Intervista all’on. Khaled Fouad Allam

Quattro chiacchiere sul velo con l’on. Khaled Fouad Allam

Lo scontro tra l’on. Santanché e l’Imam di Segrate, ha messo in evidenza la polemica sul velo islamico per le donne musulmane

Io l’ho ribadito anche alla trasmissione di Porta a Porta che quello dell’Imam di Segrate è frutto di una sua personale interpretazione. Egli non ha il monopolio della Verità di ciò che dice esattamente il testo sacro del Corano oppure di ciò che circola nelle varie scuole giuridiche dell’Islam. Su questo avevo risposto che quella dell’Imam, proprio perché interpretazione personale, nel dibattito avuto con l’on. Santenché, non era una posizione condivisibile. L’on. Santanché aveva ragione quando sosteneva che portare il velo non era un dogma. In realtà questa presunta imposizione è una invenzione. Cosa vuol dire invenzione? Vuol dire che, in realtà, la giurisprudenza musulmana ha fornito sempre due interpretazioni opposte, una massimalista ed un’altra minimalista.
La Santanché non ha sbagliato, sbagliato era il tipo di raffronto in generale. Sarebbe stato molto più giusto invitare al dibattito dei giuristi, dei teologi, esperti del diritto musulmano per dimostrare che, su questo, i musulmani dicono tutto ed il contrario di tutto.
Non bisogna focalizzare la discussione su una interpretazione che, per il momento, va per la maggiore e che non è l’interpretazione che storicamente si è definita nel mondo musulmano.
Ho ricordato in diversi articoli, che uno dei massimi teologi del diritto musulmano, fondatore dell’Università teologica del Marocco diceva che la donna deve portare il velo soltanto quando va a pregare. Eppure siamo in pieno XI secolo dell’era cristiana. Attualmente prevale una interpretazione più integralista, ma cambierà anche questa.
Ma quello che si dovrebbe cambiare sicuramente è il tipo di impostazione del dibattito e dimostrare a tutti che, in realtà, esistono diverse possibilità nel mondo musulmano e che nessuna deve prevaricare sull’altra.

Ma perché dobbiamo accanirci per eliminare il velo? Indipendentemente dalle interpretazioni cui fa riferimento, se l’identità della persona è riconoscibile, non trova che sia esagerato pretenderlo?

Perché è evidente che il velo simbolizza comunque tutto ciò che è a monte della Rivoluzione Francese, della filosofia dei lumi, dei diritti dell’uomo e delle lotte sociali e politiche che hanno consacrato le libertà delle donne.
Si riscontra però, la crisi della laicità, nel senso che il concetto di laicità che noi abbiamo, è superato in relazione ai tempi ed alle problematiche che cambiano. Sarebbe necessario riformare il concetto di laicità con domande che pongono ovviamente delle istanze ed anche delle soluzioni.
Si deve arrivare a fare delle città non nuove frontiere, ma zone di passaggio con un dibattito politico sulla laicità che aiuti a trovare soluzioni.

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