Focus IdV 15 Aprile

LAVORO: DI PIETRO, FORNERO AMMETTE CHE BUCO PIU' GRANDE DI TOPPA = Roma, 15 apr. – “Il buco e' molto piu' grande della toppa e il ministro del Lavoro Fornero se n'e' accorto soltanto oggi, ammettendo che le risorse necessarie per finanziare la cassa integrazione sono superiori a un miliardo”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook Antonio Di Pietro. “Senza queste misure di sostegno, 500 mila lavoratori rischiano di non avere piu' ne' un'occupazione ne' uno stipendio. Un dramma di dimensioni spaventose che si aggiunge a quello degli esodati, risultato delle politiche sbagliate e inique messe in campo dal governo Monti. Politiche che l'Italia dei Valori ha sempre contrastato, nelle piazze e in Parlamento, attraverso denunce, atti ispettivi e legislativi, ricorrendo perfino alla raccolta firme per un referendum sull'abolizione della riforma Fornero. E' sui temi del lavoro, della giustizia sociale e del welfare che la politica dovrebbe concentrarsi, invece di continuare a tergiversare con giochi di Palazzo, lontani anni luce dalle emergenze del Paese”.

CRISI: DI PIETRO, CIG A RISCHIO? COLPA POLITICHE SBAGLIATE = – Roma, 14 apr. – “Non bastavano gli esodati, lasciati senza lavoro e senza pensione da un governo cinico e cialtrone. Tra poco a quell'esercito disperato rischiano di aggiungersi altri 500mila lavoratori. Tanti sono, in Italia, i cassintegrati, una cifra enorme che ha sfondato ogni tetto. La copertura economica ci dovrebbe essere fino a giugno, poi sara' un salto nel buio della miseria e della fame”. Lo scrive in un post sul suo blog Antonio Di Pietro.

CRISI: DI PIETRO, CIG A RISCHIO? COLPA POLITICHE SBAGLIATE (2)= – Roma, 14 apr. – “I ministri del governo Monti, che sono ancora in carica alla faccia della Costituzione – prosegue – assicurano che il problema sara' certamente risolto in tempo. Tenendo conto di quante volte lo hanno detto degli esodati e di come sono andate le cose fino ad oggi su quel fronte, c'e' da toccare ferro”. “A questo disastro – spiega Di Pietro – non ci siamo arrivati per malasorte, come fa credere il coretto dell'informazione addomesticata. L'Italia non e' vittima di un uragano o di un terremoto, e neppure solo della crisi. E' vittima di politiche sbagliate, perseguite con stupida e cieca ostinazione, anche quando era gia' chiarissimo dove quelle politiche andavano a parare. La prova di quanto fosse possibile capire che correvamo a rotta di collo verso l'abisso sta in tutte le denunce, le dichiarazioni e in tutti gli atti parlamentari firmati, nell'arco di anni, dall'Italia dei Valori. Andatevele a rivedere, su questo blog o sul sito dell'IdV, e dite voi se le cose non sono andate precisamene come dicevamo noi e come era sin troppo facile prevedere”. “Sono state politiche sbagliate a provocare la crisi – sostiene – sono state politiche ancora piu' sbagliate a impedire di superarla, come sta riuscendo a fare il presidente Obama, e anzi a renderla molto piu' grave. Che senso ha, allora, cercare di fare un governo con chi quelle politiche le ha volute e le vorrebbe ancora? A cosa serve un governo se i partiti non hanno la capacita', l'onesta' e il coraggio di ammettere di avere sin qui sbagliato e di indicare con precisione quale nuova strada vogliono percorrere? Gli italiani si fiderebbero dei partiti se questi si decidessero ad affrontare a viso aperto questi nodi. Capirebbero che chi pretende di governarli ha capito di cosa deve occuparsi, con quale urgenza ma anche con quanta chiarezza, rinunciando ai soliti comportamenti da Ponzio Pilato. Invece vedono solo sfide sui nomi e sulle poltrone o tentativi di inciucio sotto banco. Come fanno a fidarsi? Ma solo chi non ha capito come funziona il mondo – conclude Di Pietro – non sa che senza la fiducia dei cittadini non si esce ne' dalle crisi economiche, ne' da quelle politiche ne' da quelle istituzionali. E noi siamo immersi fino al collo in tutti e tre questi tipi di crisi”.

