Il lavoro dei saggi

Care amiche, cari amici,

Il lavoro dei saggi, voluti dal Presidente Napolitano, non va disprezzato e non è una perdita di tempo. Prepara una base di lavoro per chi dovrà governare. Un tentativo che è anche una provocazione, poche cose di buon senso che avremmo dovuto fare da tempo: Centrodestra e Centrosinistra hanno perduto entrambi le elezioni e circa 13 milioni di voti in due perché non le hanno fatte.

Quali cose?

1. Abolizione del Senato e sua trasformazione eventuale, ma non necessaria nella assemblea delle autonomie. Personalmente lo ritengo inutile, perché bastano i rapporti istituzionali fra Regioni e Comuni con Parlamento e Governo. Inoltre avremmo nel tempo un risparmio di 500 milioni di euro.

2. Abolizione di tutte le provincie e tutte le Regioni per la creazione di un nuovo ente (lo possiamo chiamare anche Provincia!) nella misura di 30/40 in tutta Italia (nella media di un milione e mezzo di abitanti ciascuno) con TUTTE le funzioni amministrative delle vecchie provincie e delle regioni e di tutta quella miriade di enti, consorzi e aziende con i loro centinaia di migliaia di Amministratori e dipendenti. Avrebbero anche poche, chiare ed esclusive competenze di natura legislativa [ambiente, agricoltura, sanità e servizi sociali, turismo, urbanistica e territorio, cultura, Polizia e Commercio locale, gestione dei servizi sovracomunali].

3. Legge elettorale per la sola Camera dei Deputati, con sistema proporzionale corretto da un premio di governabilità per chi ha raggiunto almeno il 40% (premio del 12% ad esempio) e sbarramento fra il 5% e 10% per avere la concentrazione in tre o quattro grossi partiti, e l’elezione automatica del candidato premier per il primo partito che raggiunge quella soglia escludendo qualsiasi ipotesi di coalizioni o schieramento plurimo di partiti. Naturalmente questa legge elettorale va applicata anche alle NUOVE 30 o 40 provincie e ai comuni, abolendo il sistema del doppio turno con ballottaggio (detto mercato delle vacche!).

È proprio così difficile avere questo livello di buon senso ed onestà intellettuale??

Luca Marconi

A seguire un comunicato stampa di Rocco Buttiglione sulle prossime elezioni del Presidente della Repubblica.

Buttiglione: “Emma Bonino non va bene per il Quirinale”

Il presidente dell'UDC Rocco Buttiglione dichiara:

“Come Presidente della Repubblica Emma Bonino non va bene. Noi della UDC non la potremmo votare e credo che non la voterebbe neanche la gran parte dei parlamentari di Scelta Civica.

Non pretendiamo necessariamente un Presidente della Repubblica cattolico ma chiediamo sì una persona che sappia ascoltare in modo equilibrato anche le ragioni dei cattolici. Non pretendiamo un Presidente della Repubblica che venga dal movimento dei lavoratori ma chiediamo un Presidente della Repubblica che sappia ascoltare in modo equilibrato anche le ragioni dei lavoratori.

Emma Bonino ha scelto di qualificarsi per posizioni estreme (radicali) sia sui temi oggi decisivi della bioetica e della biopolitica sia su quelli di un liberismo assoluto in economia. Sono scelte che rispettiamo. Di voci radicali c'è bisogno nel dibattito politico. Chi rappresenta in modo così appassionato una parte non può però pretendere di fare l'arbitro del gioco politico, ed il compito del Presidente della Repubblica è proprio quello di fare da arbitro. Abbiamo bisogno di un Presidente della Repubblica che unisca e non che divida.

Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano hanno rappresentato eccellenti esempi di presidenti che hanno dato prestigio alle istituzioni e hanno unito il Paese. Emma Bonino invece dividerebbe il Paese.”

Roma 6 aprile 2013

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