Intervista al Senatore Gianfranco Rotondi (DC-PRI-IND-MPA)

Il Senatore Rotondi fa parte della 7° Commissione permanente Istruzione pubblica, beni culturali ed è membro della Vigilanza servizi radiotelevisivi.

Non aver votato il rifinanziamento delle missioni militari all’estero, è stato o no un errore politico da parte del centrodestra?

Personalmente, io ho condiviso questa scelta votando addirittura no. Al cospetto, quelli di Forza Italia sono sembrati dei moderati.

Ma non si era mai visto che, in politica estera, la destra non appoggiasse i propri militari in missione.

In verità, questa è una destra che, probabilmente, non ha approvato il modo con cui Prodi sta interpretando la continuità di queste missioni.

C’è chi dice che a Berlusconi, del prestigio internazionale non gli importi, ormai, più nulla ma che voglia solo ed unicamente governare per quel che gli resta.

Intanto, in politica, bisogna valutare l’analisi dei costi e dei benefici. Se il costo di una incomprensione internazionale comporta un beneficio per il Paese, vale la pena di pagarlo.
In questo caso, però, non c’è nessun costo internazionale perché tutti quelli che osservano il nostro governo da fuori Italia, ridono della Repubblica delle banane.
Perché lei deve considerare che, prima, i commenti critici internazionali, venivano importati in Italia perché l’associazione della stampa internazionale è pappa e ciccia con la sinistra. Adesso, le sbertucciature che fanno a Prodi e compagni, non vengono raccontate. Quella associazione, che è in mano alla sinistra, non racconta le risate del mondo sul governo dei comunisti, dei talebani, degli impiccioni e degli impicciati.
Facciamo ridere ma non ce lo raccontano, questa è la novità.

Non aver votato le missioni militari, se non altro, ha posto sul piedistallo più alto, l’onorevole Casini non le sembra?

L’ha messo si un piedistallo piccolo piccolo da cui può cadere da un momento all’altro. Sa, prima o poi, in politica uno occupa il campo, la scena, ma c’è un piccolo disagio che patiamo tutti noi politici e cioè che, ogni tanto, si va a votare.

E’ vero che bisognerebbe chiederlo a lui, ma si è fatta una opinione di quale sia la vera posizione dell’on. Casini e quindi dell’Udc, Follini incluso?

La loro posizione è quella dei consulenti d’immagine. Consigliano ad un partito che magari non avrà molti soldi, io per esempio, non ne ho nessuno e so che le campagne elettorali costano, di fare notizia. Ciò serve in periodi in cui la mancanza di potere, riduce anche le risorse economiche. E’ un modo, come dire, di fare notizia restando al centro della scena.
Sono portato a credere che non si tratti di vera strategia politica e che di strategia politica, non ci sia un bel niente.
Affermo ciò, senza, con questo, voler banalizzare.

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