UN CENTRO PER FARE CONSULENZE E CO.CO.CO.

Esportiamo i soldi sulla sicurezza stradale invece di valorizzare le Università e i cervelli calabresi.E il ‘modello Reggio’ si trasferisce in Regione!!

Il “modello Reggio” di trasferisce in Regione Calabria.

A confutare questo modello di buona amministrazione abbiamo richiesto al Ministro dei Trasporti di verificare la procedura amministrativa che ha portato la Regione Calabria a convenzionarsi con il CTL – Centro Trasporti e Logistica della Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.

In data 05 ottobre 2012 la Giunta Regionale ha approvato specifico Protocollo di Intesa con il CTL per la realizzazione del “Centro di Monitoraggio e Governo della Sicurezza Stradale della Regione Calabria” così come finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con decreto 10.06.2004 (GU n.151 del 30.06.2004).

In data 17.07.2009 il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha pubblicato un Bando di Gara per l’affidamento del servizio di monitoraggio e assistenza tecnica ed amministrativa per l’attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale PNSS per il quale è risultato aggiudicatario del suddetto servizio il raggruppamento di imprese Ingegneria dei Trasporti S.r.l., Deloitte S.p.A., Sintagma S.r.l. con offerta economica pari a 2.000.000,00 Euro. Il servizio prevede il monitoraggio e assistenza tecnica ed amministrativa a supporto dell’attuazione del PNSS, il bando di gara prevedeva la esclusione di concorrenti coinvolti in situazioni oggettive lesive della par condicio tra concorrenti ed è lecito presumere l’estensione di tale divieto anche agli atti conseguenti all’affidamento e svolgimento del servizio.

La Giunta Regionale della Calabria affida al CTL la realizzazione del Centro di Monitoraggio e Governo della Sicurezza Stradale della Regione Calabria che ha dichiarato di aver realizzato il Centro di Monitoraggio della Regione Marche, di Province (es. L’Aquila, Terni) e di Comuni (es. Parma, Perugia, Reggio Calabria) ma anche la realizzazione in proprio di software (SFINGE, ISIDE, PCA, SI per analisi cause degli incidenti) ricorrendo per gli stessi anche a co-finanziamenti derivanti da progetti europei e internazionali. Appare alquanto strano che anche la presentazione della società Ingegneria dei Trasporti (che è risultata come esplicitato prima il bando del monitoraggio ) dichiara la “partecipazione a progetti di ricerca internazionali supportati dalla Commissione Europea ed alla collaborazione con centri di eccellenza come il Centro di Ricerca per il Trasporto e la Logistica della Sapienza di Roma”, nonché lo sviluppo dei software SFINGE, PCA e ISIDE e la redazione del Piano di Sicurezza Stradale del Comune di Reggio Calabria.

Quali sono quindi i legami funzionali tra il soggetto aggiudicatario del servizio di monitoraggio Ingegneria dei Trasporti S.r.l. e la CTL della Sapienza di Roma? Quali sono e come sono impiegati gli strumenti posti a tutela dell’impiego dei finanziamenti erogati dal Piano Nazionale della Sicurezza Stradale e della proprietà dei prodotti realizzati con riferimento ad esempio a: risultati delle ricerche sviluppate, software, tecnologie e metodi per il rilievo, l’archiviazione e l’analisi dei dati di incidentalità quali funzioni proprie dei Centri di Monitoraggio della Sicurezza Stradale a livello Regionale, Provinciale e Comunale? Perché la Regione Calabria ha direttamente affidato la consulenza mediante lo “strumento” del Protocollo di Intesa relativamente al fatto che tale procedura si configurerebbe come elusiva di procedura di evidenza pubblica che poteva porre a confronto offerte provenienti da altri enti privati ed enti pubblici come le Università calabresi?

La vicenda calabrese del Centro di Monitoraggio regionale della Sicurezza Stradale appare alquanto strana. Un po’ di storia: La Giunta Regionale della Calabria con Delibera n. 58 del 28.02.2011 ha attivato la realizzazione del Centro di Monitoraggio Sicurezza Stradale. In data 03.03.2011 la stampa regionale riprendeva la volontà della Giunta Regionale indicando la nascita del suddetto Centro di Monitoraggio Sicurezza Stradale nella Provincia di Crotone. In data 07 marzo 2011 la Vice Presidente della Regione Calabria, Arch. Antonella Stasi convocava una conferenza stampa presso la Sala Milone della Camera di Commercio di Crotone per illustrare i contenuti della suddetta Delibera Regionale insieme a tutta la deputazione locale di maggioranza eletta nella Provincia di Crotone ribadendo la nascita del suddetto Centro di Monitoraggio Sicurezza Stradale nella provincia di Crotone. Notizia ripresa da tutta la stampa locale come un gesto di lungimiranza della Giunta Regionale nei confronti di un progetto seguito da tempo dalla Provincia di Crotone che ha ottenuto riconoscimenti di eccellenza a livello nazionale e internazionale quale struttura di alta efficienza, così come riportato dalla stampa.

Quali sono le ragioni per cui la Giunta Regionale della Calabria non ha dato seguito alla volontà di attivare il Centro di Monitoraggio Regionale per la Sicurezza Stradale presso la Provincia di Crotone che tra l’altro segue questa attività in convenzione con le Università calabresi? Quali sono le procedure che sono state adottate per verificare l’eventuale conflitto di interessi dovuto al collegamento funzionale tra il CTL e la società IT Ingegneria dei Trasporti S.r.l.? Con quali mezzi sono state verificate le entità svolte dal CTL così come dichiarato dal suo responsabile, Prof. Filippi soprattutto, per quanto riportato per la realizzazione dei Centri di Monitoraggio ERSO, Regione Marche, Province (L’Aquila e Terni) Comuni (Parma, Perugia e Reggio Calabria) con riferimento alle somme percepite e all’oggetto degli incarichi svolti?

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