ED ALLA FINE ANCHE BOSSI HA DETTO SI, ESATTAMENTE COME DA PREVISIONI DA ME VERBALIZZATE SULLA STAMPA CON CONGRUO ANTICIPO

Anche un bambino delle scuole elementari, che oggi hanno cambiato nome in scuola primaria, avrebbe capito che Bossi, ormai ridotto quasi alla fine, avrebbe dato il suo ok in merito all’innalzamento delle pensioni all’età di 67 anni. Era ovvio che, per dare l’ok, avrebbe prima dovuto fare la voce grossa non tanto per un discorso di valenza politica, quanto per una questione di immagine, di facciata rispetto al suo elettorato al quale, fino a pochi istanti prima, aveva detto che le pensioni non sarebbero state assolutamente toccate. Circostanza questa che fa capire a tutti come la parola data possa essere facilmente rimangiata, modificata ed accettata pur di non far perdere lo scranno a Berlusconi e conseguentemente anche il suo, alias della Lega, la quale, sta vivendo una turbolenza interna quasi simile al gas che alimentava, attraverso la combustione del carbone, le vecchie locomotive…

Ancora non ci è dato di sapere quali saranno le reazioni da parte UE alla presentazione delle 15 pagine che ha oggi consegnato Berlusconi allo establishment europeo, tra l’altro accompagnate da un forte pessimismo da parte di Bossi, ma rebus sic stantibus, è ipotizzabile che anche l’Europa abbia un qualche interesse a sedare certe negative effervescenze in seno anche ad altri stati, tanto da far passare giocoforza anche le quisquiglie “last minute” presentate oggi ad UE rispetto ad una effettiva crescita da parte del nostro Paese.

La previsione, a mio modo di pensare, sarà la seguente: l’UE si riserverà di vedere a breve gli intenti dell’Italia e poi, magari anche elogiando gli sforzi flash di questo governo, starà zitta per un mese, due, per poi dire che le cose non vanno. E, questa volta, forse il problema assumerà una connotazione da paese in recessione che, per fronteggiarla potrebbero essere messi in cantiere dei tagli sia ai salari che alle pensioni.

Ma Berlusconi, per fortuna, cadrà prima anche per via della patrimoniale che non vuol far passare principalmente per il proprio interesse personale, oltre che per la sua assoluta insipienza a governare.

Staremo a vedere. Anche perché, ciò che non si è fatto in tre anni di governo, non si può certamente fare in un paio d’ore scarse, distribuite in soli due-tre giorni.

Di una cosa sono certo: il momento è più che tragico ! A conferma di quanto dicevo anche su questo giornale in data 15 giugno scorso, gratificato da ben 742 letture !

Foto Paolo Parenti

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