Grande festa di amore e di speranza a Massafra per il 30° anniversario di ordinazione sacerdotale di don Roger Zama Akian “scelto” e “mandato” da Dio

Momenti irrepetibili e indimenticabili. Tutti in piedi. Applausi ripetuti. Una grande festa tutta filmata da Pino Lenti con scatti fotografici di Gregorio Scarati che hanno anche “registrato” la grande commozione di don Roger Zama Akian.

E’ accaduto il 12 settembre alla fine della solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo della Diocesi di Castellaneta, Mons. Pietro Maria Fragnelli, per i 30 anni dall’ordinazione presbiterale di Don Roger, avvenuta l’11 settembre 1983 nella Diocesi di Mbandaka-Bikoro in Congo, ove è stato per un anno vicario e poi per sette anni parroco ed inoltre direttore propedeutico e professore in un seminario. Per finire i suoi studi è giunto in Italia nel 1996 e poi, in seguito a varie circostanze, nel 1998 è arrivato nella Diocesi di Castellaneta, grazie in particolare al vescovo Mons. Martino Scarafile ed ai parroci don Salvatore Di Trani e a don Giovanni Nardelli, come ha ricordato nel suo intervento un“cugino” di Don Roger presente all’evento insieme a diversi altri parenti, alcuni giunti appositamente dall’Africa ed altri dalla Francia e da Roma. Don Roger ha svolto il suo primo incarico sacerdotale presso la Chiesa di Santa Croce a Laterza. Poi è giunto a Massafra come vicario della Chiesa del Sacro Cuore e cappellano dell’ospedale Pagliari. In seguito ha ricevuto l’incarico di vicario nella Chiesa di San Lorenzo Martire e quindi è tornato come vice parroco al Sacro Cuore di Gesù (è anche direttore della Caritas Diocesana), ove appunto è stato celebrato il suo trentesimo anniversario sacerdotale.

Una celebrazione che rimarrà negli occhi, nella mente e nel cuore di tutti.

Dopo i riti d’introduzione alla Santa Messa, la celebrazione è stata presentata dal parroco don Michele Bianco, il quale ha rivolto il suo ringraziamento al Signore del dono del sacerdozio a don Roger e cantar con lui il Magnificat sacerdotale. Ha fra l’altro detto che don Roger (mite, paziente, disponibile e da tutti amatissimo) è un dono non solo per Massafra. Infatti è conosciutissimo e lo stesso don Michele crede questa notorietà sia dovuta al carisma della preghiera di liberazione e di guarigione che don Roger esercita. Ed ha fra l’altro detto, confermato dall’applauso dei fedeli, che Don Roger è uomo di preghiera, adoratore e contemplativo dell’Eucarestia, mariano, con una costante presenza nel confessionale tale da ricordare Padre Pio.

Don Michele ha quindi concluso specificando che l’identità del sacerdote consiste nell’essere un “altro Cristo”, sacerdote che prolunga la presenza di Dio nella storia.

La liturgia è proseguita e l’0melia del vescovo è penetrata nel cuore di tutti. L’amore è essenzialmente buono perché nasce da Dio che è “Amore”, ha fra l’altro detto ricordando, in riferimento a quanto detto da Papa Francesco , che quello che conta è essere permeati dall’amore di Cristo, di lasciarsi condurre dallo Spirito Santo ed innestare la propria vita nell’albero della vita, che è la croce del Signore”. Fra l’altro, ha anche detto che i servitori della Chiesa, gli “operai della messe” secondo l’espressione del Vangelo di Luca, non sono scelti attraverso campagne pubblicitarie o appelli al servizio e alla generosità, ma sono scelti e mandati da Dio.

Ed ancora ha ricordato che “La chiesa non è nostra, ma è di Dio”, parole di Benedetto XVI ripetute nei giorni scorsi da Papa Francesco.

La comunità tutta, e non solo, è stata con Don Roger, come evidenziato anche da una componente del magnifico coro (elogiato anche dal Vescovo) nella preghiera di ringraziamento.

Toccante anche l’intervento del sindaco Martino Tamburrano, per il quale partecipare ad un anniversario di sacerdozio era inusuale, ma questa è stata un’occasione davvero speciale per condividere personalmente il felicissimo momento “con e per” don Roger, un sacerdote, un amico, un uomo che, come recita il versetto 5 del Salmo 91 “non teme il terrore della notte, né la freccia che vola di giorno”.

“La Città di Massafra che rappresento (ha fra l’altro detto) è grata a Don Roger per la riflessione pastorale che compie da noi ormai da anni. E pensando ha lui (ha continuato) la mente corre veloce alla pagina del Vangelo del 1° settembre scorso in cui viene esaltata l’umiltà, il dare senza attendersi nulla”. Ed ancora ha aggiunto che Massafra ha bisogno di questo sacerdote, di questo missionario, di questo uomo capace di usare parole e gesti dolci.

“Siamo felici di questa sera, anche perché oggi si onora il SS. nome di Maria e tutti sappiamo quanto Padre Roger sia devoto alla Madonna. Lui è segno vivo della speranza”. E concludendo ha detto: “Caro Don Roger che il Signore continui ad illuminarti. Tanti auguri dalla Città di Massafra”.

E la Città di Massafra è stata presente anche con il presidente del Consiglio Comunale Giandomenico Pilolli, il vice sindaco Antonio Viesti e gli assessori Antonio Cerbino (Associazionismo e Cultura), Giuseppe Marraffa (Urbanistica e Servizi Sociali), Giancarla Zaccaro (P. I. e Pari Opportunità), Raffaele Gentile (Politiche Giovanili), Salvatore Fuggiano (Personale). Presenti anche Il comandante della Compagnia dei Carabinieri Cap. Vito Luigi Coppola ed il Comandante della Stazione dei Carabinieri Mar. Antonio Petrocca.

A fine celebrazione don Roger è sstato attorniato da tante e tante persone che gli esprimevano con gioia i loro auguri. E lui, contentissimo, a ripetere commosso solo “Grazie… Grazie…”. Non riusciva quasi a dire altro.

Nella foto di Gregorio Scarati un momento della celebrazione con il vescovo Mons. Pietro Maria Fragnelli ed ai lati don Roger Zama Akian e il parroco don Michele Bianco.

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