Libero attacca gli eletti allestero

Libero attacca i 18 eletti all’estero e spara nel mucchio: « 500 euro all’ora a testa, per cosa?»

La pagina n. 10 di Libero di oggi, è la brutta copia di un foglio della raccolta Panini degli anni settanta. Non ha saputo fare di meglio l’impaginatore considerando che bisognava occupare una intera pagina con poche parole sbattendo in fila indiana le foto tessera di tutti e 18 gli eletti all’estero.
L’atteggiamento riduttivo dell’articolista, fa capo ad una scuola di pensiero che il mondo perbene ed onesto non può condividere.
Si parla dei 18 Signori, perché sono dei Signori, prima ancora di essere onorevoli della Repubblica Italiana, senza conoscerli, senza averli mai contattati e men che meno intervistati. Per chi come noi è addetto ai lavori parlamentari ed è a loro diretto contatto giorno per giorno, risulta nuova questa firma la cui identità ci è sconosciuta. Dei 18 si parla, però, in maniera offensiva e gratuita. Caro “Libero” di nome e non di fatto certamente se non fosse altro per lo spiccato senso “avvelenato” dell’approccio alla notizia, sappi che questi Signori non sono venuti, ce li hanno mandati. E ce li hanno mandati fior fior di elettori che, per la prima volta nella storia di questa Repubblica, hanno sentito il riconoscimento patrio delle proprie origini a rappresentare in Parlamento intere generazioni di italiani all’estero. Ce li hanno mandati in forza ed in virtù di una Carta Costituzionale che ha sancito, permesso e consacrato tutto questo. Non so, davvero, se quanto detto possa essere di facile comprensione per chi non vuole intendere. La Costituzione è stata cambiata, sotto l’impulso propulsivo dell’allora Ministro Tremaglia, ed appoggiata da un intero Parlamento.
L’articolo, così come impostato, non può considerarsi un articolo giornalistico in senso tecnico. E’ una gogna gratuita. E’ l’indice puntato come per dire: «guardateli bene, sono loro».
Ebbene, allora, noi che li frequentiamo per fare informazione perché ci preoccupiamo di informare le comunità italiane all’estero e senza barriere ideologiche né politiche tutti nessuno escluso, sentiamo l’obbligo di puntualizzare argomentazioni di primissimo piano. Essi sono, guarda caso, dei professionisti o imprenditori, quando non professionisti ed imprenditori insieme, con posizioni patrimoniali cospicue frutto del loro indefesso lavoro svolto, per giunta, con tutte le difficoltà di chi ha operato all’estero. Qualcuno di questi ha studiato alla Bocconi, altri hanno avuto ed hanno docenze universitarie, qualche altro potrebbe agevolmente raddoppiare la “diaria” a chi scrive per vivere su qualsivoglia giornale.
Perciò, l’articolista, si informi meglio e non tragga conseguenze per dare notizie di basso cabotaggio a misura di “strillone” di quartiere. Questi Signori, non avevano certo bisogno dello stipendio da Parlamentare per poter vivere, anzi, udite udite, molti di questi si trovano a guadagnare meno di quanto non avessero mai guadagnato precedentemente. Ora, non si abbia anche la sfacciataggine di pretendere che essi ci rimettano pure di tasca loro. Siamo seri. E che dire poi, di senatori che hanno raggiunto una età ormai definibile veneranda anche se nel pieno ancora della efficienza dello scambio neuronico e della presenza di spirito? Provi lei, signor Libero, a viaggiare tra l’Europa e L’America Latina come un pendolare romano fa di solito tra Roma ed Ostia. Perché lei lascia intendere ed abbastanza chiaramente che «tra stipendi, indennità, benefit e voli illiminati ci costano circa 500 euro netti all’ora a testa – e che – gli unici interventi registrati riguardano la trasmissione della Nazionale e dei quiz sulla Rai. Oltre alla solita rivendicazione di finanziamenti per le loro comunità». Mentre l’articolista prova a metterli in cattiva luce, quasi fossero la causa prima ed ultima dei mali secolari di questa Repubblica, questi Signori, si stanno giocando la famiglia. Le mogli di questi Signori, sono ridotte a contattare i loro addetti stampa per ricordargli il compleanno dei figli.
Ma di che cosa stiamo parlando?
Al Tempo! Ma come si permette?
Esiste un limite a tutto. Lei, signor articolista è colpevole perché non è informato è si è attaccato solo a fatti che potevano fare scandalo, pescati a casaccio ed appiccicati alla rinfusa.
Già, forse ci troviamo al cospetto di chi promulga denunce e imputa responsabilità in nome degli ideali “supremi” e via discorrendo. Ma ci faccia il piacere…! Diceva un grande in bianco e nero del cinema e della televisione d’una volta.
Se fosse informato e dentro le notizie, avrebbe saputo che questi 18 Signori, solo in un secondo momento, deputati, si sono impegnati in una serie innumerevole di altre proposte di legge anche a carattere nazionale e non solo per gli italiani all’estero. Avrebbe saputo anche a quali difficoltà hanno dovuto fare fronte per poter imporsi in un Parlamento ed un Senato, appannaggio dei “volponi” della politica la cui crosta ed il cui callo, essi stessi benché uomini di mondo e padri e madri di famiglia, non avrebbero mai potuto immaginare di fatta tanto spessa.
Chieda scusa, ha preso un cantonata, l’ha sparata grossa facendo passare delle persone perbene per degli impudichi opportunisti che chiedono solo soldi, indennità e di vedere in diretta la finale del campionato del mondo di calcio in un paesino del Venezuela.
Trova che sia disdicevole se nel cuore delle Pampas, una comunità di italiani voglia fare il tifo per la loro nazionale davanti ad un comunissimo apparecchio televisivo?
Lo sa che siamo campioni del mondo di calcio?

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