La forza delle idee

di Carlo Mochi Sismondi

Come mi succede ormai da venti anni (sì, sono vent’anni che faccio questo lavoro!) in questo periodo dell’anno vi racconto di che parlerà il prossimo FORUM PA di maggio, che sarà appunto la ventesima edizione della manifestazione. Lo faccio con grande anticipo (ma è un anticipo solo apparente: noi in realtà ci lavoriamo già da quasi sei mesi!) perché possiate interloquire, commentare e, come ormai succede sempre più spesso, dire la vostra.

Un anno certamente difficile il prossimo: difficile per l’economia, per la coesione sociale, per la necessaria conciliazione tra risorse calanti e bisogni crescenti. La crisi economica mondiale, che non si presenta né facile né breve, e la crisi di competitività, che riguarda specificatamente il nostro Paese, le sue strutture produttive e il suo sistema della ricerca, ci pongono degli interrogativi e dei bisogni che nessuna parte di classe dirigente e nessun opinion maker può eludere.

In questo scenario noi di FORUM PA raccogliamo con coraggio la sfida e rilanciamo la scommessa puntando sull’unica carta sempre vincente nei momenti di crisi: la forza delle idee. Tema dell’anno dell’expo di FORUM PA ’09 (11-14 maggio alla Fiera di Roma) sarà quindi mettere in luce come la PA e i sistemi territoriali possano recuperare efficienza attraverso le idee e l’innovazione. Le idee al centro, idee per una pubblica amministrazione che funzioni meglio e costi meno[1],

Su Saperi PA trovi l'intervento di Isaac Getz a FORUM PA 2008Dietro ogni progetto c’è una persona, dietro ogni successo c’è un gruppo di lavoro: a FORUM PA ’09 ci saranno gli innovatori che già ci seguono, ma anche gli inventori e i realizzatori delle “piccole idee”, per dirla con Isaac Getz, che costituiscono il nerbo di una nuova speranza di ripresa.

Puntare alla ricerca di idee per l’efficienza vuol dire anche, per noi di FORUM PA, una precisa scelta di campo che ci pone indiscutibilmente dalla parte dei cittadini, in particolare dei più deboli tra loro, quelli cioè che hanno maggior bisogno dell’azione pubblica. Saremo dalla parte dei cittadini perché siamo convinti che questa è anche la parte della stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici, che possono e devono ripartire da qui per ritrovare l’orgoglio del lavoro pubblico.

Per far diventare più piccola un’automobile che consuma troppo potremmo lavorare di fiamma ossidrica: ne faremmo un rottame. Oppure possiamo non usare i “tagli” ma le idee per riprogettarla da capo in vista di nuove esigenze e nuovi bisogni.
Per riprogettare la macchina pubblica in tempi di crisi, l’innovazione è il nostro strumento e le idee la nostra forza.

Svilupperemo, quindi, un programma che punti su idee innovative che consentano di spendere bene le risorse che la PA consuma e che, eliminando sprechi e attriti, le permettano di restituirne la massima parte ai cittadini e alle imprese sotto forma di valore.
Lo faremo con un occhio attento alle dinamiche tra pubblico e privato, tra mercato e amministrazioni, ma senza farci ipnotizzare da un pendolo che sposta sempre troppo repentinamente l’enfasi tra il “privato è bello” di qualche anno fa all’attuale tendenza alla ripubblicizzazione dell’economia. E saremo attenti a questi rischi perché pensiamo che le idee e le innovazioni che fanno la differenza nascono bottom-up, da chi è sul territorio, in trincea tutti i giorni.

Saremo, quindi, la casa degli innovatori che “si danno da fare” (il contrario dei fannulloni) prendendosi carico del funzionamento della macchina pubblica lì dove è a contatto con i cittadini e le imprese: negli Enti locali, nelle Regioni, nelle Aziende sanitarie e ospedaliere, nelle Camere di Commercio, nelle Università. Saremo dalla loro parte perché la loro è la parte dei cittadini. Perché come abbiamo imparato dalla sussidiarietà orizzontale, non ci sono più sudditi fruitori di servizi da un lato e amministrazioni dall’altro, ma esiste e sempre più deve esistere una continua alleanza di interessi e di azioni.

