“Considerazioni travisate quelle del sindaco Alemanno, in merito al futuro della Croazia in Europa ed il suo rapportarsi con la sua memoria storica, parole caricate da una certa risonanza mediatica e da una coltre di polemica che mal si adegua alle riflessioni che hanno accompagnato le analisi storiche e sociali delle vicende storico-politiche richiamate”. Lo ha dichiarato l’on. Aldo Di Biagio, deputato del PdL, eletto nella Ripartizione Europa, all’indomani delle dichiarazioni sulla tragedia delle foibe, del sindaco di Roma Gianni Alemanno in visita al quartiere giuliano-dalmata di Roma.
“Non mi sento di condividere la prospettiva in cui si incanalano le considerazioni del sindaco di Roma – ha affermato il deputato del PdL -, poiché nutro profonda fiducia nell’attuale capacità della Croazia di rigenerarsi storicamente e socialmente al di là dei recenti tentativi di offuscamento del Paese tracciati dall’assassinio di due giornalisti a Zagabria, che ha gettato la Comunità nello sconcerto, ma che rappresenta un segnale chiaro da parte di alcuni che tentano di scuotere il Paese e dinanzi al quale l’Europa non può arrendersi bensì dimostrare maggiore fermezza e crescente volontà di integrazione”.
“La tragedia delle Foibe – ha continuato l’on. Di Biagio – incarna un passato politico e storico di cui la Croazia attuale porta ancora le ferite e di cui non può trascinare, indelebili, le colpe di un regime e di un posizionamento politico-ideologico che è parte del passato e che non riflette l’attuale Paese, caratterizzato piuttosto, da una profonda crescita e da un sentito percorso di interiorizzazione storico-politica. Le Foibe sono il vessillo di una tragedia condivisa su entrambi i confini, che non ha bisogno ancora di vittime e di carnefici, di colpe e di ulteriori grida di dolore ma di una lucida ed importante analisi che non ponga ulteriori freni nel percorso di riconciliazione e di reciproco riconoscimento da anni costruttivamente avviato tra l’Italia e la Croazia”.
“Ora è il momento di guardare avanti, – ha concluso il deputato del PdL – di creare l’Europa e di renderla sfidante nello scacchiere internazionale e per orientarci in questa prospettiva è necessario velocizzare l’iter dell’integrazione della Croazia nell’UE, ed in questo l’Italia deve ricoprire un ruolo preponderante, in quanto partner preferenziale di Zagabria ed in quanto Paese affine culturalmente e storicamente. E’ il momento di superare definitivamente questa impasse storica che appare rallentare ancora una volta il cammino dell’Europa e che segna l’incapacità del vecchio continente di fare i conti definitivamente con la propria storia. Gli errori ci sono stati, ma le relative valutazioni andranno fatte in contesti diversi, e con la propensione di chi vuole approdare ad un fine comune e non a reciproche accuse”.