“Massima tutela e assistenza costante della rappresentanza diplomatica italiana in Grecia a Luca Zanotti”: è questa la richiesta di Maria Luisa Mendozzi, esponente del Partito Democratico in Grecia, in merito all’estradizione del 24enne di Santarcangelo di Romagna che rischia dieci anni di carcere per essere stato sorpreso con l'amico Davide D’Orsi nel 2005 con 21 grammi di hashish in tasca.
“In Grecia non esiste distinzione tra uso personale e spaccio – ha spiegato Maria Luisa Mendozzi – e Luca Zanotti rischia grosso. Il giovane in Italia non sarebbe perseguibile, qui in Grecia, invece, rischia una pena minima di dieci anni di carcere perché accusato di traffico internazionale stupefacenti ai fini di spaccio. E’ assolutamente necessario che le rappresentanze diplomatico-consolari in Grecia affianchino l’avvocato Georgios Assimakis, nell’assistenza al nostro connazionale. La collettività italiana di Atene ha già espresso solidarietà nei confronti del giovane, in attesa del processo che inizierà il 21 ottobre. E’ inammissibile che per uno spinello si rovini la vita di un giovane. Ben altri sono i problemi di corruzione e di criminalità che paesi come la Grecia, ma anche come l’Italia, dovrebbero affrontare. Un errore come quello di Zanotti – ha concluso la Mendozzi – non può essere considerato in forma eccessiva con una punizione abnorme e non compatibile con la gravità del reato”.
