Intervista alla Senatrice Antonella Rebuzzi (FI)

La senatrice Antonella Rebuzzi (FI) unica eletta all’estero all’opposizione

Di cosa si sta interessando per gli italiani all’estero?

Di molto poco. Ho presentato alcune proposte di legge prima delle vacanze estive, poi, al rientro, con tutti i problemi che ci sono adesso in Italia perché è necessaria la nostra presenza, abbiamo poco tempo. Però ho i miei assistenti che ascoltano le istanze degli italiani che mi hanno eletto alle quali cerco di rispondere soprattutto per quanto riguarda i problemi inerenti ai Consolati, Rai International, mancanza di informazione, pensioni.

Gli equilibri qui al Senato sono praticamente al pareggio, si rende conto che lei è l’unica senatrice eletta all’estero all’opposizione?

Sono al pareggio. Però devo dire a malincuore che molti dei nostri fanno mancare la loro presenza, a volte anche venti persone di Forza Italia. E’ gravissimo, è una cosa che moralmente trovo intollerabile.

Come vede il nuovo movimento degli Italiani nel mondo del senatore De Gregorio?

Ma, sono tutte operazioni, provvedimenti che porteranno, se vengono svolti bene, ad ottenere ciò che si erano prefissati, buoni frutti, buoni risultati.

Il senatore De Gregorio è ormai di Forza Italia? Ha detto che ci sono senatori e deputati che stanno pensando di passare con lui

Non lo posso confermare, non ne sono certa, quindi speriamo, vediamo. Ma lo credo perché determinate realtà, secondo il mio punto di vista, le può offrire solo Forza Italia.

Se lei dovesse proporre qualcosa per essere più incisiva, cosa proporrebbe?

Che vengano riconosciuti gli italiani all’estero dal punto di vista sociale e culturale. Che l’immigrazione che abbiamo oggi in Italia non venga regolata in modo che la cittadinanza sia regalata. Che vengano ascoltati e presi in considerazione, preferibilmente, gli italiani che si trovano all’estero e che vorrebbero ritornare in Italia e non trovano lavoro. Ci sono una serie di cose innumerevoli che riguardano gli italiani all’estero.
Quelli sono i veri italiani. Io vivo fuori dall’Italia ormai da15 anni eppure sono qui, sono sempre presente, non sono mai mancata. Provengo da Mosca, un paese ex comunista. Tante sono le cose che si possono fare e all’estero siamo italiani veri perché portiamo nel paese che ci ospita, dove viviamo e lavoriamo, la vera italianità, l’affetto per l’Italia, per la nostra cultura, per le nostre tradizioni, usi e costumi, la nostra cucina, la nostra ristorazione. Ecco una cosa molto interessante che ho proposto: il bollino per il vero ristorante italiano nel mondo. Nella passata legislatura, era stato pensato, poi, non si è potuto realizzare per questione di tempi brevi. Adesso l’ho riproposto in collaborazione con il senatore Pollastri.

Per il CGIE si è fatta una grande polemica se abolirlo oppure no. Cosa ritiene lei?

Io guardi, non ho mai partecipato al CGIE perché mi sono trovata coinvolta in politica ed eletta senatrice grazie a queste elezioni. E’ stata per me una sorpresa. Da quanto sento dire dai miei colleghi, il CGIE non lavora bene e, soprattutto, costa. Secondo me, dovrebbe essere creato qualcosa di nuovo, di innovativo con persone giovani che vogliono portare qualcosa di nuovo.

Gli italiani in Russia, chi sono?

Sono un altro tipo di italiani, professionisti, managers di grandi aziende che cercano di investire. I problemi maggiori, semmai, sono rappresentati dal governo russo. Non sono come gli immigrati che ho incontrato in Germania, italiani delle acciaierie.

Il governo prodi cadrà? Ci dica qualche segreto che non conosciamo

Io penso che cadrà. E’ una sensazione che ho, è questione, credo, di giorni. Una cosa che mi ha abbastanza colpito è che era diverso quando noi eravamo al governo. Ora si respira un’altra atmosfera rispetto ad allora. Mi sarebbe proprio piaciuto provare e vivere questa esperienza stando al governo.
Sì, aspettiamo il governo al varco. Con la fiducia alla finanziaria il governo cadrà.

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