In un inedito parere con la circolare il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prot. n° 1712 del 30.03.2012 ribadisce la necessità della presenza di parcheggi liberi in prossimità delle strisce blu e chiarisce il concetto di “Immediate vicinanze”.
Per Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, la circolare in questione ribadisce il principio sancito dall’art. 7 comma 8 del Cds che recita chiaramente “qualora il comune assuma l'esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l'installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta…,…, su parte della stessa area o su altra parte nelle “ Immediate Vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta” .
Pertanto le delibere comunali che violino questa importante norma, sono da considerarsi illegittime, con il susseguente annullamento dei verbali elevati in conseguenza di esse.
E’ possibile verificare che gran parte dei comuni di maggiori dimensioni abbiano violato questa disposizione creando intere aree destinate alla sosta a pagamento con tariffazione a tempo, senza destinare alla libera sosta aree contigue, ledendo pertanto il diritto degli utenti della strada di posteggiare in quest’ultime.
La situazione venutasi a creare in questi comuni ha determinato un notevole aumento dei ricorsi avverso le sanzioni amministrative conseguenti alla violazione della sosta regolamentata, ed il sottoscritto riceve quotidianamente decine di reclami in tal senso.
Pertanto si ribadisce l’invito ai comuni che non si attengono alle prescrizioni del Codice della Strada e alla interpretazione data dalle Sezioni Unite della Cassazione, di modificare immediatamente le delibere illegittime al fine di evitare l’”esplosione” di un contenzioso che alla luce di questa circolare aumenterà prevedibilmente in maniera esponenziale.
Lecce, 9 maggio 2012
Giovanni D’AGATA