Meeting Industry: quote rosa in Italia? No grazie

La 1° rete delle donne italiane nel mondo

Il mondo del congressuale a Firenze dice no alle “quote di partecipazione femminile”per contrastare la discriminazione nell’ambiente di lavoro.

“Le quote rosa nella Meeting Industry ci sono gia’, semmai e’ interessante parlare di “quote azzurre”.
Questo lo slogan del mondo alberghiero-congressuale che ha preso parte ieri a Firenze al 1° seminario su DONNE E FORMAZIONE organizzato da Women's Leadership Iniziative-Mpi Italia Charter e promosso da IWW-Italian Women in the World, la 1° rete delle donne italiane nel mondo.
Dunque l’occupazione femminile,nell’industria congressuale italiana e’ esemplare. Infatti,nonostante l’Italia sia ancora lontana dagli obiettivi fissati dal Trattato di Lisbona- che prevedono entro il 2010 un tasso di occupazione femminile del 60%- il settore della Meeting Industry,al contrario, si dice ottimista.
“Il nostro settore puo’ vantare un’ampia percentuale femminile-ha detto Olimpia Ponno, VP Education
Committee MPI Italia Charter,-“ ma per la crescita professionale bisogna investire nella formazione”.
“La formazione,infatti,si traduce in occupazione e quindi in crescita economica per il Paese,quindi bisogna investire di piu’ in questo, come accade all’estero”. Ha aggiunto Patrizia Angelini,fondatrice di IWW, ricordando il discorso del neo presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, che -sempre ieri al termine dell'assemblea annuale- ha ricordato, tra gli applausi, come “in Italia sia attivo solo il 47% delle donne in eta' lavorativa e come questo abbia un costo per il Paese.”
Anche la platea ha poi concordato sul fatto che l’industria congressuale non risenta dell’esigenza di stabilre le quote di partecipazione femminile, ma piuttosto di stabilire parita’ di trattamento nei salari.
“E’ offensivo stabilire con strumenti legislativi le quote rosa”-ha commentato Paola Pizza,psicologa di Confindustria-“ la lavoratrice non ha bisogno di protezione,ma di tutele e deve imparare a gestire le proprie emozioni sul lavoro”.
“Lavorare in team al femminile e’ difficile ma non impossibile se c’e’ dialogo e confronto”-ha sottolineato anche Maria Cristina Dalla Villa, Presidente Enic Meeting & Events-“ E’ un aspetto imprescindibile cosi’ come essere propositivi con i superiori”.
“Infatti ascoltare e motivare i dipendenti e’ un incentivo,soprattutto in ambito alberghiero,soprattutto se sono donne”- ha aggiunto Maurizio Lavetti, Direttore UNA Hotel. “Nel nostro settore-ha aggiunto Lavetti- le donne sono piu’ creative,ci affidiamo spesso ai loro consigli”.
“Ma questo non basta- ha sottolineato Liliana Nesti,, Travel Manager A. Menarini Group- “ Bisogna anche condividere il lavoro con i colleghi tenedo presente le esigenze delle donne.
Formazione,comunicazione e condivisione,dunque sono un mix importante anche nella Meeting Industry se si vuole crescere e misurarsi nella rete internazionale del network di settore.

WWW.ITALIANWOMENWORLD.COM

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