Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, scende ancora una volta in campo per combattere contro la piaga dei botti di fine anno che costituiscono ancora, nel terzo millennio, un grave problema sociale non solo per le centinaia di feriti che generano ogni anno tra le persone ma anche per i danni all’ambiente, principalmente agli animali che, secondo dati raccolti sulla rete, muoiono a migliaia per le conseguenze determinate dallo spavento subito nell’occasione.
Al riguardo Capodanno ha lanciato sul social network Facebook un evento con circa diecimila invitati ( https://www.facebook.com/events/413990365371363/ ) nel quale si conferma un netto no ai botti, chiedendo da parte delle amministrazioni comunali l’adozione di provvedimenti che vietino di far esplodere petardi, fuochi d'artificio ed articoli pirotecnici su tutto il territorio amministrato in analogia con quanto già fatto in questi giorni da alcuni Comuni, come quello di Torino.
In un comunicato stampa riportato sul sito del capoluogo piemontese si legge infatti: “Nell'approssimarsi del Capodanno 2014, la Città di Torino ricorda che il “Regolamento per la tutela e il benessere degli animali in città” indica, al comma 23 dell’art.9, il divieto “su tutto il territorio del Comune di Torino, di fare esplodere petardi, botti, fuochi d'artificio e articoli pirotecnici in genere. L'attivazione di petardi, botti, fuochi d'artificio e simili può configurarsi come maltrattamento e comportamento lesivo nei confronti degli animali”. Ogni anno, molti animali, anche tra quelli d’affezione, perdono la vita a causa di choc indotti dall’esplosione di petardi e botti la notte di Capodanno. Per ricordare ai cittadini questa semplice regola di buon senso che permette di salvare la vita a numerosi animali che vivono nelle aree naturali e negli spazi urbani della città e che rappresentano una ricchezza per il nostro territorio, in questi giorni alcune stazioni radio manderanno in onda brevi spot radiofonici. Il regolamento prevede una sanzione che va da 50 a 500 euro per chi utilizza botti nonostante il divieto “.
“ Mi auguro che altri Comuni d’Italia vogliano seguire questo esempio – puntualizza Capodanno – a partire dal Comune di Napoli, sia con un’adeguata campagna informativa sui pericoli e sulle conseguenze connesse ai botti, campagna che al momento non sembra sia ancora partita, sia prevedendo pesanti sanzioni per i trasgressori, anche intensificando i controlli per il sequestro dei fuochi pericolosi “.