SAGGI: DI PIETRO, CATTIVI COPIATORI DI PROPOSTE TRITE – PORDENONE, 13 APR – 'I saggi sono stati semplicemente dei cattivi copiatori di proposte, trite e ritrite, che da anni giacciono nei scantinati del Parlamento, idee lanciate dai vari partiti'. Lo ha affermato stamani il presidente di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, a margine di un incontro per sostenere la candidata alla presidenza della Regione Debora Serracchiani. 'In realta' – ha proseguito – l'escamotage di ricorrere al parere dei saggi e' servito solo al Capo dello Stato per prendere tempo e non assumersi la responsabilita' o di indicare un nuovo candidato alla presidenza del Consiglio o di mandare alle elezioni il Paese. Invece che guardare a questa scopiazzatura mal fatta dei saggi, una sorta di copia e incolla di quanto si puo' leggere su internet, bisogna pensare alle necessita' che il Paese ha. Che si smetta di discutere e si trovi una soluzione. Il Paese non ha piu' tempo da perdere. L'unica soluzione e' richiamare alla responsabilita' chi ha avuto un consenso importante dai cittadini con il Movimento 5 Stelle: questi cittadini non hanno votato l'anarchia ma hanno votato per avere discontinuita' e un ricambio generazionale della classe dirigente. Se questo ricambio serve soltanto per giocherellare – ha concluso – si rischia di passare dalla padella alla brace'.

QUIRINALE: DI PIETRO, SERVE UN ARBITRO, NON UN COMPROMESSO – PORDENONE, 13 APR – 'L'Italia dei Valori ritiene che mai come in questo momento c'e' bisogno di un Capo dello Stato che nel rispetto pieno della Costituzione sia veramente arbitro e non il risultato di un compromesso tra i partiti'. Lo ha detto Antonio Di Pietro, intervenendo a Pordenone a un incontro elettorale. 'Secondo noi – ha proseguito – non dovra' rispondere in alcun modo alle richieste dei partiti che l'hanno eletto. Un arbitro che fischi il fallo quando c'e' il fuorigioco. Cioe' l'esatto opposto di cio' che propone Berlusconi, ovvero una sintesi di accordo fra i due partiti maggiori. Il nuovo Capo dello Stato dovra' essere agli occhi dei cittadini una persona di cui potersi fidare e da cui essere rappresentati in modo indipendente, con un giudizio obiettivo rispetto alle varie proposte che possono essere formulate. Un arbitro indipendente non avrebbe mai permesso, per esempio, le leggi ad personam che in questi anni sono state fatte, ne' avrebbe permesso – ha concluso – una legge incostituzionale come quella elettorale'.

