PORTA (PD): LASCIARE AL COMITES DI RIO LA DISPONIBILITA’ DEI LOCALI CHE OCCUPA

Presentata un’interrogazione al Ministro degli Esteri per richiedere la continuazione del sostegno logistico a favore di un COMITES che ha ben lavorato per la comunità

Quando si attraversa una tempesta forte e prolungata come quella che si è riversata sull’economia internazionale e sulla condizione delle persone, la prima regola per uscirne salvi è non perdere i punti di orientamento. Per quanto riguarda gli italiani all’estero, i COMITES sono certamente un punto fermo al quale fare riferimento, anche se reso instabile dalla riduzione dei finanziamenti ministeriali, che dal 2012 al 2012 sono scesi dai 3,4 milioni dell’inizio della legislatura ai 2,4 di oggi. Il resto l’hanno fatto i governi che si sono succeduti in questo torno di tempo rinviandone per tre volte il rinnovo e quindi svuotandoli di energie.

Per queste ragioni, è ancor più necessario cercare di tutelarne l’esistenza e di garantirne l’operatività, anche quando si trovano in situazioni difficili. Queste considerazioni sono particolarmente appropriate per il COMITES di Rio de Janeiro, che dopo avere fatto un buon lavoro di servizio per la nostra comunità (più di 10.000 richieste in Italia di documenti necessari per le pratiche di cittadinanza) si trova in condizioni di difficoltà per esposizioni debitorie pregresse, per il rapporto di lavoro con una dipendente, tutelato dalla legge locale, e per alcune recenti decisioni del Console di Rio.

Il COMITES si è servito finora di locali messi a disposizione dal Consolato. Nelle ultime settimane, però, è arrivata la richiesta del Console di liberare i locali, conservando solo la possibilità dell’uso di una sala di riunione e di una postazione internet, tuttavia inadeguata per mantenere i contatti con i connazionali.

Probabilmente è vero che non sia da ritardare un percorso di risanamento finanziario dello stesso COMITES per adeguarlo agli attuali livello di finanziamento, ma certo il modo migliore per farlo non mi sembra sia quello di privarlo della sede che attualmente usa. In un periodo di vacche magre, come quello attuale, il sostegno logistico dei COMITES da parte dei Consolati dovrebbe essere la regola per poter finalizzare le poche risorse disponibili alle attività di servizio e di rappresentanza delle comunità.

Per sollecitare questa soluzione, ho presentato un’interrogazione al Ministro degli Affari Esteri per chiedere l’impegno dell’amministrazione in direzione di una soluzione utile e immediata. Conoscendo anche personalmente gli interlocutori, sono convinto che alla fine prevarrà il buon senso, ma prima succede e meglio è.

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