"Storace ha sbagliato allora e sbaglia oggi"

Intervista all'on. Maurizio Gasparri

Da ex ministro delle Comunicazioni, come avrebbe gestito le polemiche seguite ai programmi di Ballarò ed Anno zero?

Ci sono già passato. Io francamente, non ho mai promosso, come dire, epurazioni. Le polemiche investirono, allora, direttamente Berlusconi ed il suo rapporto con la Rai. Ma devo dire che Santoro fu giudicato negativamente a quel tempo dall’Autorità per le comunicazioni per due volte. Che Santoro assuma atteggiamenti faziosi, che vada al di là di quelli che sono i limiti si una autonomia giornalistica comprensibile e rispettabile, è sotto gli occhi di tutti. Se oggi c’è una polemica intorno a Santoro con un governo di sinistra, ciò dimostra che non sono i governi il problema, ma il problema è Santoro. Però, personalmente, ho maturato una convinzione. Santoro tocca punti di faziosità che, generalmente, finiscono per favorire chi viene attaccato. Quindi, alla fine, credo che sia meglio mandarlo in onda piuttosto che tenerlo a fare le campagne elettorali.

La gogna contro il ministro Mastella per mano di queste trasmissioni, ha finito per avvantaggiare lo stesso Mastella?

Quando si esagera, si fa passare la persona attaccata per vittima anche nel caso abbia qualche colpa. Gli eccessi non sono mai utili.

Come mai che la satira ed i programmi pseudoculturali, dicono, essere sempre di sinistra?

C’è una prevalenza evidente. Gli autori, i comici di sinistra, evidentemente, sono la maggioranza. O non ci sono comici a destra, ma non credo. A destra non c’è una satira militante. Il Bagaglino è garbato, prende in giro un po’ tutti, ma non è così carico di livori. A sinistra c’è un uso politico della satira, quindi non c’è la satira fine a sé stessa. Tanto è vero che alcuni che passano per satira hanno fatto programmi seri. Raiot della Guzzanti, parlava della legge Gasparri citando gli articoli, per esempio. Era un programma che non c’entrava niente con la satira. Era una trasmissione di approfondimento che però evitava il dibattito con l’altra parte, con la scusa che si trattasse di satira. Ma non era satira. La satira è quello che fa l’imitazione. Prenda Marcorè. Marcorè fa satira. Io sono imitato spesso da lui. Posso dire che quella è satira. Altri fanno, invece, un uso improprio della satira.

Lei, quando è il momento, si difende con i denti, ma i limiti che ha superato il senatore Storace, non li ha mai varcati. Cosa pensa delle esternazioni di Storace sulla Montalcini e sul Presidente della Repubblica?

Ha sbagliato. Ha sbagliato ad uscire da AN. Ha sbagliato nel passato a volere sempre incarichi. Si sono perse le elezioni… la questione delle nomine del governo. Sbaglia oggi, perché, per esempio, i senatori a vita sono, come dire, dalla parte del torto, ma con l’eccesso dell’attacco è come per l’esempio di Santoro, li si fa diventare martiri. Pensi al senatore Colombo, non si sa nulla sul processo a suo carico sull’uso di droga. Storace avrebbe fatto meglio a non menzionare le stampelle, 98 anni, sei vecchia. E’ completamente sbagliato. Quindi, anche le buone ragioni critiche, vengono sommerse da una aggressione francamente spropositata. Le parole dette da Storace sul Presidente della Repubblica, sono poi la conseguenza.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy