Dopo 11 giorni il governo iracheno ha dichiarato che i Mojahedin del popolo presi in ostaggio sono in stato di fermo presso le forze di sicurezza

Maryam Rajavi ha chiesto l’intervento urgente del Segretario del Dipartimento di Stato americano, del Segretario generale dell’ONU, dell’Alto commissariato dell’ONU per rifugiati e della Croce Rossa internazionale per l’immediata liberazione dei 7 ostaggi
Kamel Amin, portavoce del cosiddetto ministero dei Diritti umani iracheno, ha dichiarato il 12 settembre che “le forze di sicurezza hanno arrestato queste persone con l’accusa di aggressione contro di loro (le forze di sicurezza” ( da Radio Iraq libero, 12 settembre 2013)
Con questa dichiarazione e dopo 11 giorni di smentite il governo iracheno s’è presa la responsabilità della scomparsa dei 7 residenti di Ashraf e ha annunciato che sono in stato di fermo presso la forza di sicurezza. Il portavoce, in spregio dell’evidenza, ha detto che il loro arresto è stato eseguito in seguito alla loro aggressione contro le forze di sicurezza.
La sinora Maryam Rajavi ha chiesto l’intervento urgente del segretario del Dipartimento di Stato americano, del Segretario generale dell’ONU, dell’Alto commissariato dell’ONU per rifugiati e della Croce Rossa internazionale per l’immediata liberazione dei 7 ostaggi e il loro immediato ritorno.
Nei giorni scorsi i 7 ostaggi sono stati avvistati, vestiti con la divisa blu da carcerati, nella base della divisione Sporca (divisione Golden di al-Maliki)
Segretariato del Consiglio nazionale della Resistenza Iraniana
12 settembre 2013
Mahmoud Hakamian
Cell: 3776850726
www.ncr-iran.org/it

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