“L’amore oltre il tempo” diretto da Emanuele Pellecchia e prodotto dalla vomerese Phoenix Film Production, il cortometraggio muto e in bianco e nero, omaggio al cinema del primo Novecento di Charlie Chaplin, Buster Keaton e Georges Méliès, e vincitore del Globo d’Oro 2020, sarà proiettato ad agosto: il 6 alle ore 21 nell’ambito della rassegna dell’Arci Movie CINEMA INTORNO AL VESUVIO presso Villa Vannucchi di San Giorgio a Cremano (Corso Roma, 47). Il 7 a Pomigliano d’Arco nella rassegna FILM IN PISTA alle ore 21. Dal 10 al 12 al CALVI FESTIVAL interno Giardino del Monastero delle Orsoline alle ore 21,15. Per tutti l’ingresso è libero con l’obbligo di prenotazione.
Nel film, un uomo e una donna provenienti da epoche diverse s’incontrano a causa di una interferenza telefonica e avranno un solo obiettivo, restare insieme oltre il tempo. Da un’idea dello stesso Pellecchia e di Luna Cecilia Kwok.
Gli attori sono Luca Lombardi, Denise Capuano, Enzo Perrotta, Francesco Saverio Tisi, Gianluca Testaverde, Elena Erardi e Nicola Mondino con la partecipazione di Vincenzo Merolla.
Così ne parla il critico Valerio Caprara: “Quando mi è stato presentato questo corto il mio atteggiamento non poteva che essere guardingo. Invece, a poco a poco mi sono appassionato. Ho ammirato quell’unione tra classico, storia del cinema e Napoli, perché alcune sequenze sono state girate non lontano da dove è nato il cinema in Italia”.
Infatti, il corto è stato girato secondo le antiche tecniche a camera fissa e con movimenti di macchina a mano a pochi metri dalla sede della storica Lombardo film che mosse i primi passi proprio a Napoli negli anni Venti del secolo scorso per diventare la nota Titanus.
“Devo dire”, continua Caprara “che ho capito perché questo corto ha vinto il Globo. In alcuni passaggi mi ha persino commosso, cosa che mi capita raramente. Perciò, sono andato a rivedere le parti che hanno suscitato in me quell’emozione. Ho cercato di intercettare il punto dove il regista mi aveva fregato, cioè dove era riuscito a passare quella piccola barriera, quel muro che divide l’astratto tecnicismo e l’esibizione o la voglia di fare qualcosa, da un sentimento che non voglio arrivare a chiamare poesia, perché sembrerebbe un po’ enfatico, ma che sicuramente chiamerei coinvolgimento del nostro vissuto. E l’ho trovato. Da qualche parte del nostro mondo o della nostra vita ci sono delle corde che opere di questo tipo, piccole o grandi, riescono ancora a far vibrare. Questo ci fa ben sperare nel futuro del cinema e, in particolare, di questo piccolo, grande film”.
Sul corto si esprime anche Roberto D’Avascio, presidente dell’Arci Movie Napoli: “Questi ragazzi sono stati bravi e coraggiosi poiché chi oggi sperimenta il cortometraggio, sperimenta una forma in realtà molto più difficile, paradossalmente, rispetto ad un lungometraggio. Il corto è una forma che ha avuto poca fortuna nel corso dei secoli. Infatti, conosciamo tanti lungometraggi e pochissimi cortometraggi nella storia del cinema. Però, allo stesso tempo, sappiamo che, negli ultimi venti anni c’è stata una rinascita di questa forma d’arte così particolare, a tal punto che sono nati dei festival ad hoc. In Francia sono molto praticati lavori del genere, ci sono festival importanti che incoraggiano in tal senso. Più che in Italia”.
“L’amore oltre il tempo” continua a ricevere nuove Nomination:
Oniros Film Awards Monthly Edition Finalist
BCT Festival nazionale del cinema e della televisione
Vesuvius International Monthly Film Festival Official Selection
Vesuvius International Monthly Film Festival Finalist
Rampa Film Festival Official Selection