Il centrosinistra ha dimostrato di essere responsabile
Se domani mattina dovessimo andare a votare, per quale motivo è perché l’elettore di centrosinistra dovrebbe riconfermare il proprio voto?
Io credo che non siano modificate le ragioni rispetto al 2006. Noi allora abbiamo registrato, oggi lo ha certificato in modo indiscutibile la giunta delle elezioni del Senato, che il centrosinistra ha vinto le elezioni. Ciò significa che la maggioranza degli italiani ha voluto bocciare il governo delle destra. A me pare che un anno e mezzo dopo dell’azione del nostro governo di centrosinistra, quello che gli elettori possono in questo momento riconoscere è che, nonostante una finanziaria faticosa che ha sollevato molte riserve in vari strati del paese, ci ha consentito di sanare i conti pubblici. La finanziaria ha messo in condizione il paese di poter guardare avanti anche con delle politiche, a questo punto, tutte finalizzate alla crescita. Questa è una ragione. L’altra ragione è che viviamo un tempo di polemiche altissime. Tutti parlano di Grillo e del popolo dei blogger che movimentano il dibattito politico nelle ultime settimane. Se c’è una coalizione che in una qualche misura è impegnata a rispondere al ripristino della legalità, alla valorizzazione delle istituzioni parlamentari, ai privilegi del ceto politico, questa è la coalizione di centrosinistra. Posso dire che lo fa con assoluta responsabilità. E poi mi pare che viviamo un tempo di inquietudini. Solo due giorni fa, per esempio, il ministro degli Esteri francese, di una nazione potente, importante, di un paese che ha l’esercito più numeroso in Europa, di una potenza nucleare, ci ha anticipato che è pronto ad un’altra guerra in Iran. Quindi a me pare che, in uno scenario di questo genere, non resta che confermare la fiducia ad una coalizione di centrosinistra che, lo abbiamo visto anche per la guerra in Iraq, dimostra, di fronte al tema della guerra, di sapere giocare una responsabilità maggiore di quella che ha giocato il centrodestra.
I sacrifici che sono stati chiesti al popolo italiano, quindi anche all’elettorato di centrosinistra, esigono un elettorato maturo per non cadere nell’antipolitica.
Si, ma l’elettorato è maturo. Qualche volta, non rare volte, il governo del centrosinistra non è stato in grado di raccontare le ragioni di alcuni provvedimenti, le motivazioni. Se noi pensiamo, il 2007, è il primo anno dopo decenni che non necessita, a metà esercizio, di una manovra finanziaria di assestamento. E questo perché i conti si sono regolarizzati. Ma non è stato mai raccontato. Pensiamo che, a più di tre milioni di pensionati al minimo, arriva una quattordicesima straordinaria tra 15 giorni. Siamo di fronte ad un cambiamento strutturale importante a partire dal prossimo anno. Fosse stato Berlusconi, di fronte a provvedimenti di questo genere, ci avrebbe giocato sopra una campagna mediatica. Invece, il centrosinistra è fatto di persone con questi limiti che non sono limiti da poco. I limiti della comunicazione, si pagano poi.
Presidente, il nuovo Partito Democratico è un assortimento di anime che, anche alla luce di quanto da detto il Presidente della Conferenza Episcopale, si troverà delle gatte ulteriori da pelare. Sarà una emulsione o una fusione per usare un eufemismo di chimica?
Guardi, il Partito Democratico è l’incontro sicuramente tra culture politiche che sono abbastanza convergenti su molti terreni mentre invece hanno ancora dei momenti di difficoltà piuttosto accentuati dell’etica personale, in particolare dell’etica sessuale e familiare. Però, l’impegno del centrosinistra non è quello di procedere con degli strappi. Il tentativo che il Partito Democratico ha scelto di realizzare è di trovare un punto di incontro, di intesa tra culture politiche che rispettano entrambe i principi di laicità. Culture che hanno il dovere, nell’interesse del paese e quindi dei cittadini e del popolo italiano, di trovare un punto di incontro su alcune questioni che diventano, ed in futuro lo saranno sempre di più, davvero dirimenti ed importanti: le questioni in ultima analisi della vita e della morte quindi le questioni dell’esistenza che l’uomo si pone tutti i giorni.
Presidente, lei chi voterà alle primarie?
Io ho scelto di sostenere Veltroni. Perché il Partito Democratico deve realizzare una vera fusione. Sarebbe stato secondo me non positivo che gli elettori della Margherita si ritrovassero tutti sulle candidature di Letta e della Bindi e gli elettori della sinistra, dei DS si ritrovassero solo su Veltroni. Ho voluto contribuire anche con questo mescolamento in questo modo. Non voglio che le ragioni della mia cultura politica siano messe ai margini sin dal primo momento. Ho voluto in qualche modo che se ne facesse carico di rappresentarle quello che sarà il segretario del partito. Tutto il partito si dovrà fare carico di queste preoccupazioni, di queste sensibilità che hanno in particolare i cattolici.