Intervista al Senatore Renato Turano

Renato Turano da Chicago senatore dell’Unione

Lei si occupa delle comunità italiane a Chicago, esistono ancora fenomeni di mafia italo-americana?

Non penso, per quanto si vede sui giornali, ormai, Chicago è una città molto moderna, è una città molto vivibile, pulita. Non è più la città degli anni venti.

Uomo del sud, calabrese. Quanto incidono i valori quali la famiglia, l’onore, la rettezza, la “fede” meridionale, nelle politica?

Questo è tutto per noi. I valori della famiglia sono tutto. La ragione per cui si esiste, la ragione per cui si cerca di migliorare. Con i miei fratelli sto lavorando ormai da 44 anni.

Si suole vedere il politico un po’ asettico, quindi fuori dalle passioni

Sonio sempre stato un imprenditore, uomo di famiglia e solo quest’anno mi sto dedicando alla politica anche se sono stato molto coinvolto nelle comunità italiane, nelle organizzazioni, nelle associazioni. Sono stato Presidente della Camera di Commercio Italo-Americana, consultore per la regione Calabria.

Per 10 anni consulente alla regione Calabria, in che modo ha rappresentato i calabresi in America?

Più che altro, ho cercato di fare degli scambi. Credo molto nei giovani e perciò abbiamo fatto degli scambi culturali. Con la mia famiglia, diamo delle borse di studio ogni anno. Molti ragazzi calabresi vengono a Chicago per fare stage. Abbiamo concluso degli accordi fra Università del Wisconsin l’Università calabrese scambiandosi studenti, docenti, programmi, ecc. Abbiamo fatto un gemellaggio con la città di Cosenza con realtà del Wisconsin dove ci sono molti cittadini della provincia di Cosenza.

Farà parte della Commissione Permanente dei 29 senatori per gli italiani all’estero? A cosa servirà?

Si, ne farò parte. Servirà a darci una certa unità nel senso che tutti gli italiani che siamo stati eletti all’estero, possiamo portare qualcosa a casa, parlare dei nostri problemi, parlare delle esigenze degli italiani all’estero.

Al Senato, la maggioranza sembra non esserci, è a conoscenza di qualche senatore “ballerino”?

Credo che la maggioranza c’è. Finora, ogni cosa che abbiamo dovuto votare e che era di una certa importanza, l’abbiamo votata, c’è stato sempre il numero. Se ci sono dei senatori “ballerini” non lo so.

Ci dica del suo impegno al Senato

Le mie priorità sono quelle di cercare di portare dei servizi consolari migliori. Sono importantissimi per i nostri italiani nati in Italia che hanno acquisito la cittadinanza del paese dove sono residenti. Molti di questi hanno perso la cittadinanza italiana, bisogna fargliela riottenere. Sono nati in Itala, non dovrebbero mai perdere la cittadinanza italiana. Poi l’insegnamento della lingua italiana è molto importante per me e per i miei connazionali. Stiamo perdendo un po’ della nostra identità con il cambiare delle generazioni. Non ci sono più le nonne che insegnano ai nipoti la lingua italiana e le tradizioni.

Cinque anni di governo Berlusconi. La nomea degli italiani in America, questo legame vero o presunto di Berlusconi con Bush, abbiamo maggiore considerazione o no?

Noi italiani abbiamo buonissime relazioni con gli USA. Lo sono sempre stati e non è dovuto all’episodio di Berlusconi. E’ un fatto storico.
In questo periodo sono stato alla Niaf Natural American Foundation a Waschington dove c’è stata la visita del Presidente degli Stati uniti che ha tenuto un grandissimo discorso dicendo quanto sia importante per lui e per l’America avere buoni rapporti con l’Italia.

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