Non sono più in grado di ricordare tutto ciò che si è fatto per tamponare situazioni finanziarie che, per quanto socialmente difficili da accettare, una volta provvisoriamente risolte con ammortizzatori a iosa, sono state comunque più dannose rispetto ad un disegno (che non è stato seguito dal governo precedente) volto a favorire i consumi e l’aumento della produzione delle aziende.
Al contrario, sperando nell’insperabile, anche per non ingenerare conflittualità fra le varie coalizioni perché volevano disperatamente stare in piedi, si è preferito tappare buchi man mano che si presentavano. E così, giorno dopo giorno, si è arrivati nei pressi di un baratro vicino a quello della Grecia, sul quale, se non ci fosse stata la mano provvidenziale del Capo dello Stato e una sia pur ipocrita enunciazione di un “passaggio di mani per senso di responsabilità” da parte dell’ex primo-ministro, oggi non sapremo proprio che aria respirare.
Io sono assolutamente convinto che, se invece di tappare buchi a iosa, fossero stati da subito defiscalizzati gli stipendi e le pensioni, come ho scritto più volte, molto probabilmente anche il Pil sarebbe stato influenzato in positivo. Per quanto ovvio a dirsi, stipendi e pensioni più alti infatti a seguito di una defiscalizzazione del reddito fisso, avrebbero permesso ai titolari appunto del reddito fisso di spendere di più e, di conseguenza, mettere in condizioni le aziende di aumentare la produzione, ottenendo un doppio risultato con una sola mossa..
Purtroppo, prima del governo Monti, c’era anche un altro problema, quello della credibilità dell’ex premier che non avrebbe certamente permesso di attuare un tale disegno. Ed ora, è troppo tardi, anche se, in maniera molto debole, pare che oggi sia stata imboccata una strada verso un cauto ottimismo. Non va però sottaciuto che la strada imboccata da Mario Monti era l’unica possibile per l’Italia perché, in assenza di questa, oggi la Merkel (come sta facendo in questo momento mentre scrivo) forse starebbe discutendo per salvare l’abbinata Italia-Grecia. Insomma, mia nonna diceva : “O mangia questa minestra o salta quella finestra…”
Di certo il nostro problema non è ancora risolto e non è dato neanche per assolutamente scontato che, nel prossimo futuro, in presenza di fatti imponderabili sul piano europeo, eventuali nuove ripercussioni non possano presentare altre sorprese anche per l’Italia.. Magari a seguito di qualche altro debito sovrano, sperabilmente non il nostro,.dato che, se è vero che il PIL non cresce in alcuni paesi UE, non vedo come il debito sovrano possa diminuire. Ed allora, dovremo-dovremmo constatare che dalla Grecia è sortito un effetto domino…
