di Carmelo Cicala Presidente di INSIEME per gli italiani
Si deve rivedere l’applicazione della Legge sulla doppia cittadinanza, rendendola più funzionale alle nuove esigenze e aspettative. E’ sensazione diffusa che attualmente sia abbastanza facile diventare italiani per alcune categorie privilegiate (ad esempio, i calciatori) e spesso quasi impossibile per chi magari da anni vive e lavora in Italia.
Anche sui diritti assistiamo in Italia ad una indegna disparità di trattamento tra esseri umani. L’Italia è la patria del diritto e non lo si deve ripetere come se fosse una semplice diceria. Lo è ed allora non può permettersi di incorrere in errori gravi lì dove il rispetto del diritto deve essere una condizione imprescindibile di un Stato che su questo si dice essere stato fondato. Ancora assistiamo allo scandalo dei famosi calciatori super pagati oltre ogni ritegno che aprono invece porte che a cittadini normali sono sbarrate inesorabilmente. Il sistema dei privilegi indigna ed è indegno di un paese civile soprattutto quando ad essere violata è l’aspettativa legittima che ciascuno di noi ripone nella carta costituzionale. E’ ora, e ci vergogniamo nel contempo della banale affermazione, di mettere un punto e scrivere la parola fine ad abitudini e prassi che fanno delle eccezioni la regola e che dimenticano che tutti siamo uguali di fronte alla legge. Categorie privilegiate non ne esistono perché qualora passasse questo principio, vedremmo scadere la qualità della nostra democrazia che per il passato neanche troppo remoto, ha visto momenti di buio quasi totali.
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