L’Italia non ha bisogno di destra e/o sinistra, ma di persone serie e rappresentative !

Ci sarà chi mi affibbierà l’epiteto di ….. (a seconda del suo pensiero politico), fatto sta che questa notte, riflettendo sulle ultime notizie trapelate dal Quirinale in merito alla designazione di Monti quale incaricato alla formazione di un nuovo governo, ho dato una scorsa all’album fotografico delle facce che, sin qui, hanno rotto le scatole agli Italiani da oltre tre lustri, anziché comportarsi da uomini di Stato. Ovviamente, si tratta di un mio parere personale che potrebbe essere anche non condiviso.
Si dice giustamente che non è corretto parlare delle persone, ma che è invece, politicamente corretto, riferire sui fatti che caratterizzano ed hanno caratterizzato le iniziative di dette persone nell’interesse del bene comune, ossia della gestione della cosa pubblica.

Confesso, a chiare lettere, che non ho avuto alcuna difficoltà nel radiare subito mentalmente dal futuro degli Italiani personaggi che si sono distinti solo per sparlare degli avversari politici, per sputare loro addosso del fango, per dire sì anche quando il no era all’evidenza dei fatti, determinando una tale confusione sociale che non solo ha ingenerato l’allontanamento dalla politica seria, ma ha anche ridicolizzato l’Italia agli occhi del mondo intero.

Detto questo, si evince senza alcuno sforzo mentale che se nella composizione di un nuovo establishment politico facessero ancora capolino gli Alfano sotto le spoglie di Berlusconi, di Calderoli sotto le spoglie di Bossi; di Cicchito, di Gasparri, dei La Russa, dei Brunetta, delle Ravetto, delle Bernini, delle Gelmini e di diversi altri personaggi maschili e femminili sotto le spoglie sempre di Berlusconi, personaggi tutti che, in questi ultimi tempi, hanno …scassato tutte le sere non solo i video, ma hanno anche affaticato la digestione delle persone serie ed oneste che chiedevano semplicemente pane e lavoro, allora – ahimè – significherebbe rifare il copione che io, come Italiano di serie “A” quanto ad onestà intellettuale, dirotterei tout court verso i pubblici WC. Per non parlare di quella schiera di avvocati che, per salvare il premier, hanno calpestato il cadavere della propria madre !!! E qui non faccio nomi, anche di amici, perché ho paura delle loro potenziali future vendette!

Analogamente, mi è stato molto facile avere un transfert immediato verso persone serie e rappresentative di questa nostra povera Italia che aspetta ansiosa di ripartire.

Al di là delle scelte che farà il Capo dello Stato, le cui premesse appaiono già da subito interessanti come, ad esempio, la scelta di Mario Monti alla guida di un nuovo esecutivo, io ho pensato a diversi personaggi che sono stati messi giocoforza in sordina da questo governo in disfacimento totale. Infatti, indipendentemente dal colore politico, io terrei in seria considerazione Roberto Maroni che ha dato prova di fare più che di discutere, di Gianfranco Fini che sembra ormai abbastanza lontano dalla storia pregressa, di Enrico Letta politicamente assai preparato, di Walter Veltroni che, a mio avviso, farebbe fare bella figura all’Italia anche nei consessi internazionali per la sua seria diplomazia e per la sua grande esperienza politica. Uscirei poi dai luoghi populistici comuni secondo cui la Rosy Bindi non avrebbe chance in un nuovo governo quando invece ha fatto benissimo nel governo Prodi come Ministro della Sanità (ricordo una sua frase detta qui a Belluno: “ricordatevi che la migliore sanità sta nella mediocrità”), come dire che i luminari forse badano agli interessi personali più che alla povera gente…e quindi bisogna apprezzare i tanti bravi medici che ci stanno attorno…
Vorrei poi ricordare alle opposizioni di Bersani, Casini ed altri che il tanto criticato Antonio Di Pietro non è il demagogo che si vuol gratuitamente dipingere: egli è un soggetto dalle scarpe grosse e dal cervello fino, come si dice qui da noi in montagna, il quale – se lo ricordino bene le opposizioni – lo si deve in prevalenza a lui se il governo Berlusconi oggi deve far fagotto. Infatti, non avrei alcuna remora a dire che Di Pietro è stato l’unico a fare un’opposizione forte, fondata e temibile per il Pdl. Tutti gli altri, dell’opposizione, chi più chi meno, con il loro flaire-play a volte stucchevole e ipocrita, il più delle volte sono stati alla finestra, in attesa degli eventi che poi, anche e soprattutto grazie a lui, si sono positivamente presentati.

Chi mi legge, si ricordi che Berlusconi voleva Di Pietro come Ministro della Giustizia e quindi, un pensierino ad una eventuale ipotesi in questo senso, non sarebbe da scartare in toto.

Come vedete, io non ho sollevato un problema di colori politici, ma di ipotesi da non sottovalutare con riferimento alla serietà ed alla valenza dei soggetti politici. In ogni caso, il Capo dello Stato, unica nostra ancora di salvezza in un momento fallimentare per l’Italia, saprà sicuramente come muoversi. E gli Italiani, io compreso, siamo in ansiosa attesa.

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