Su Saperi PA trovi articoli ed approfondimenti sul tema della cooperazione per i Progetti PaeseSaremo anche il luogo in cui la PA centrale potrà mostrare ai portatori di interesse i propri servizi innovativi e i programmi nazionali tesi a risolvere nuove e vecchie carenze di sistema e a raggiungere, così, ineludibili obiettivi di crescita complessiva del Sistema Paese. Perché l’Italia non può riprendere a crescere, specie in questo frangente socio-economico senza grandi “progetti Paese” e senza regie coraggiose e innovative.

Daremo spazio infine al mondo delle imprese, a quegli operatori economici piccoli e grandi che portano coraggiosamente innovazione nella pubblica amministrazione o che forniscono con efficienza servizi di pubblica utilità. E anche qui al centro ci saranno le idee innovative. Siamo, infatti, convinti che non possiamo sperare in una svolta senza il contributo dell’innovazione tecnologica e organizzativa che il sistema imprenditoriale può apportare alla PA. Ma per essere portatori del nuovo che ci serve, per sperimentare anche in Italia le innovazioni che già in altri Paesi sono la norma, le imprese devono trovare attenzione e soprattutto lungimiranza e costanza nelle politiche, oltre alla capacità di dettare priorità. Ed è su questo piano che interloquiremo con la politica: per stimolarla a indicare un’agenda dell’ innovazione nei principali settori della vita dei cittadini e delle imprese.

Se questi sono gli obiettivi di FORUM PA ’09 ne consegue un grande rigore sia nella costruzione del programma sia nella sua declinazione congressuale, seminariale ed espositiva.
Come cominciammo a fare già dalla scorsa edizione perseguiremo una stretta integrazione tra i quattro strumenti di comunicazione che trovano spazio nella manifestazione di maggio: la sezione espositiva che vogliamo sempre più chiara e completa, la sezione congressuale fatta di pochi e importanti eventi, la sezione seminariale/formativa dove gli stessi espositori offrono ad un pubblico selezionato un’ampia gamma di occasioni di apprendimento e di approfondimento specifico, la sezione degli “incontri di creatività” dove gli innovatori da tutta Italia diventano protagonisti in un laboratorio di idee nuove per produrre nuovo sapere.

Tutta questa attività troverà sponda e sostegno in un Dispositivo Integrato di Comunicazione che, facendo fulcro sul nostro sito web sempre più interattivo e partecipato, rilancerà ogni argomento e ogni idea moltiplicandone l’impatto.

L’obiettivo è quello di alimentare durante il corso dell’anno un dibattito che coinvolga il più possibile la grande comunità che ogni giorno si ritrova sulle nostre pagine. FORUM PA, del resto, è una manifestazione lunga 365 giorni.

Il programma di FORUM PA ’09 si articola in aree e in idee. Le prime sono i settori di intervento dell’azione pubblica che ci sembrano centrali nell’attuale scenario, le seconde sono i singoli e specifici aspetti su cui pensiamo di poter portare e mostrare effettiva innovazione. Alcune di queste idee, che chiamiamo i nostri zoom tematici, sono nuclei di aggregazione di tutte le quattro forme della nostra comunicazione: avremo su questi temi una sezione espositiva dedicata e riconoscibile, saranno gli argomenti proposti da i nostri “master diffusi”, che sono i momenti formativi erogati direttamente negli stand espositivi, troveranno ampio riscontro in tutte le forme del programma congressuale.

Su Saperi PA trovi gli articoli e le interviste ai vincitori del premio innovatoriPA 2008FORUM PA ’09 propone anche alcune iniziative premiali. La prima è la riproposizione del premio “InnovatoriPA” che tanto successo ebbe la scorsa edizione e che invita la nostra community — quest’anno voteranno solo gli iscritti — a scegliere gli innovatori dell’anno.
Il secondo premio è, invece, per quei progetti piccoli o grandi che possano dimostrare, cifre alla mano, di aver conseguito, con l’innovazione tecnologica ed organizzativa, effettivi risparmi di risorse senza diminuire qualità e quantità dei servizi. A queste due iniziative si affiancherà la terza edizione del Premio sulla gestione e la valorizzazione dei patrimoni immobiliari pubblici, in collaborazione con Terotec e due indagini sulle best practice rispettivamente dedicate alle pari opportunità e allo sviluppo delle economie territoriali.

[1] Era questo lo slogan della più grande riforma fatta sulla PA, quella del “Reinventing Government” proposta dall’amministrazione Clinton-Gore

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