Anch’io mi associo, nel rispetto delle Istituzioni democratiche, al giudizio espresso dal Tribunale di Milano, in merito al Caso Mills.
Pur prescindendo che il corruttore (non faccio il nome ormai da molto tempo perché ciò umilia il mio status di persona onesta) sia colpevole o innocente, resta il fatto che ieri è stato dato un forte “imprimatur” alla vergogna nazionale, offendendo non solo il sentimento nazionale collettivo, ma soprattutto quel…. clochard che, per fame, è stato visto rubare un paio di mele al supermercato.
Sono del parere, con spirito critico perché criticare è possibile senza andar contro le sentenze, che gli Italiani si siano resi conto che non è stato deciso “nel merito” in quanto, se c’è un corrotto esiste anche un corruttore ben definito, (e ciò a prescindere che prescrizione non significa assoluzione) che gli Italiani tutti, ma anche l’Europa e gli altri Stati del pianeta, non daranno certo una bella pagella all’Italia. Anzi penso che, il tristemente famoso spread fra i Bond tedeschi e quelli italiani, causa di forte erosione di affidabilità, ora venga degnamente (si fa per dire) sostituito da questa nuova realtà che moralmente è destinata a far sprofondare il Paese. A meno che gli Italiani non si sveglino alle prossime elezioni !
Aveva ragione mio nonno quando diceva che “schei e amicisia orba la giustisia”, così come trovo davvero umiliante prendere atto che esistano avvocati capaci di farci credere che la neve è di color nero… come è successo anche per il caso Ruby-Moubarak.
Chi ha orecchi intenda e, di conseguenza, rifletta.
Mi vien da piangere…