MUOS: BORGHESI, MINISTRI CHIARISCANO, E' BASE MILITARE – ROMA, 15 APR – Questa mattina Antonio Borghesi, ex presidente dei deputati di Italia dei Valori, ha incontrato il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali del comune di Niscemi, che hanno dato vita ad un presidio di protesta davanti a Montecitorio contro la base della Marina militare statunitense del Muos. 'Quello che si sta spacciano per un sistema il sistema di comunicazioni e', in realta', una base bellica a tutti gli effetti. Il sistema, basato su onde elettromagnetiche ad altissima frequenza, sta mettendo a rischio la salute e l'incolumita' dei 27mila abitanti del comune. Attualmente, sono 41 antenne realizzate, e pur non essendo ancora attive, si sono gia' superati di molti i livelli di elettromagnetismo tollerati. Si sono gia' registrati 476 casi di morbosita' relative a malattie neoplastiche e l'incidenza di tumori nei bambini, soprattutto casi di leucemia, ha raggiunto percentuali preoccupanti', ha spiegato Borghesi. 'Italia dei Valori, attraverso i nostri consiglieri comunali Giuseppe Rizzo e Sandro Tizza, si e' gia' attivata con un ordine del giorno presentato e approvato dalla Giunta comunale, chiedendo il blocco della costruzione di questo mostro che mette a rischio la salute degli abitanti di Niscemi. Chiediamo alle forze politiche, presenti in Parlamento, Pdl, Pdl e Movimento 5 stelle, sensibile al tema, di attivarsi chiedendo che il governo, in particolare i ministri della Difesa e della Salute, Di Paola e Balduzzi, vadano a riferire in Aula, per chiarire i contorni di questa vicenda', prosegue. 'C'e' una direttiva comunitaria che pone una limitazione all'esposizione ai campi elettromagnetici ma soprattutto c'e' un diritto inalienabile, garantito dalla nostra Costituzione, ovvero quello di garantire la sicurezza, la salute e l'incolumita' dei cittadini che, in questo caso, non sono e non devono essere figli di un dio Minore' conclude Borghesi.

IDV: MESSINA, RILANCIARE NOSTRA AZIONE POLITICA = Roma, 13 apr. – “All'ultimo esecutivo nazionale dell'Italia dei Valori e' stato deciso di far vivere il patrimonio di idee e di battaglie che hanno contrassegnato la storia del partito nell'ambito di un progetto politico di forte discontinuita', sia con le politiche dissennate del governo Monti, sia con i metodi ed i vizi della vecchia politica”. E' quanto afferma in una nota Ignazio Messina, responsabile nazionale enti locali dell'IdV. “Oggi – prosegue Messina – dobbiamo lavorare sulla ripartenza, mettendoci alle spalle gli errori del passato, senza inutili recriminazioni e dobbiamo farlo ripartendo da noi, dall'Italia dei Valori, dai suoi militanti, dalle donne e dagli uomini che in questi anni sono stati artefici delle piu' importanti battaglie di cambiamento e di civilta' nel nostro paese”.

IDV: MESSINA, RILANCIARE NOSTRA AZIONE POLITICA (2)= Roma, 13 apr. – “L'IdV – prosegue Messina – puo' contare su una rete importante di militanti e amministratori, e da qui vogliamo ripartire, per riorganizzare un partito che sappia parlare al resto del centrosinistra per una nuova stagione di collaborazione nell'interesse del Paese. Vogliamo dialogare con i soggetti attivi della societa', dell'associazionismo di base, del mondo del lavoro e dell impresa, per edificare un partito piu' largo, piu' inclusivo, piu' democratico. L Italia e la Sicilia hanno bisogno di una forza come quella dell'Italia dei Valori, che sappia battersi per la tutela dei ceti piu' deboli, delle imprese, per la riduzione dei costi della politica, per la trasparenza e la legalita' nella gestione della cosa pubblica. Per fare cio', c e' bisogno del contributo di tutti coloro che si vorranno impegnare attivamente in questo percorso, che culminera' col Congresso nazionale convocato per i giorni 28, 29 e 30 giugno prossimi e che eleggera' il segretario politico e il nuovo ufficio di presidenza. Sono stati fissati anche i congressi regionali per il 15 di giugno, per eleggere i nuovi segretari facendo si' che il rinnovamento parta dal basso, coinvolgendo i territori al fine di rendere protagonisti tutti gli iscritti e i rappresentanti istituzionali. Nell'Italia dei Valori non ci sonocorrenti ma solo un unica squadra che lavora insieme per rilanciare il partito, ma questo, il nostro. Anche in Sicilia, quindi, andremo avanti con spirito unitario”. “Rispetto chi la pensa diversamente – conclude Messina – ma chi vuole stare nell'Italia dei Valori deve rispettare il deliberato dell'esecutivo nazionale e non puo' ostacolare ne rallentare il rinnovamento e il rilancio del nostro partito”.

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