INVITO e CS Forte di Bard: dal 30 aprile apre "IL FERDINANDO, Museo delle Fortificazioni e delle Frontiere" e la prima mondiale della mostra "Paolo Pellegrin. Frontiers"

Un’anteprima assoluta firmata da uno tra i più importanti fotoreporter al mondo. La mostra Paolo Pellegrin. Frontiers, realizzata site specific, racconta il dramma dei viaggi della speranza delle migliaia di migranti che fuggono in cerca di un futuro migliore. Apre il 30 aprile al Forte di Bard nelle sale espositive de “Il Ferdinando, Museo delle Fortificazioni e delle Frontiere”, il nuovo spazio museale dedicato all’evoluzione delle tecniche difensive, dei sistemi di assedio e del concetto di frontiera, una visione complessa e strutturata non solo del Forte di Bard, ma anche del contesto storico, sociale, culturale e geopolitico all'interno del quale esso è inserito nelle diverse epoche storiche: un viaggio nel passato che si conclude con una riflessione estremamente attuale sul presente.

Membro di Magnum Photos dal 2001, Pellegrin lavora con le più affermate testate internazionali e ha ottenuto innumerevoli riconoscimenti, tra cui dieci World Press Photo e la Medaglia d’oro Robert Capa.

La mostra, realizzata in collaborazione con l’Agenzia Magnum Photos di Parigi e prodotta site specific per l’architettura delle sale espositive dell’Opera Ferdinando, integra ed attualizza i contenuti del nuovo Museo delle Frontiere evidenziando il tragico racconto del fenomeno migratorio in atto, ormai diventato tratto distintivo del nostro tempo. Un fenomeno che secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni non si arresterà prima del 2050. Le fotografie, in bianco e nero, di notevole impatto visivo ed emotivo, sono state scattate nel 2015. La maggior parte di esse documenta la situazione sull’isola greca di Lesbo dove, secondo i dati dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), sono sbarcati più di 500.000 degli 850.000 rifugiati giunti in Grecia nel corso del 2015. La mostra sarà aperta fino al 26 novembre.

Al seguente link è possibile scaricare una selezione di immagini con credits obbligatori da segnalare nella pubblicazione:

IL FERDINANDO. Museo delle Fortificazioni e delle Frontiere

Un coinvolgente viaggio attraverso l’evoluzione delle tecniche difensive, dei sistemi di assedio e del concetto di frontiera, tema ormai al centro dell’attualità politica internazionale. Il 30 aprile 2017 il Forte di Bard apre “Il Ferdinando, Museo delle Fortificazioni e delle Frontiere”.

Partendo dalla necessità di fornire maggiori chiavi di lettura storiche del Forte, il grande polo turistico-culturale della Regione autonoma Valle d'Aosta, si è reso necessario allargare – nel tempo e nello spazio – la conoscenza della fortezza ottocentesca nella storia di lunga durata dei sistemi di fortificazione attraverso una lettura delle Alpi in quanto limite, ostacolo, barriera naturale, frontiera mobile, territorio e linea di confine politico abitato e vissuto, attraversato e percorso, difeso e fortificato.

All'ambizioso progetto museografico che comprende già il Museo delle Alpi, dei percorsi tematici Le Alpi dei Ragazzi e delle Prigioni accanto a spazi dedicati a mostre temporanee di respiro internazionale, il Forte aggiunge un inedito prezioso tassello.

Collocato nell'Opera Ferdinando, situata al primo livello della rocca fortificata di Bard, il museo si estende su una superficie di oltre duemila metri quadri.

Il nuovo affascinante percorso storico si sviluppa in tre sezioni: il “Museo del Forte e delle Fortificazioni”, “Le Alpi Fortificate (1871-1946)” e “Le Alpi, una frontiera?”.

