Una tragedia che colpisce. A Civitanova Marche, 25 km da casa mia, tre persone si tolgono la vita per miseria sommata a gravi difficoltà  economiche.

Care amiche, cari amici,

Una tragedia che colpisce. A Civitanova Marche, 25 km da casa mia, tre persone si tolgono la vita per miseria sommata a gravi difficoltà economiche. Cronisti che zuppano il pane nella tragedia in cerca di notizie e fattarelli per soddisfare la curiosità morbosa del pubblico.

Cose già viste, purtroppo! Temo che le vedremo ancora. Per questo si impone una riflessione che esca dalla cronaca e dalle spiegazioni troppo facili. Si dice: la crisi fa i morti per suicidio; ma allora nel dopoguerra avremmo dovuto assistere a suicidi di massa dati i fallimenti umani ed economici registrati?!

Non può essere così semplice. Questo giudizio è tutto economico, sociologico, direi marxista/materialista, dove si legge la vita dell’uomo solo nella dimensione del possedere: le cose danno dignità e libertà; e tutti sappiamo che non è così.

Ma è così che abbiamo cominciato a ragionare. Alcuni esempi: la maggioranza degli italiani è favorevole all’aborto e forse all’eutanasia e sempre la maggioranza era favorevole alla pena di morte per chi aveva rubato al tempo di tangentopoli: quindi non vale nulla la vita di un bimbo concepito o di un vecchio disabile, mentre ha grande valore il denaro sottratto da un funzionario o da un eletto disonesto tanto da meritare la morte.

Sempre la morte è la pena per chi uccide un panda in Cina. Ancora, meglio gli animali che i vecchi e i bambini, basta seguire STRISCIA LA NOTIZIA col cagnolino in prima fila da protagonista e infiniti servizi contro le sevizie riservate agli animali; poco o nulla sulla vita fragile e lo sfruttamento di milioni di piccoli uomini e piccole donne in ogni parte del mondo. Sempre per denaro un giovane videogiochi dipendente uccide la madre perché gli nega quanto necessario per il proprio vizio. Infine un bambino sfonda una vetrina di un negozio di giocattoli per prenderne uno che la madre non gli ha voluto comprare.

Abbiamo stravolto la scala dei valori: prima le cose, poi le persone; ed è tutto lecito perché l’ha deciso la maggioranza.

Luca Marconi

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