Non sono diventato vecchio, anzi…diversamente giovane, per niente. Infatti, come presagivo ormai da alcuni anni, la barca Italia fa acqua da tutte le parti, non solo, ma è anche difficile trovare uno “squero” – così si chiama a Venezia – che possa assumersi l’impegno di tappare le falle che, ormai, formano una superficie dominante rispetto al legno che tiene.
Oggi non si può più parlare di politica e, chi lo fa, è un illuso che crede di fermare un’alta marea con le mani.
Eppure, ad ogni problema l’uomo deve-dovrebbe trovare un accomodamento volto, quanto meno, alla sopravvivenza, atteso che le istituzioni sembrano galleggiare in un mare aperto come i resti di una nave affondata, la società sembra essere blindata da una masnada di personaggi della politica che parlano, parlano, anzi blaterano a non finire, solo ed esclusivamente per mantenere o creare ex novo le loro posizioni, senza poter essere schiodati dall’onestà che ancora esiste in capo a tanti cittadini.
Ormai, solo l’imbecille non capisce che, fra strappi in seno al Pdl, revanscismi in seno al Pd, monologhi interessati di chi non sa ragionare, ambizioni di leader che costano molto al paese in termini di ingovernabilità, di immobilismo, di mancanza di lavoro, senza pensare a quel nostro debito pubblico che ormai, da cancro dell’economia si è già “allegramente” avviato verso una metastasi dalla quale, anche con un PIL a due cifre non si esce se non dopo due generazioni, l’unico abbrivio verso un faticoso cammino di raddrizzamento della barca di cui in premessa, teoricamente sarebbe la mano forte. E questa teorica malaugurata ipotesi, non è riconducibile in toto alla mancanza di risorse economico-finanziarie del nostro Paese, ma in gran parte – se non del tutto – ad un sistema politico nullafacente che vede il parlamento solo come un serbatoio di lavoro per troppi privilegiati-nominati (che non hanno né arte né parte e che ora fanno anche pena, come abbiamo visto ieri sera nella trasmissione Piazza Pulita) a spese di tanta onesta gente che oggi, in nome dell’onestà, sta morendo letteralmente di fame.
Ora, il problema è rimuovere questa gente. Ma, purtroppo, si deve tener anche conto, che una nave senza nocchiero finisce per arrecare ulteriorepregiudizio ad una rotta, quella precaria già esistente, che non ha un porto di arrivo. Ed allora, come diceva anche Platone, quando si mesce troppa libertà ad un popolo senza regole, la tirannide è dietro all’angolo.
Proprio per questo, l’Italia ha urgente bisogno di pulizia con una striglia da cavallo imbevuta con detersivi all’acido muriatico (anche all’interno delle coscienze e non solo esternamente) e poi una mano forte che la governi, con la massima onestà fino alla…democrazia vera.
Realtà che, purtroppo, gli Italiani sognano ed aspettano da troppi anni. E chi sa per quanti ancora…
ARNALDO DE PORTI
