré maggio del 1949.

Dopo il conseguimento della laurea in filosofia all’Università Cattolica d’America a Washington nel 1969, DiNardo fu ordinato sacerdote nella Diocesi di Pittsburgh e poi vescovo di Sioux City nel novembre del 1988.

Nel 2004 fu nominato coadiutore del Vescovo Fiorenza della nostra Diocesi di Galveston-Houston che venne elevata al rango d’Arcidiocesi per intervento di Giovanni Paolo II.

Nel 2006 quando l’Arcivescovo Fiorenza si ritirò DiNardo gli succedette ed il ventiquattro del mese prossimo, dopo la sua designazione a cardinale assieme ad altri ventitré colleghi da parte di Benedetto XVI, sarà consacrato definitivamente ed ufficialmente come primo cardinale che lo Stato del Texas abbia mai avuto.

Questo in breve il cursus prestigioso del Cardinale Daniel DiNardo che a detta di familiari ed amici, appartenenti anch’essi al clero, è un pastore d’anime che senti’ d’avere ricevuto la sua chiamata ad occuparsi della cura dello spirito fino dalla sua più tenera età.

Una “pietas” vissuta sin dall’infanzia con un trasporto totale e con grande entusiasmo e sfociata poi, naturalmente, nel sacerdozio ed al servizio della Chiesa.

Chi si chiedesse quale contributo personale il neoeletto Cardinale potrà portare alla comunità di fedeli di Houston e del sudest degli Stati Uniti farà bene a tenere presente che DiNardo è un prelato nel quale si bilanciano mirabilmente da una parte l’amore per la tradizione, che tanto sta a cuore al Santo Padre, dall’altra lo spirito di democrazia tipicamente americano e l’interesse per il dialogo con i credenti delle altre religioni presenti in gran numero qui a Houston come in qualsiasi altra parte d’America.

Il Cardinale DiNardo, pero’, per sua lungimiranza personale e forse memore di come, secondo un saggio detto latino “la storia è la maestra della vita” sapendo d’operare in un periodo tormentato da scandali riguardanti singoli individui dal quale la Chiesa Cattolica è emersa ancora moralmente intatta, ha scelto per sé e per il suo gregge d’abbracciare fin dall’inizio la politica della più completa trasparenza.

E’ nota la sua decisione, presa già nel ruolo d’Arcivescovo, di chiedere ai sacerdoti di rendere disponibili su internet i rapporti riguardanti il consuntivo dei beni e delle spese delle varie chiese appartenenti all’Arcidiocesi di Galveston-Houston e di condividere pure con i fedeli le decisioni prese per l’amministrazione ed il miglioramento del funzionamento di questa.

Il neocardinale operando in modo realistico ed improntato alla massima apertura nei confronti delle minoranze presenti sul territorio di cui è responsabile è partito dalla valorizzazione della componente ispanica, che a Houston è certamente tra le più cospicue ed importanti, e lo ha fatto con la nomina a Cancelliere del Vescovo Vasquez.

Un provvedimento teso a portare maggiore coesione, fratellanza ed armonia ed in linea con l’armonia della musica e del canto che il Cardinale DiNardo ha sempre amato come mezzo d’elevazione spirituale specialmente nel corso della pratica devota del culto.

Ai cattolici del Texas, dopo la sua permanenza nel loro stato il loro primo poporato sembra il connubio perfetto d’Italia, America e Texas. In effetti, il nuovo astro della fede scelto per loro da Roma ha fatto in modo che con la sua elevazione alla porpora cardinalizia la stella solitaria del Texas non rimanesse più sola. Significative, per capire fino in fondo i principi basilari a cui s’ispira il cardinale di Houston nella sua missione, le parole che figurano nel motto del suo stemma: “Salve o Croce, unica speranza”.

Direttore INFO USA Magazine

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