LA PACIFICAZIONE INVOCATA DAL PDL, E’ MERA FILOSOFIA PER ALLOCCHI, COME SI EVINCE GIA’ DAI PRIMI RICATTI DI BERLUSCONI E BRUNETTA !

A soli due-tre giorni dall’insediamento del governo Letta, la bianca lana dell’agnello rappresentato dal “ finto candore” dei principali esponenti del Pdl con il quale si voleva dar da intendere al popolo italiano che c’era la volontà di pacificare il clima politico, si sta trasformando in un pelo ispido di un lupo.. E che lupo !

Infatti, come detto dianzi, a soli due-tre giorni dal giuramento, si incomincia già a dire : “O fate come vogliamo noi, oppure non diamo il sostegno”

Già dal 1994, come faceva anche Indro Montanelli con parole molto più aspre delle mie, continuo a dire che un “commerciante” come Berlusconi non avrebbe mai potuto governare un Paese, se non nelle forme che, purtroppo, tutti gli Italiani hanno constatato, fino all’attuale deriva socio-economico e soprattutto morale: abbiamo visto infatti che, egli non solo se ne “fotte” delle istituzioni, ma anche del Presidente della Repubblica che, appena poche ora fa, lo aveva invitato, insieme con gli altri leader politici, alla responsabilità in questa fase di avvio del governo. Ed invece questi risponde : “se non abolite l’IMU il governo cade”, come se l’IMU fosse una panacea alla soluzione dei problemi del Paese. Per quanto ovvio a dirsi, anche il più stupido degli sprovveduti, capisce che si tratta di un ricatto che, facendo breccia sul populismo, gli procura gratuiti consensi, alla faccia di quella responsabilità che Giorgio Napolitano gli aveva raccomandato per il bene del paese. Si sa infatti che l’IMU, 3 miliardi circa di Euro, non risolvono niente, ma corrono il rischio di alterare quel colloquio di pacificazione che, a mio avviso, non potrà mai esserci col “ commerciante” di Arcore, che per venti anni ci ha abituati a dire per poi smentire il giorno dopo.. A me, personalmente, fanno tanta miseria i Brunetta, gli Alfano, ed anche qualche Ministra Pdl, quando fanno certe affermazioni da cui si evince inequivocabilmente che essi non fanno politica onesta nell’interesse del paese, ma difendono solo dialetticamente un legame stretto verso il capo, da cui ovviamente ne traggono un forte tornaconto..

Non lo vorrei dire ma mi sa che dovremo prepararci al peggio. A meno che il berlusconismo, insieme con il suo artefice, non vengano rimossi con forza dai loro ventennali soprusi non solo istituzionali, per i quali ormai siamo derisi da tutto il mondo, tacciati persino di lenocinio fra due coalizioni stante la loro diversa identità ; e ciò su monito severo verso una pacificazione, a mio avviso impossibile, da parte del Capo dello Stato. ..

ARNALDO DE PORTI

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