Il senatore Carlo Giovanardi, riguardo alla violenza carnale di gruppo su una ragazza modenese di sedici anni, ha dichiarato: “Quello che ritengo insopportabile sono certe dichiarazioni, tra l'indignato e il meravigliato, come se fosse possibile, 364 giorni l’anno, dileggiare ogni regola ed ogni principio educativo, presentando la sessualità come uno dei tanti beni di consumo, e poi scandalizzarsi se i ragazzi non si rendono neppure conto dell'inaudita gravità di certi comportamenti”. Non prendo mai sul serio le uscite di Carlo Giovanardi, però, poiché qualcuno potrebbe prenderle sul serio, tengo a precisare che non è stato dimostrato che esista una correlazione tra la mercificazione della sessualità da parte dei mezzi di comunicazione e il numero degli stupri, così come non è dimostrato che questi ultimi siano da mettere in relazione con la diffusione della pornografia. In proposito è interessante la lettura del saggio “Difesa della pornografia” di Nadine Strossen (Castelvecchi Editore). Nadine Strossen insegna dal 1989 Diritto Costituzionale alla New York Law School, e ha fondato il gruppo di lavoro sulle donne nella Coalizione Nazionale Contro la Censura (Coalition Against Censorskip). La studiosa scrive: “Lo stupro è un crimine che ha a che fare non con il sesso, ma con la violenza” (pag.131).
Renato Pierri