La prima parte, il “Museo del Forte e delle Fortificazioni, allestita nell’Opera Ferdinando Superiore, presenta una serie di ambientazioni storiche corredate da plastici, filmati e armi autentiche, con un iter narrativo che mette in luce l’evoluzione delle fortezze delle Alpi Occidentali attraverso il progredire delle armi e delle strategie militari, dei materiali e delle tecniche costruttive, a partire dall’epoca romana per giungere sino alle nuove soluzioni architettoniche e balistiche del Novecento. La visita permette un apprendimento rapido: grazie alla riproposizione cinematografica di celebri spezzoni di film contenenti scene di guerra (Le Crociate – Kingdom of Heaven, Ridley Scott, 2005; Masada, Boris Sagal, 1981; Il mestiere delle armi, Ermanno Olmi, 2001; Alatriste, il destino di un guerriero, Augustin Diaz Yanks, 2006; The last valley, James Clavell, 1971; Revolution, Hugh Hudson, 1985; L’ultimo dei Mohicani, Michael Mann, 1992; Glory. Uomini di gloria, Edward Zwick, 1989, Cold Mountain, Anthony Minghella, 2003) e percorsi narrativi, cartografia d’epoca e contemporanea e scenografie ricreate con armi e ricostruzioni in scala di sezioni murarie di fortificazioni, lo spettatore è proiettato nell’epoca di pertinenza di ogni singola sala in un viaggio che lo vede protagonista.

La seconda parte del museo, “Le Alpi Fortificate (1871-1946), collocata nelle sale dell'Opera Ferdinando Inferiore, è dedicata alle trasformazioni intervenute tra la fine del XIX e il XX secolo, e inserisce il Forte di Bard all’interno del sistema delle fortezze ottocentesche. Al suo interno sono riproposti modelli in scala e ricostruzioni scenografiche, volti a evidenziare non solo i caratteri considerati maggiormente rappresentativi delle fortificazioni nell’arco alpino, ma cercando anche di rendere protagoniste le Alpi stesse, teatro di un’evoluzione tecnologica che le ha portate a divenire “la frontiera d’Italia”. Un racconto nell’evoluzione delle fortezze attraverso il progredire delle armi, il mutare dei materiali e delle tecniche costruttive, il graduale ispessimento dei muri, la collocazione dei Forti in luoghi sempre più dominanti, l’evolversi delle metodologie strategiche e delle soluzioni architettoniche, il tutto costantemente rapportato alle capacità offensive del nemico.

Il tema della montagna militarizzata è toccato nelle sezioni dedicate alla Prima e alla Seconda Guerra Mondiale e alla Resistenza, sempre puntando sull'impatto evocativo affidato a un approccio multimediale.

La terza e ultima parte del museo pone l’interrogativo “Le Alpi, una frontiera? con l’obiettivo di mettere il visitatore nella condizione di riflettere sul percorso compiuto e sul significato da dare al termine frontiera: confine o barriera? Ostacolo o tratto d’unione?

Si delinea così un percorso espositivo che trasmette una visione complessa e strutturata non solo del Forte di Bard, ma anche del contesto storico, sociale, culturale e geopolitico all'interno del quale esso è inserito nelle diverse epoche storiche: un viaggio nel passato che si conclude con una riflessione estremamente attuale sul presente.

Il visitatore è così protagonista di un dialogo con il luogo in cui si trova, alla ricerca di un’identità, quella delle Alpi, in continua evoluzione, che diviene crocevia delle grandi vicende del passato e di quella storia degli uomini fatta di semplici memorie e azioni.

Al seguente link è possibile scaricare una selezione di immagini:

Ufficio Stampa Forte di Bard

Equipe International Tel. +39 0234538354

Maria Grazia Vernuccio Cell. +39 3351282864 | mariagrazia.vernuccio@equipemilano.com

Agnese Paris Cell. +39 3203506955 | agnese.paris@equipemilano.com

Il Ferdinando. Museo delle Fortificazioni e delle Frontiere

Forte di Bard. Valle d’Aosta

Orari: da martedì a venerdì: 10.00 – 18.00 | sabato, domenica e festivi: 10.00 – 19.00

chiuso il lunedì

Tariffe: Intero 9,00 euro | Ridotto 7,00 euro | Ridotto ragazzi (6-18 anni) e scuole: 5,00 euro

Cumulativo adulti (Museo delle Alpi, Il Ferdinando, Prigioni) 15,00 euro

Visita guidata (per gruppi) sino a 25 persone 80,00 euro + biglietto ingresso ridotto

Le tariffe sono comprensive dell’ingresso alla mostra Paolo Pellegrin. Frontiers.

Informazioni al pubblico

Associazione Forte di Bard | T. + 39 0125 833811 | info@fortedibard.it | www.fortedibard.it

Prenotazione visite guidate | T. + 39 0125 833817 | prenotazioni@fortedibard.it

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