Il Comune di Albiate e l'Associazione «i Quaderni della Brianza» indicono la quinta edizione del Premio Internazionale «Vittorino Colombo».
Il premio, che è annuale, verrà assegnato ad un personaggio a livello internazionale che abbia contribuito allo studio ed alla diffusione dei valori autentici del¬la politica diretta alla solidarietà ed alla collaborazione fra i popoli.
Il premio consiste in un'opera originale in bronzo dello scultore franco-au-striaco Harry Rosenthal ed alla somma di lire dieci milioni.
Il premio dovrà essere ritirato personalmente dall'interessato.
La proclamazione del vincitore avviene in forma ufficiale nel mese di giugno nella sala consiliare del Comune di Albiate.
La Giuria è composta da:
• Angelo Caloia [Presidente; Presidente della «Fondazione Vittorino Colombo»]
• Tina Colombo [Rappresentante della famiglia Colombo]
• Eugenio Corti [Scrittore]
• Cesare Romiti [Presidente dell'Istituto Italo-Cinese]
• Sergio Zaninelli [Rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore]
• Aldo Zelioli [Rappresentante del Comune di Albiate]
• Franco Cajani [Segretario; Presidente de «i Quaderni della Brianza»]
Per l’illustre e caro cittadino di Albiate: il senatore VITTORINO COLOMBO
Come è noto, il premio viene conferito annualmente, secondo lo Statuto, ad «un personaggio che, a livello internazionale, abbia contribuito allo studio ed alla diffusione dei valori autentici della politica diretta alla solidarietà ed alla collabo¬razione fra i popoli».
Mi sembra doveroso ricordare che nella sua prima edizione del 1997, in coinci¬denza con l'anniversario della scomparsa di Vittorino Colombo e della dedicazione di questa Aula Consiliare alla sua memoria, il premio venne conferito a Sua Emi¬nenza il cardinale Agostino Casaroli che, nella sua lunga e benemerita attività di Se¬gretario di Stato della Santa Sede, aveva perseguito con costanza gli ideali della li¬bertà, della cooperazione, del disarmo e della pace fra i popoli di tutto il mondo. Di grande rilievo furono i suoi interventi alle Nazioni Unite e le sue missioni diploma¬tiche nell'Est Europa e la sua fedele collaborazione a due Pontefici, Paolo VI e Gio¬vanni Paolo Il, che aveva seguito in molti dei loro viaggi apostolici. Il ricordo della sua cara persona e il compianto per la sua scomparsa è ancora vivissimo in noi.
Nella seconda edizione del 1998 il premio fu assegnato ad un personaggio di al¬tissima levatura internazionale, Boutros Boutros-Ghali, già Segretario Generale della Organizzazione delle Nazioni Unite in un momento particolarmente diffici¬le della vita politica internazionale, sotto la cui azione furono intraprese incisive iniziative umanitarie a favore dei popoli oppressi del Terzo mondo. Egli, oltre alle difficili missioni umanitarie compiute in Somalia, in Angola e nella exJugoslavia, è stato promotore di importanti Conferenze internazionali, come quelle di Rio de Janeiro su «Ambiente e sviluppo» e di Pechino sulla condizione femminile.
Nella terza e quarta edizione del premio i destinatari sono stati due Capi di Go¬verno dell'Europa dell'Est, protagonisti della rinascita democratica dei rispettivi popoli dopo il loro riscatto dalla presente egemonia dell'Unione Sovietica.
Così è venuto a ritirare il premio nel 1999 il Primo Ministro della Repubblica di Polonia, Jerzv Buzek, che si è posto al servizio del suo popolo come uno degli ele¬menti-chiave del processo dei polacchi verso la libertà e la democrazia. A fianco di Lech Walesa è stato tra i fondatori di Solidarnosc e ne ha presieduto il primo sto¬rico Congresso nel 1981 contribuendo poi alla costruzione del nuovo Stato demo¬cratico della Polonia. Il nostro Vittorino Colombo aveva conosciuto ed apprezzato l'opera coraggiosa e benemerita compiuta Dajerzy Buzek e lo aveva incontrato du¬rante il suo viaggio a Varsavia.
L'altro Capo di Governo al quale è stato conferito il premio nell'anno 2000 è il Presidente del Consiglio della Repubblica Slovacca Mikulas Dzurinda che aveva presieduto la coalizione dei cinque partiti democratici che diedero origine allo Sta¬to Slovacco, dopo un periodo politico turbolento, portandolo sulla via della libertà, della democrazia e dello sviluppo. Dal 1998 data della sua elezione alla Presidenza del Governo, Dzurinda ha iniziato un programma coraggioso di riforme nei cam¬pi dell'economia, della sanità, della pubblica istruzione, dell'assistenza sociale e della pubblica amministrazione. Anche se non risulta che il nostro Vittorino Co¬lombo e Mikulas Dzurinda si siano incontrati personalmente, mi piace osservare che esiste fra loro un'affinità ideale che li accomuna per la loro vita coraggiosa e per il loro impegno al servizio dei valori più alti della democrazia.
Sia il Presidente Buzek che il Presidente Dzuriuda, nel corso della loro presenza ad Albiate, hanno avuto cordiali e proficui incontri con gruppi di imprenditori dell'Associazione Industriali della nostra Brianza. Mi sembra giusto sottolineare questo fatto che è significativo perché dimostra l'importanza della cooperazione sociale, politica ed economica nell'evoluzione democratica e sociale dei popoli d'Europa.
La quinta edizione del Premio che, collegandosi idealmente con la prima edizione, che vide qui presente il compianto cardinale Casaroli di ve¬nerata memoria, assegna il premio ad un altro Principe di Santa Romana Chiesa, Sua Eminenza il cardinale Roger Etchegaray. Egli è uno dei personaggi di maggior rilievo del Sacro Collegio, una figura che ben rappresenta il modello dei valori perseguiti dal nostro concittadino Vittorino Colombo in ogni stagione della sua vita.
E’ stato Presidente del Consiglio «Justitia et Pax», del Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani e per le Comunicazioni sociali. E stato inoltre Presidente del¬le Conferenze Episcopali Europee dal 1971 al 1979 contribuendo alla costruzione dei legami con i cristiani d'Oriente ed all'incremento dei rapporti con la Chiesa ortodossa.
Ha svolto un instancabile ministero di pace e di solidarietà evangelica in tutti i continenti compiendo, in particolare, missioni in Iran ed Iraq, in Libano, in Mon¬zambico, a Cuba, ad Haiti, in Vietnam, nella exjugoslavia, in Ruanda e Burundi e in altri “punti caldi” del mondo.
Ultimamente nominato da Papa Giovanni Paolo TI Presidente del Comitato Centrale del Giubileo dell'anno 2000, è stato delle manifestazioni giubilari la gui¬da e l'animatore.