PREPARIAMOCI A PIANGERE: MARIO MONTI E’ COME IL SUO PREDECESSORE, E FORSE, DI ECONOMIA PRATICA , NE CAPISCE MENO DI NOI . ALTRO CHE BALLE

Vi ricordate quando l’ex Ministro Tremonti cercava di incantare, attraverso funambolismi dialettici, noi poveri fessi che, siccome non capivamo una mazza di quanto diceva, facevamo finta di capire per non fare brutta figura, talvolta anche applaudendo… Vi ricordate quando questo ex ministro voleva tassare i…tubi, sì i tubi, avete capito bene….(ricordo per chi non lo ricorda che egli aveva proposto una tassa «sul tubo» a carico di Eni, Enel e società di telecomunicazioni per le reti infrastrutturali che attraversano il territorio).

Non mi si può certamente annoverare fra coloro che ci sono cascati nelle…intuizioni machiavelliche di questo ministro, come lo confermano vari miei articoli di qualche anno fa, anche su Politicamentecorretto.

Ebbene, secondo il mio giudizio, Mario Monti si differenzia da Tremonti solo perché, non è circondato da faccendieri, da corrotti, da uomini con sentenze di condanna passate in giudicato e quant’altro ed anche perché egli si muove, almeno apparentemente, con cipiglio da persona seria e preoccupata, circostanza che lo fa emergere..senza troppa fatica…rispetto all’andazzo politico del governo precedente, ed anche perché sa soppesare ogni parola che dice, realtà le suddette che, giocoforza, non possono non risaltare di più rispetto agli schiamazzi di cui il berlusconismo ci aveva tristemente e miseramente abituati.

Ma con la serietà ed il rigore di Monti non si mangia e, quanto vado affermando, non è populismo, ma anamnesi di una situazione patologia dalla quale non se ne uscirà se non con le ossa rotte. In tutti i contesti, ad eccezione per i soliti noti !

Monti doveva trovare da subito le risorse per diminuire l’Irpef a carico di percettori di reddito fisso (compresi i pensionati troppo spesso dimenticati) distogliendo congrue e ragionate risorse dalla spesa pubblica (ove una penna biro costa dieci volte di più rispetto al prezzo d’acquisto da parte di un privato), doveva, anche per il decoro di un Paese, mettere quanto meno in stand-by certe pensioni d’oro da 30/40.000 euro al mese (come incassa il… dr. Sottile, alias Giuliano Amato, in aggiunta al gettone che gli versa la DeutscheBank come advisor senior), limare fortemente le entrare delle Regioni che, oltre a fare la bella vita, sono la vera sanguisuga dello Stato , ecc.ecc.

Con questi semplici accorgimenti, sarebbe rimasto qualche spicciolo in più nelle buste paga e, con questo spicciolo in più, si sarebbe fatto anche qualche acquisto in più facendo girare l’economia, facendo produrre di più le aziende e, conseguentemente, determinando maggiori entrate anche per lo stato. Ed invece, si è creduto che fosse il rigore (pagato solo dalle persone oneste) a risolvere i problemi, realtà questa che ha invece messo in ginocchio il paese, il quale, dovrà piangere ancora per molti anni prima di risollevarsi.

Tutto ciò Monti non l’ha visto (o non l’ha voluto vedere ?) e non l’ha fatto, forse per paura di inimicarsi con le fasce forti, nella consapevolezza immediata che invece l’avrebbe spuntata facilmente con le fasce deboli. Del resto, anche dal punto di vista umano, in un periodo di gravissima emergenza, non sarebbe stato più onesto e giusto togliere dove c’è indebitamente ed esageratamente di più, favorendo chi ha meno del meno ? Per non dire assolutamente niente ? Insomma, per Monti, la questione sociale, non è mai esistita e forse, dalla sua nicchia dorata, non sa neanche cosa sia…

Questa riflessione non la faccio per me che, grazie a Dio, posso ancora far fronte alle quotidiane necessità, sia pur in maniera molto riduttiva rispetto a ieri grazie alla mia pregressa professione di funzionario di un Istituto di Credito, ma la faccio anche per altri che, come mi è successo di sentire in questi giorni addirittura da un ex primario ospedaliero, non ce la fanno più con la loro pensione Va da se che, se comincia ad essere in crisi il ceto medio, ciò sta a significare che le fasce immediatamente sotto al ceto medio (con tutto il rispetto della loro condizione sociale) , sono alla fame e potrebbero ribellarsi. Posto che ne abbiano la forza dopo il tanto digiuno che Monti ha imposto.

Temo pertanto che dovremo piangere ancora e, purtroppo, di più. A meno che gli Italiani non si accontentino di servire a tavola il… rigore, condito con credibilità di Monti, alias fame. E ciò essenzialmente per il perdurare del fenomeno della troppa ed ingiusta distribuzione della ricchezza, realtà che mi fa venir in mente una boutade di mio nonno rivolta al nipotino (che non so poi quanto sia boutade).

Eccola: “Se stai buono, domenica ti porto in piazza a vedere i signori che mangiano il gelato…”

ARNALDO DE PORTI

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